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rmo

maggio 2015

tore, alle esigenze del mercato che, per questo progetto,

erano di diverso tipo. Innanzitutto si è dovuto tener conto

della questione economica: la macchina doveva costare

meno. Non solo, come accade sempre alla miglior tecno-

logia, a un minor costo dovevano corrispondere maggiori

prestazioni.

L’obiettivo è stato raggiunto coinvolgendo i clienti per

comprendere in che modo, secondo loro, si poteva proce-

dere con l’ottimizzazione. Ciò che ne è uscito è stato poi

applicato, unendolo al know - how Fidia, nella progetta-

zionedellanuovamacchina. Questa, adesempio, è stata ri-

vista, rispettoalleprecedenti versioni, ruotandodi 90gradi

l’accesso, ampliando le porte per facilitare ulteriormente

l’accessibilità dell’operatore all’interno della macchina e,

infine, aumentando la corsa dell’asse verticale.

“Il risultato finale è stato un successo - dicono i tecnici

Fidia -, presentata all’open house, la macchina è stata im-

mediatamentevendutae sonogiàpervenuti nuovi ordini”.

Ilmodello, di rapida installazioneeavviamento, puòessere

messo in funzione entro 6/8mesi dall’acquisto.

Come sarà la versione quattro? La strada che Fidia percor-

rerà sarà, nel rispettodello stileaziendale, quelladi rendere

più integrati i passaggi del sistema produttivo, dal disegno

al pezzo finale. Un’automazione semprepiù spinta,madal

volto umano: il ruolo dell’operatore rimarrà infatti fonda-

mentale: la programmazione dei pezzi va fatta da uomini

capaci di cogliere le potenzialità della tecnologia e che,

mettendo a frutto la propria esperienza, impostino i cicli

in nel modo più efficace. Poi il software assiste, fa calcoli e

simulazioni, ma non rimpiazza lo ‘skill’ umano.

è stata affrontata, e risolta, dotando il macchinario di due

frigoriferi che raffreddano elementi sensibili della mac-

china, mantenendoli a temperatura controllata, e moni-

torando le variazioni di temperatura dell’ambiente per

apportare eventuali correttivi alla lavorazione in corso con

l’obiettivo di ridurre la deriva termica durante il processo.

A queste innovazioni si aggiunge la presenza di ViMill, il

nuovo software anti collisione perfettamente integrato

con il software CAD/CAM e il controllo numerico Fidia.

L’obiettivo di ViMill è, infatti, impedire la possibilità di

danneggiamento per collisione dellamacchina, del pezzo,

degli staffaggi, che può avvenire a causa di parametri in-

seriti nelle lavorazioni precedenti e non adatti alla lavora-

zione in corso, a un intervento manuale dell’operatore, a

degli errori nel part-program.

Lavorazioni sicure.

ViMill, leggendo i dati dal CAD/CAM

e in completa integrazione con il controllo numerico e con

l’ambiente reale nel volume operativo della macchina, ri-

esce a predire il movimento che la macchina stessa andrà

a svolgere e, nel caso presuma avvengano collisioni, impe-

dirà il movimento stesso, creando di fatto un ‘safe envi-

ronment’.

Gtfmv3 ha un’area di lavoro di 3,5 metri per 2,2, è monoli-

tica, ovvero è autoportante e non necessita di fondazione.

Col suopesantebasamento inghisaoffreunanotevole iner-

zia termica e un eccellente smorzamento delle vibrazioni

generatedall’utensile edall’accelerazione; lamacchina si in-

stalla facilmentee si adattaai piùdisparati layoutdi officina.

Il nuovomodello rispondepienamente, fa sapere il costrut-

La Fidia Gantry Gtfmv3 e un dettaglio render 3D dell’interno.