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rmo
gennaio/febbraio 2015
&
T
ecnologia
P
roduzione
vimentare scatole diverse, in posizioni diverse, di peso
diverse e con sensibilità diversa in funzione delle prese
da effettuare, che tengano conto dell’imballaggio e del
suo contenuto. Queste variabili sono gestite egregia-
mente dai robot Comau che abbiamo in dotazione
che sono in grado di assorbire, in termini di capacità
e sensibilità, le imprecisioni che derivano dalla trafi-
latura che, dopo anni, può alle volte produrre paste
di pesi e dimensioni lievemente diverse rispetto allo
standard. La palettizzazione è, infati, dedicata al tipo
di ricetta in corso di preparazione”.
Precisione e affidabilità.
Precisione e affidabilità
non sono le uniche variabili che interessano a Ghigi.
“È vero - continua il responsabile produzione - a noi
interessa la flessibilità data dalla robotica e la velo-
cità. Avendo produzioni sufficientemente grandi e
diversificate, dobbiamo modificare rapidamente le
attività da svolgere a fine linea. In questo la robo-
tica Comau ci soddisfa, ed è un tipo di automazione
fondamentale per la nostra produzione, per velo-
cità e flessibilità, anche considerando la situazione
da cui siamo partiti: il magazzino era pre-esistente e
noi avviamo dovuto customizzare la produzione, e il
fine linea, su questo punto di partenza. La tecnologia
Comau ha soddisfatto questa esigenza”.
Visitando lo stabilimento di San Clemente e ascol-
tando le parole dei dirigenti Ghigi si percepisce dav-
vero la possibilità di fare prodotti di qualità, 100%
italiani, utilizzando a fondo automazione, tecnolo-
gia e innovazione. Di più, l’uso dell’automazione è
considerato quasi imprescindibile per rispondere a
un altro obiettivo che Pastificio Ghigi si è posto: la
soddisfazione degli operatori impiegati nei reparti
e quella dei fornitori di materia prima. “L’automa-
zione robotizzata - riprende la parola il direttore
Santoni - oltre a consentirci standard di qualità
molto elevati e continui nel tempo, ci ha permesso
di dare una formazione di altissimo livello agli ope-
ratori che lavorano da noi. Le persone nel nostro
stabilimento non sono semplici operai, ma sono in
grado di condurre linee automatizzate e robotizzate
e hanno visto le loro competenze crescere continua-
mente nel tempo”. Non solo, l’automazione con-
sente di dare qualcosa in più anche ai produttori di
materia prima, i cooperanti del Consorzio. “Proprio
così - spiega Santoni -, la velocità di produzione, l’au-
mento di produttività, resa, efficienza nelle diverse
fasi, la riduzione dei costi relativi agli scarti, la qua-
lità dei nostri prodotti, garantita a partire dai sofisti-
cati controlli in entrata, ci consentono di contrarre
notevolmente i costi di produzione e quindi di poter
pagare meglio la materia prima. Ghigi, così, spalma
anche a monte il valore che il proprio stabilimento è
in grado di generare”.
Ghigi continuerà ad investire in qualità e automa-
zione, quindi? “Senza dubbio - è la risposta dell’a-
zienda romagnola - come dimostra la recente
aggiunta del quarto palettizzatore dopo l’installa-
zione e avviamento dei primi tre”.
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Robotica