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72

rmo

gennaio/febbraio 2015

&

T

ecnologia

P

roduzione

vimentare scatole diverse, in posizioni diverse, di peso

diverse e con sensibilità diversa in funzione delle prese

da effettuare, che tengano conto dell’imballaggio e del

suo contenuto. Queste variabili sono gestite egregia-

mente dai robot Comau che abbiamo in dotazione

che sono in grado di assorbire, in termini di capacità

e sensibilità, le imprecisioni che derivano dalla trafi-

latura che, dopo anni, può alle volte produrre paste

di pesi e dimensioni lievemente diverse rispetto allo

standard. La palettizzazione è, infati, dedicata al tipo

di ricetta in corso di preparazione”.

Precisione e affidabilità.

Precisione e affidabilità

non sono le uniche variabili che interessano a Ghigi.

“È vero - continua il responsabile produzione - a noi

interessa la flessibilità data dalla robotica e la velo-

cità. Avendo produzioni sufficientemente grandi e

diversificate, dobbiamo modificare rapidamente le

attività da svolgere a fine linea. In questo la robo-

tica Comau ci soddisfa, ed è un tipo di automazione

fondamentale per la nostra produzione, per velo-

cità e flessibilità, anche considerando la situazione

da cui siamo partiti: il magazzino era pre-esistente e

noi avviamo dovuto customizzare la produzione, e il

fine linea, su questo punto di partenza. La tecnologia

Comau ha soddisfatto questa esigenza”.

Visitando lo stabilimento di San Clemente e ascol-

tando le parole dei dirigenti Ghigi si percepisce dav-

vero la possibilità di fare prodotti di qualità, 100%

italiani, utilizzando a fondo automazione, tecnolo-

gia e innovazione. Di più, l’uso dell’automazione è

considerato quasi imprescindibile per rispondere a

un altro obiettivo che Pastificio Ghigi si è posto: la

soddisfazione degli operatori impiegati nei reparti

e quella dei fornitori di materia prima. “L’automa-

zione robotizzata - riprende la parola il direttore

Santoni - oltre a consentirci standard di qualità

molto elevati e continui nel tempo, ci ha permesso

di dare una formazione di altissimo livello agli ope-

ratori che lavorano da noi. Le persone nel nostro

stabilimento non sono semplici operai, ma sono in

grado di condurre linee automatizzate e robotizzate

e hanno visto le loro competenze crescere continua-

mente nel tempo”. Non solo, l’automazione con-

sente di dare qualcosa in più anche ai produttori di

materia prima, i cooperanti del Consorzio. “Proprio

così - spiega Santoni -, la velocità di produzione, l’au-

mento di produttività, resa, efficienza nelle diverse

fasi, la riduzione dei costi relativi agli scarti, la qua-

lità dei nostri prodotti, garantita a partire dai sofisti-

cati controlli in entrata, ci consentono di contrarre

notevolmente i costi di produzione e quindi di poter

pagare meglio la materia prima. Ghigi, così, spalma

anche a monte il valore che il proprio stabilimento è

in grado di generare”.

Ghigi continuerà ad investire in qualità e automa-

zione, quindi? “Senza dubbio - è la risposta dell’a-

zienda romagnola - come dimostra la recente

aggiunta del quarto palettizzatore dopo l’installa-

zione e avviamento dei primi tre”.

RobotComauSmartPal,integratodaTiberPack,infasedipalettizzazione.

Alterminedellapalettizzazioneunanavettaautomativatrasportailpalletallo

stoccaggioinmagazzini.

Robotica