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rmo

novembre/dicembre 2014

del pezzo. Gli intervalli di ravvivatura possono essere più

lunghi.

Poiché, tuttavia, il processo di ravvivatura risulta estre-

mamente semplificato, quando i contorni sono partico-

larmente complessi è possibile ravvivare con maggiore

frequenza.

Concettualmente, il dispositivo di ravvivatura è una pic-

cola eroditrice a filo. L’elettrodo è un filo che passa in

direzione tangenziale a breve distanza dal punto di lavo-

razione, a velocità costante di 100 millimetri al secondo.

L’antipolo è la mola che durante la ravvivatura si muove

con velocità periferica da 50 a 140 metri al secondo. Non

è necessario impiegare un dielettrico aggiuntivo poiché

l’olio di rettifica adempie già a questa funzione. Il filo di

ravvivatura passa attraverso una scanalatura posta sul

margine di un sottile disco ceramico. Nel punto in cui si

producono le scintille tra il filo e lamola, il disco ceramico

presenta una rientranza.

Possibilità di geometrie libere.

Durante la ravvivatura

di un tipico agglomerante metallico, si possono raggiun-

gere velocità di avanzamento da 15 a 25 mm/min. In

questo modo, è possibile produrre sulla mola geometrie

libere e contorni finemente strutturati con raggio interno

di 0,2 mm e raggio esterno di 0,05 millimetri, raggiun-

gendo velocità di asportazione fino a 80 mm

3

/min. Con

questo procedimento di ravvivatura senza contatto il

grano mantiene la sua forma originaria.

zate già da anni per le lavorazioni di precisione. Come

in queste macchine, l’asportazione del materiale avviene

senza contatto attraverso brevissimi impulsi di corrente

continua in rapida sequenza che generanouna scarica nel

dielettrico tra l’elettrodo e il pezzo. Durante la scarica, mi-

nuscole porzioni di agglomerante metallico della mola si

fondono e vengono rimosse dall’azione di lavaggio del

fluido dielettrico.

Alla ricerca della precisione.

Per la ravvivatura di mole

con agglomerante metallico si utilizzano talvolta delle

ravvivatrici esterne. Le mole devono perciò essere smon-

tate dalla rettificatrice, trasportate fino alla ravvivatrice e

quindi riconsegnate, rimontate sulla rettificatrice e regi-

strate. Ottenere alti livelli di precisione è evidentemente

difficile. Se si considerano inoltre i tempi e i costi associati

all’handling e alla logistica, si comprende come i sistemi

di ravvivatura integrati nella macchina siano particolar-

mente vantaggiosi.

Con WireDress, Studer lancia sul mercato un innovativo

dispositivo di ravvivatura basato sul principio dell’ero-

sione a filo e completamente integrato nella rettificatrice

e nel suo sistema di comando. La mola, pertanto, non

deve mai essere smontata per la ravvivatura. L’accen-

tuata sporgenza dei grani conferisce allamola un’elevata

capacità di taglio. L’afflusso d’olio nel meato di rettifica

è così molto maggiore e ciò permette di incrementare

la velocità di avanzamento con una minore deflessione

Sopra, latecnologiaWireDresspermettedilavoraregeometrie

libereecontornifinementestrutturati;sotto,sporgenzadeigrani

D126dopolaravvivaturaconStuderWireDress.

EsempiodiunamolaMD25

Ø400mm,profilocomplesso

ravvivatoconWireDress.