Table of Contents Table of Contents
Previous Page  53 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 53 / 100 Next Page
Page Background

progettare

414

MAGGIO

2018

53

esigenze di natura etica e ambien-

tale ma anche economiche, legate

ai costi elevati dello smaltimento

dei reflui caseari, consentendo ol-

tretutto di tagliare di circa il 23%

il costo unitario di produzione del

biopolimero. Attualmente, le biopla-

stiche rappresentano circa l’1% delle

plastiche prodotte ogni anno in Eu-

ropa (circa 300 milioni di tonnellate).

Ma la domanda è in aumento e con

materiali più sofisticati, applicazioni

e prodotti emergenti, il mercato è

già in crescita. Secondo gli ultimi

dati di mercato raccolti da European

Bioplastics, associazione europea

della filiera delle bioplastiche, la ca-

pacità di produzione mondiale delle

bioplastiche è destinata a crescere

di circa il 50% nel medio termine,

passando da circa 4,2 milioni di

tonnellate del 2016 a 6,1 milioni di

tonnellate nel 2021. Incrementi a due

cifre anche per l’industria italiana

delle bioplastiche che nel 2015, se-

condo uno studio commissionato da

Assobioplastiche a Plastic Consult,

ha registrato un aumento del 25%

dei manufatti prodotti e un fattu-

rato di 475 milioni di euro (+10%).

Sviluppato nell’ambito del bando

della Regione Puglia Innonetwork

e finanziato con circa 1,2 milioni

di euro dal Programma operativo

regionale Por-Fesr 2014-2020, il pro-

getto Biocosì vede tra i partner an-

che l’Università di Bari e le aziende

CSQA, RL Engineering, Caseificio

Colli Pugliesi, Compost Natura e la

Rete di Laboratori Pubblici di Ricerca

Micortonic, coordinata dall’Istituto

di Fotonica e Nanotecnologie del

CNR, senza dimenticare Granarolo

che parteciperà alle attività senza

percepire il contributo.

Eco-innovazione di processo

Il progetto Biocosì è un vero e pro-

prio cambio di paradigma che rivo-

luziona il concetto tradizionale del

refluo come rifiuto trasformandolo

in risorsa ‘green’, in grado di rispon-

dere alla domanda di innovazione

tecnologica per la sicurezza alimen-

tare, di nuovi materiali ad elevato

valore aggiunto per un’agricoltura e

industria sostenibili, con l’obiettivo

di favorire un circuito virtuoso di

sostanze nutritive tra aree urbane

e rurali, promuovendo il risparmio

energetico, il riciclo e la produzio-

ne a basse emissioni di carbonio.

Questa proposta può rappresen-

tare anche una fonte di ricchezza

integrativa in termini di redditività

per le stesse aziende casearie, per

gli stakeholder operanti in filiera e

per le PMI innovative che mirano

ad aumentare la competitività del

territorio diversificando l’offerta di

prodotto.

L’iniziativa si inquadra nel più va-

sto contesto di attività dell’Enea

finalizzate all’eco-innovazione di

processo, di prodotto e di sistema,

all’ecologia industriale nell’intera

catena di valore con strumenti e

approcci integrati per l’uso e la

gestione efficiente delle risorse e

la chiusura dei cicli sul territorio

e nei sistemi produttivi, ma anche

alle soluzioni innovative di colla-

borazione e a nuovi modelli di bu-

siness e di consumo come l’open

source, il pay per use, la simbiosi

industriale.

V. Miceli – Dipartimento Sostenibilità dei

sistemi produttivi e territoriali, divisione

Bioag – Soquas Enea Brindisi.

DOSSIER

INDUSTRIA DEL PACKAGING

Impianto di separazione a membrane polimeriche e impianto di separazione a membrane ceramiche.

Vaschetta in biocomposito biodegradabile.