Table of Contents Table of Contents
Previous Page  59 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 59 / 100 Next Page
Page Background

progettare

412

MARZO

2018

59

stadio di prototipo. Dalla terminolo-

gia anglosassone Customization is

free e complexity is free: produrre

oggetti personalizzati e differenti l’u-

no dall’altro per mezzo della stampa

3D non costa di più che fabbricarli

tutti uguali e il costo di elementi

composti e con geometrie complesse

dipende (quasi) esclusivamente dalla

quantità di materiale utilizzato. La

manifattura digitale supera quindi il

concetto di produzione per economie

di scala indirizzando la progettazio-

ne verso prodotti personalizzati e

di elevata qualità ed espandendo le

relazione fra gli oggetti e i sogget-

ti protagonisti della trasformazione

digitale: aziende, artigiani, autopro-

duttori e progettisti. La commistione

e la capacità di lavorare in sinergia

con competenze diverse è oggi più

che mai indispensabile rispetto alla

necessità di combinare know-how

sulle tecnologie e sui materiali con

un’ampia visione di metodo proget-

tuale. E la nautica rappresenta un

ambito in cui tale interdisciplinarietà

offre grandi potenzialità; un contesto

in cui elevata qualità e personalizza-

zione del prodotto sono le principali

caratteristiche del settore.

La nautica nel nostro Paese

L’Italia è il secondoproduttoremondia-

le di imbarcazioni da diporto, superato

unicamente dagli Stati Uniti, e leader

nel compartomega yacht taylormade.

Nonostante i numeri importanti, la

nautica italiana è rappresentata prin-

cipalmente damicro e piccole imprese

più vicine alla dimensione dell’artigia-

nato che di una vera industriamanifat-

turiera. Ed è qui che la sfida di Industria

4.0 e della fabbricazione digitale si fa

concreta: un’imbarcazione artigianale

prodotta con un sistema industriale

evoluto.

Dai primi dati rilevati dal Politecnico

di Milano, si evince che solo alcune

aziende dell’interno comparto nautico

stanno maturando una certa consa-

pevolezza nei confronti dell’era 4.0 e

delle ricadute positive che si possono

riscontrare sull’intero processo pro-

duttivo. Se in ambito navale le nuove

tecnologie digitali sono già in fase di

sperimentazione, nel settore nautico il

tessuto imprenditoriale, per questioni

organizzative e di retaggio culturale,

necessita ancora di una riflessione

approfondita.

Le prime esperienze applicative in

questo campo sono avvenute in am-

bito motoristico e impiantistico: sa-

le macchine comandate in remoto,

fabbricazione additiva di componen-

tistica di ricambio e manutenzione,

applicazione di sensori a fibra ottica a

scafo e componenti come strumento

diagnostico sono solamente alcuni

esempi di progetti che in questi anno

sono stati finanziati a livello nazionale

e internazionale.

Alcuni virtuosi esempi di applicazione

delle tecnologie di additive manufac-

turing si riscontrano, invece, in start

up innovative. È il caso di LivreaYacht

che dal 2014 ha avviato un’attività di

sperimentazione sul campo per la

realizzazionedellaprima imbarcazione

stampata in3D. Il percorsoprogettuale

ha stimolato la ricerca verso l’ottimiz-

zazione topologica delle componenti

strutturali per rendere più leggera e

resistente l’imbarcazione. A partire da

piccoli elementi di componentistica

minore, la sperimentazione ha portato

alla stampa di una porzione strutturale

a scala reale dell’imbarcazione Livrea

26’ durante il Rapid +TCT di Pittsbur-

gh 2017.

La sfida futura

La sfida lanciata da questa start up è

ambiziosa e sfrutta al meglio le po-

tenzialità offerte dalla fabbricazione

digitale: partecipare alla Minitransat

2019, competizione transatlantica in-

dividuale che copre oltre 4.000 miglia

tra Francia e Brasile, con uno scafo

completamente stampato in additive

manufacturing. Questa competizione

si distingue, infatti, per l’alto valore

tecnologico delle barche in acqua e

per la libertà di totale customizzazione

e prototipazione delle stesse imbar-

cazioni. Questi valori sono elementi

chiave nella lettura delle nuove poten-

zialità offerte dalla quarta rivoluzione

industriale. Le tecnologie di fabbrica-

zione digitale e additiva suggeriscono

così un ampliamento degli obiettivi

del comparto nautico: la necessità

di creare un network fra cantieri e

subfornitura per l’accesso facilitato

e condiviso alle tecnologie e per l’e-

voluzione dell’artigianato digitale, il

ripensamento del prodotto barca nella

relazione tra tecnologia e tradizione,

e la connessione e interoperabilità

dei principali sistemi di bordo per

la comprensione delle dinamiche in

navigazione e per la manutenzione

in remoto.

A. Bionda, A. Ratti – Politecnico di Milano,

dipartimento di design.

INDUSTRIA NAUTICA

DOSSIER

Esempio di applicazione delle tecnologie di additive manufacturing.