progettare
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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2018
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Con le viti a ricircolo di sfere, il carico
viene trasmesso dalla vite alla chioc-
ciola attraverso le sfere. L’efficienza
meccanica, che nelle filettature trape-
zoidali di norma non supera 0,4, nelle
viti a ricircolo di sfere è superiore
a 0,9. L’efficienza energetica che ne
consegue rende la vite a ricircolo
uno dei componenti di trazione più
utilizzati. La chiocciola è dotata di un
sistema di ricircolo che reindirizza
le sfere nella posizione di partenza.
Nelle nuove viti a ricircolo di sfere
di Tipo F le sfere fuoriescono nel si-
stema di ricircolo del canale filettato
della chiocciola e vengono raccolte
in uno speciale incavo, altamente
sofisticato, nella calotta, reindiriz-
zate e restituite attraverso il corpo
del dado. Nella calotta terminale
avviene una nuova deviazione nella
filettatura, dove la sfera si ‘accoda’
per compiere la sua funzione di
trasferire il carico con un attrito vol-
vente ridotto. È indispensabile che
le sfere effettuino il passaggio dalla
chiocciola al canale di deviazione
silenziosamente e senza intoppi. Ed
è ciò che fanno. La geniale struttura
del corpo della chiocciola insieme ai
più moderni metodi di produzione
completamente automatizzata resti-
tuiscono un prodotto sorprenden-
temente conveniente ed efficiente.
Le nuove tendenze
Tendenzialmente al giorno d’og-
gi si richiedono viti più piccole
con passi (diametro della vite) più
grandi, che vengono definite viti
con passi ‘quadri’ e perfino ‘su-
perquadri’. Nel nuovo sistema di
deflessione, sono disponibili viti
con diametro compreso tra i 6 ed i
40 mm, con passo 2 fino a 40 mm.
L’elemento di deflessione a sfera
integrato nel Tipo F, in plastica ad
alto rendimento, è stato progettato
per la produzione di grossi quanti-
tativi e può essere quindi realizzato,
grazie alla elevata efficienza dei
processi di fabbricazione, ad un
prezzo estremamente interessante.
Dietro le caratteristiche di qualità
si nascondono test di resistenza in
condizioni di carico e di velocità
massima. Questi confermano le
performance del nuovo sistema di
deflessione. Le competenze chiave
della Eichenberger Gewinde AG si
concentrano sulla filettatura a rulli
e sull’indurimento. L’aumento di
resistenza ottenuto tramite la for-
matura a freddo non ha la stessa
grande importanza delle madreviti
nella produzione delle viti a ricirco-
lo di sfere. Di importanza maggiore
risulta invece la continuità del pro-
filo a ricircolo di sfere, che viene
trasmesso attraverso il profilato
pieno dei dispositivi di filettatura
a rulli estremamente stabili sulla
vite. Altrettanto importante è la
superficie finemente compattata
nel profilo. Questa finezza (rugo-
sità ~ Rz 1,0) della superficie non
consente allo sporco di depositarsi
e garantisce un rotolamento del-
le sfere assolutamente silenzioso.
Grazie alle superfici lucidate a rullo
e al rollio delle sfere si riduce l’at-
trito e l’efficienza aumenta signi-
ficativamente. Ciò consente a sua
volta di avere una bassa coppia
motrice con un ridotto potenziale
di riscaldamento. Di conseguenza
la potenza motrice così diminuita
riduce i costi operativi.
Dall’idea al prototipo
Grazie alla pluriennale esperienza
nel campo dell’impiantistica a indu-
zione, Eichenberger ha sviluppato
un grande know-how. Lo specialista
svizzero dei dispositivi di filettatura
si è concentrato sulla ricerca di una
migliore combinazione di durezza e
precisione. Questa è fondamentale
per garantire la massima precisione
di passo della vite a ricircolo di sfe-
re in presenza di una vasta gamma
di diametri. Soprattutto quando si
ha a che fare con prodotti di piccole
dimensioni, questa sfida ha un va-
lore ancora più elevato: minore è il
diametro, più aumenta la necessità
di sviluppare una competenza e una
sensibilità maggiori per l’induri-
mento. Finora tali valori di preci-
sione così elevati potevano essere
raggiunti solo dalle viti rettificate.