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progettare

411

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2018

73

Con le viti a ricircolo di sfere, il carico

viene trasmesso dalla vite alla chioc-

ciola attraverso le sfere. L’efficienza

meccanica, che nelle filettature trape-

zoidali di norma non supera 0,4, nelle

viti a ricircolo di sfere è superiore

a 0,9. L’efficienza energetica che ne

consegue rende la vite a ricircolo

uno dei componenti di trazione più

utilizzati. La chiocciola è dotata di un

sistema di ricircolo che reindirizza

le sfere nella posizione di partenza.

Nelle nuove viti a ricircolo di sfere

di Tipo F le sfere fuoriescono nel si-

stema di ricircolo del canale filettato

della chiocciola e vengono raccolte

in uno speciale incavo, altamente

sofisticato, nella calotta, reindiriz-

zate e restituite attraverso il corpo

del dado. Nella calotta terminale

avviene una nuova deviazione nella

filettatura, dove la sfera si ‘accoda’

per compiere la sua funzione di

trasferire il carico con un attrito vol-

vente ridotto. È indispensabile che

le sfere effettuino il passaggio dalla

chiocciola al canale di deviazione

silenziosamente e senza intoppi. Ed

è ciò che fanno. La geniale struttura

del corpo della chiocciola insieme ai

più moderni metodi di produzione

completamente automatizzata resti-

tuiscono un prodotto sorprenden-

temente conveniente ed efficiente.

Le nuove tendenze

Tendenzialmente al giorno d’og-

gi si richiedono viti più piccole

con passi (diametro della vite) più

grandi, che vengono definite viti

con passi ‘quadri’ e perfino ‘su-

perquadri’. Nel nuovo sistema di

deflessione, sono disponibili viti

con diametro compreso tra i 6 ed i

40 mm, con passo 2 fino a 40 mm.

L’elemento di deflessione a sfera

integrato nel Tipo F, in plastica ad

alto rendimento, è stato progettato

per la produzione di grossi quanti-

tativi e può essere quindi realizzato,

grazie alla elevata efficienza dei

processi di fabbricazione, ad un

prezzo estremamente interessante.

Dietro le caratteristiche di qualità

si nascondono test di resistenza in

condizioni di carico e di velocità

massima. Questi confermano le

performance del nuovo sistema di

deflessione. Le competenze chiave

della Eichenberger Gewinde AG si

concentrano sulla filettatura a rulli

e sull’indurimento. L’aumento di

resistenza ottenuto tramite la for-

matura a freddo non ha la stessa

grande importanza delle madreviti

nella produzione delle viti a ricirco-

lo di sfere. Di importanza maggiore

risulta invece la continuità del pro-

filo a ricircolo di sfere, che viene

trasmesso attraverso il profilato

pieno dei dispositivi di filettatura

a rulli estremamente stabili sulla

vite. Altrettanto importante è la

superficie finemente compattata

nel profilo. Questa finezza (rugo-

sità ~ Rz 1,0) della superficie non

consente allo sporco di depositarsi

e garantisce un rotolamento del-

le sfere assolutamente silenzioso.

Grazie alle superfici lucidate a rullo

e al rollio delle sfere si riduce l’at-

trito e l’efficienza aumenta signi-

ficativamente. Ciò consente a sua

volta di avere una bassa coppia

motrice con un ridotto potenziale

di riscaldamento. Di conseguenza

la potenza motrice così diminuita

riduce i costi operativi.

Dall’idea al prototipo

Grazie alla pluriennale esperienza

nel campo dell’impiantistica a indu-

zione, Eichenberger ha sviluppato

un grande know-how. Lo specialista

svizzero dei dispositivi di filettatura

si è concentrato sulla ricerca di una

migliore combinazione di durezza e

precisione. Questa è fondamentale

per garantire la massima precisione

di passo della vite a ricircolo di sfe-

re in presenza di una vasta gamma

di diametri. Soprattutto quando si

ha a che fare con prodotti di piccole

dimensioni, questa sfida ha un va-

lore ancora più elevato: minore è il

diametro, più aumenta la necessità

di sviluppare una competenza e una

sensibilità maggiori per l’induri-

mento. Finora tali valori di preci-

sione così elevati potevano essere

raggiunti solo dalle viti rettificate.