progettare
410
NOVEMBRE
/
DICEMBRE
2017
67
interno alcune attività, ridurre alcuni
vincoli produttivi, accorciare i lead
time di produzione e garantire un
maggior controllo sulla qualità dei
processi”.
Da allora, Terranova è diventato lo
stabilimento che impiega il maggior
numero di robot e, a partire dal 2000,
i responsabili di Maschio Gaspardo
hanno fatto una scelta chiara: puntare
sui robot di ABB. “La collaborazione
con ABB nasce da un’esigenza spe-
cifica - ricorda Boscato -. Dovevamo
produrre internamente i telai delle
trinciatrici, che si diversificavano per
modello e misura. La scelta è ricaduta
su ABB, che ci ha offerto un pacchetto
chiavi in mano completo di impianto,
attrezzature, programmi, collaudo e
formazione. Avendo il pieno controllo
di tutto il processo, abbiamo ripor-
tato in casa produzioni che fino ad
allora venivano esternalizzate, otte-
nendo evidenti benefici in termini di
uniformità, gestione del magazzino e
controllo di qualità”. Dall’inizio della
collaborazione Maschio Gaspardo ha
acquistato da ABB sessanta impianti
(di cui quaranta solo per la saldatura)
per quattro diversi stabilimenti: oltre a
Cadoneghe, i robot ABB operano oggi
con successo nei siti di Chiscineu-Cris
(in Romania), Quingdao (Cina) e Pune
(India). Nel corso degli anni sono stati
acquistati diversi modelli, che hanno
medianteprocessi di saldaturaMAGe-
seguiti da sistemi robotizzati. Da alcuni
anniTerranova ospita anche moderne
linee di produzione di componenti a
usura, come zappe e coltelli, prodotti
mediante un processo di stampaggio
a caldo che prevede l’utilizzo di presse
meccaniche fino a 5.000 kN, anch’es-
se asservite da sistemi robotizzati. “I
componenti prodotti a Cadoneghe
vengono distribuiti negli altri nove
stabilimenti produttivi presenti nel
mondo, dove vengono assemblati
per realizzare il prodotto finito, con
una forte integrazione che consente
di controllare i processi e mantenere
elevati standard qualitativi”, sottolinea
Boscato.
Arrivano i robot
La saldatura è un processo chiave nel
sito di Cadoneghe. Per standardizzare
questo tipo di lavorazione e garantire
una qualità costante, alla metà degli
anni Novanta Maschio Gaspardo co-
mincia a introdurre impianti robotizzati
con modelli antropomorfi di diversi
costruttori. “Il nostro obiettivo, allora
come oggi, era quello di standardiz-
zare il processo di saldatura mante-
nendo costante il livello qualitativo -
osserva Boscato -. Rispetto ai processi
manuali, l’automazione robotizzata ha
incrementato la produttività del 50%,
consentendoci di riportare al nostro
impiega complessivamente 1.800 ad-
detti. Il pay off dell’azienda, ‘Growing
together’, riassume la passione del
Gruppo per l’agricoltura, il suo desi-
derio di affrontare sfide sempre più
ambiziose e crescere assieme ai clienti
finali, concessionari e fornitori in tutto
il mondo.
Un’organizzazione integrata
Cadoneghe è la cittadina in provincia
di Padova dove sorge Terranova, il
polo tecnologico del gruppo Maschio
Gaspardo, centro all’avanguardia di
tutti i processi di lavorazione mecca-
nica. “In questo impianto da 20.000
m
2
con circa 220 addetti vengono
realizzati i componenti di carpenteria
e meccanici di precisione dei nostri
prodotti - racconta Moreno Bosca-
to, responsabile dello stabilimento -.
Sono presenti macchine da taglio a
lama e troncatrici che permettono di
tagliare tubi fino a 12 m, macchinari
per il taglio laser di materiale fino a
25 mm di spessore, presse idrauliche
fino a 3.200 kN in grado di piegare
lamiere fino a una lunghezza di 4 m,
macchine utensili capaci di tornire, fre-
sare e dentare anche in un’unica fase
acciai tenaci. Abbiamo inoltre isoleper
il trattamento termico e rettificatrici”.
Tutti i componenti lavorati su que-
ste macchine convergono nel reparto
saldatura, dove vengono assemblati
MACCHINE AGRICOLE
DOSSIER
Maschio Gaspardo ha introdotto i primi robot negli anni Novanta per standardizzare il processo di saldatura mantenendo costante il livello qualitativo.