progettare
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NOVEMBRE
/
DICEMBRE
2017
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MACCHINE AGRICOLE
DOSSIER
che beneficiare di un significativo
risparmio sui costi di esercizio, dal
10 al 30% rispetto all’acquisto di
gasolio. Inoltre possono trasformare
in energia i prodotti di scarto (come
il letame animale, la paglia delle col-
ture e i rifiuti alimentari) e usufruire
di entrate supplementari derivanti
dalla vendita di biometano a soggetti
terzi per alimentare le loromacchine.
Autonomia per un’intera giornata
Per uno sfruttamento ottimale dello
spazio, il carburante del trattore è
immagazzinato in serbatoi realizzati
con una struttura tubolare a strati
di materiale composito, posti in
una snella struttura di contenimento
sul davanti del trattore, oltre che in
due serbatoi sul lato destro e sini-
stro della macchina. Questa nuova
configurazione consente un’intera
giornata di autonomia di lavoro in
azienda. Il rifornimento del trattore
è semplice come quello di un nor-
male trattore diesel, utilizzando un
singolo erogatore, e con tempi simi-
li. Grazie alla naturale pulizia della
combustione del metano, pratica-
mente priva di emissioni inquinanti,
per il post-trattamento dei gas di
scarico viene utilizzato un sempli-
ce convertitore catalitico esente da
manutenzione e che non necessita
di fluidi aggiuntivi, quali Ad-Blue.
Per migliorare l’ambiente operativo,
aumentare il comfort e ridurre l’affati-
camento, è stata impiegata tutta una
serie di materiali tecnologicamente
avanzati. Il nuovo sedile, che richiama
la forma della foglia New Holland
stilizzata, è stato prodotto con
un tessuto a nido d’ape idrore-
pellente e traspirante. Questo
materiale facilita la circolazione
dell’aria mantenendo l’opera-
tore fresco durante la stagione
estiva e isolandolo dal freddo in
quella invernale. A migliorare la
circolazione dell’aria contribui-
sce anche la particolare confor-
mazione del cuscino. Le innovazioni
tecnologiche del trattore non si limita-
no alla propulsione, ma coinvolgono
il design, l’ergonomia, l’automazio-
ne agricola in genere. Segnaliamo
che con uno specifico software, lo
smartphone diventa il collegamento
tra l’ufficio dell’azienda agricola e il
trattore. Il trattore può essere localiz-
zato e sbloccato mediante una proce-
dura di identificazione delle impronte
digitali, da replicare anche in cabina
come ulteriore misura di sicurezza.
Solo una volta completata questa
procedura biometrica è possibile i-
niziare la procedura di ‘avviamento’
del trattore. Lo smartphone può es-
sere utilizzato anche per comandare
il sollevatore posteriore, facilitando
così il collegamento degli attrezzi, in
quanto l’operatore può restare vicino
all’attrezzo durante l’intera operazio-
ne di aggancio.
Agricoltura 4.0
Il concept di trattore alimentato a
metano incorpora inoltre un corredo
completo di tecnologie di ‘precision
farming’, come ad esempio la sottile
antenna integrata nel tetto che con-
sente la guida automatica nei filari.
Il trattore possiede anche funzioni
tecnologiche autonome come il rile-
vamento automatico degli ostaco-
li. Combinando un ambiente per
l’operatore avanzato e ‘con-
nesso’ con sistemi di propul-
sione affidabili e disponibili
già oggi per un’agricoltura
efficiente e produttiva, il
concept di trattore alimen-
tato a metano di New Hol-
land rappresenta un futuro
sostenibile per la tecnologia
applicata all’agricoltura.
I gusti del consumatore
passano dal design
Passiamo allo stile, al design della macchina.
Stefano Fincato
,
CNH Industrial Design Center, del team diretto da David Wilkie,
sottolinea: “Il design, inteso come progetto, è fondamentale nella
realizzazione delle macchine agricole. Oramai, nel settore agricolo,
c’è una concorrenza spietata sui prodotti concepiti con un occhio di
riguardo nei confronti del design. Lo stile, seguendo il concetto di forma-funzione e unito allo sviluppo
di nuove tecnologie produttive, può essere una leva competitiva importante rispetto alla semplificazione
degli elementi, all’integrazione degli stessi, procurando all’oggetto un maggiore carattere e appeal
da parte dell’utilizzatore finale”. Qual è il ruolo e il costo del design in questo scenario competitivo?
“Per quanto riguarda il costo del design, sono un grande sostenitore di una frase detta da un famoso
designer inglese ‘Se pensate che il buon design sia costoso, dovreste vedere i costi di un cattivo
design’. Devo dire che nel campo agricolo è un’impresa molto complicata, ci si scontra tutti i giorni
sulla questione costi, tempistiche, modularità dei componenti ecc., ma se si applica questa frase per
ogni componente estetico da realizzare, si possono raggiungere risultati molto buoni. I componenti
sono comunque prodotti, quindi tanto vale farli gradevoli!”.
Gabriele Peloso - @gapeloso