Table of Contents Table of Contents
Previous Page  34 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 34 / 84 Next Page
Page Background

34

progettare

407

GIUGNO

/

LUGLIO

2017

ro. Molte aziende non sono strutturate

in modo adeguato alla trasformazione

digitale. Per SAP l’aspetto principale

in un’impresa manifatturiera resta la

creazione del valore, attraverso l’ec-

cellenza dei processi industriali e l’in-

tegrazione dei dati. Ma non è tutto.

La tecnologia disponibile oggi offre

ulteriori possibilità: memorizzare un

numero maggiore di dati, analizzarli

in modo preciso, database in-memory

e il cloud per condividere i dati e ve-

locità di implementazione. All’interno

di questa organizzazione digitale, se

consideriamo un’azienda manifattu-

riera, prendono forma una serie di

importanti attività: dalla manutenzione

predittiva, controllo da remoto, real-

tà aumentata, logistica e tracciabilità

dei prodotti, certificazioni. Infine, ma

non per questo meno importante, il

marketing e la vendita del prodotto.

Per realizzare tutto ciò SAP propone

Leonardo innovation portfolio. Esso

è basato sulla piattaforma SAP Hana

in grado di integrare ed elaborare in

tempo reale una serie di informazioni

e dati, sia dai reparti produttivi sia dalla

gestioneaziendale. Il sistemaè ingrado

di connettere gli oggetti ai processi e

allepersone.Questaconnettivitàsi può

declinare nella gestione di un impian-

to, la manutenzione di una macchina

industriale, l’effettivo funzionamentodi

una macchina e la possibilità di istruire

in modo automatico un sistema (per

esempio un robot).

Seconda generazione robotica

Lemacchine intelligenti, oltre a esegui-

re le attività di routine, potranno essere

utilizzate per nuove applicazioni. La

crescente penetrazione dellemacchine

intelligenti, come per esempio i cobot,

in tutti gli ambiti produttivi obbliga gli

attori dei vari comparti industriali a

EVENTI

una profonda revisione che riguarda

la formazione, il lavoro, il welfare e

l’organizzazione della società nella sua

complessità. Alberto Pellero, marke-

ting manager di Kuka Roboter Italia,

ha rimarcato l’evoluzione dei robot

e le loro innumerevoli applicazioni.

Pellero ha sottolineato che siamo alla

seconda generazione robotica: i robot

collaborativi rappresentano l’ultima

frontiera dell’automazione di fabbrica.

Si tratta di macchine in grado di re-

alizzare lavorazioni a stretto contatto

con l’uomo, senza barriere protettive,

nella stessa area di lavoro e in totale

sicurezza. Inoltre, è possibile dotare i

robot di intelligenza cognitivaper poter

far prendere alla macchina le decisioni

necessarie in modo autonomo. I robot

Kuka sono collegabili alla rete di fab-

brica, server e cloud. I recenti sviluppi

della casa tedesca riguardano la pos-

sibilità di far dialogare i propri sistemi

con macchine di altri costruttori. Un

prodotto significativo di Kuka è il mo-

dello LBR iiwa, un robot ultraleggero

sensibile, docile, preciso e flessibile,

dotato di una meccanica e un sistema

di azionamento ottimizzati per l’uso

industriale. Questo robot dispone di

sensori di coppia integrati su ciascu-

no dei sette giunti ed è caratterizzato

dalla leggerezza del braccio (29 kg)

con capacità di sollevamento da 7 a

14 kg. Il robot è utilizzato nella fase di

montaggio del cambio in BMW. L’LBR

è inoltre installabile su AGV per creare

isole mobili di assemblaggio.

La sfida dell’innovazione

Le aziende manifatturiere sono consa-

pevoli che la sfida dell’innovazione e

dellacompetitivitàsi vincecon l’adozio-

ne di nuove tecnologie e di personale

qualificato e adeguatamente formato.

Negli studi di settore, il capitale umano

si conferma la vera forza del sistema in-

dustriale del futuro. I cambiamenti che

abbiamo di fronte devono e possono

essere governati.

@gapeloso

Festo, all’evento presso la fondazione Ferrero, ha presentato le soluzioni tecnologiche abilitanti

alla fabbrica intelligente.