progettare
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GIUGNO
/
LUGLIO
2017
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meccatroniche, robot e gestione dei
dati. A tal proposito, le soluzioni di
Kuka permettonodi utilizzare robot col-
laborativi nello stesso ambiente dove
opera l’uomo, senzabarriereprotettive.
SAP ha presentato l’innovativo port-
folio di soluzioni SAP Leonardo, che
collega gli oggetti con le persone e i
processi aziendali (IoT). Infine, Festo
ha illustrato il moderno impianto di
produzione di Scharnhausen, un sito
produttivo di 66.000 m
2
dove trovano
impiego 1.200 persone, di cui solo
250 sono gli addetti alla produzione.
L’impianto rappresenta il principale sito
produttivo Festo per la produzione di
valvole ed elettronica. Il progetto nasce
dalla volontà del Gruppo di investire
in Europa con soluzioni ad alta tec-
nologia e automazione. Il sito integra
alcune delle soluzioni identificate dal
consorzio tedesco Industry 4.0, a cui
Festo collabora. Alla base di questa
innovazione e delle performance dello
stabilimento tedesco ci sono numerosi
fattori, a partire dall’aumento della pro-
duttività e dalla riduzione dei costi che
una fabbrica automatizzata è in grado
di garantire. Vediamo nel dettaglio gli
interventi.
I lavori sono stati aperti da Giuseppe
Del Duca, ad di Ferrero, che ha intro-
dotto i concetti di fabbrica automatica
presenti nella più grande azienda dol-
ciaria d’Europa. Il modello adottato è
denominato FOX (Ferrero Operational
Excellence). Del Duca ha sottolineato
l’importanzadelmodelloorganizzativo,
i siti produttivi, losviluppodel prodotto.
Si trattadimacchineesistemi comples-
si che devono essere gestiti in modo
automatico, i tempi di fermo macchina
sono pari a zero, gli asset produttivi ai
massimi livelli. Per il governo di que-
ste unità è necessaria la convergenza
di diverse tecnologie: dalla meccani-
ca all’elettronica, dall’informatica alla
simulazione virtuale, ai dati digitali.
Insomma, la fabbrica 4.0 è anche qui.
Tutti questi fattori risultano indispensa-
bili per ottenere un’elevata qualità dei
prodotti e la massima sicurezza per i
consumatori. Oggi, ha rimarcato l’ad,
le tecnologie sono protagoniste, ma
sono sempre le persone che fanno la
differenza con il loro impegno, la voglia
di lavorare insieme, la formazione e le
competenze.
Automazione di fabbrica, come fare?
Bruno Carminati e Luca Gelmetti, di
Festo Consulting, hanno proposto alla
platea alcuni approcci per realizzare
la trasformazione digitale in azienda.
Il primo è il modello top-down, dove
si formula inizialmente una visione
generale del sistema e se ne descrive
la finalità principale senza scendere
nel dettaglio delle sue parti. Ogni parte
del sistema viene successivamente
ottimizzata. Oppure la progettazione
bottom-up, nella quale parti individuali
del sistema sono specificate in detta-
glio, e poi connesse tra loro inmodo da
formare componenti più grandi, a loro
volta interconnesse fino a realizzare un
sistema completo. Festo Consulting,
per realizzare questa visione, adotta
anche le direttive Vdma dell’industria
tedesca. In questa trasformazione di-
gitale dell’azienda sono compresi vari
livelli di automazione: connessione dei
sistemi per produrre, livelli di decisione
autonomadei sistemi, integrazionedel-
lemacchine, manutenzione da remoto,
filiera digitale e catena del valore.
Claudio Coradeschi, di SAP Italia, ha
presentato alcune soluzioni significati-
ve dell’azienda in ambito manifatturie-
Alessandro Enna, direttore di Festo Academy Italia.
La sfida dell’innovazione si vince con l’adozione di nuove tecnologie e personale qualificato.