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progettare

407

GIUGNO

/

LUGLIO

2017

33

meccatroniche, robot e gestione dei

dati. A tal proposito, le soluzioni di

Kuka permettonodi utilizzare robot col-

laborativi nello stesso ambiente dove

opera l’uomo, senzabarriereprotettive.

SAP ha presentato l’innovativo port-

folio di soluzioni SAP Leonardo, che

collega gli oggetti con le persone e i

processi aziendali (IoT). Infine, Festo

ha illustrato il moderno impianto di

produzione di Scharnhausen, un sito

produttivo di 66.000 m

2

dove trovano

impiego 1.200 persone, di cui solo

250 sono gli addetti alla produzione.

L’impianto rappresenta il principale sito

produttivo Festo per la produzione di

valvole ed elettronica. Il progetto nasce

dalla volontà del Gruppo di investire

in Europa con soluzioni ad alta tec-

nologia e automazione. Il sito integra

alcune delle soluzioni identificate dal

consorzio tedesco Industry 4.0, a cui

Festo collabora. Alla base di questa

innovazione e delle performance dello

stabilimento tedesco ci sono numerosi

fattori, a partire dall’aumento della pro-

duttività e dalla riduzione dei costi che

una fabbrica automatizzata è in grado

di garantire. Vediamo nel dettaglio gli

interventi.

I lavori sono stati aperti da Giuseppe

Del Duca, ad di Ferrero, che ha intro-

dotto i concetti di fabbrica automatica

presenti nella più grande azienda dol-

ciaria d’Europa. Il modello adottato è

denominato FOX (Ferrero Operational

Excellence). Del Duca ha sottolineato

l’importanzadelmodelloorganizzativo,

i siti produttivi, losviluppodel prodotto.

Si trattadimacchineesistemi comples-

si che devono essere gestiti in modo

automatico, i tempi di fermo macchina

sono pari a zero, gli asset produttivi ai

massimi livelli. Per il governo di que-

ste unità è necessaria la convergenza

di diverse tecnologie: dalla meccani-

ca all’elettronica, dall’informatica alla

simulazione virtuale, ai dati digitali.

Insomma, la fabbrica 4.0 è anche qui.

Tutti questi fattori risultano indispensa-

bili per ottenere un’elevata qualità dei

prodotti e la massima sicurezza per i

consumatori. Oggi, ha rimarcato l’ad,

le tecnologie sono protagoniste, ma

sono sempre le persone che fanno la

differenza con il loro impegno, la voglia

di lavorare insieme, la formazione e le

competenze.

Automazione di fabbrica, come fare?

Bruno Carminati e Luca Gelmetti, di

Festo Consulting, hanno proposto alla

platea alcuni approcci per realizzare

la trasformazione digitale in azienda.

Il primo è il modello top-down, dove

si formula inizialmente una visione

generale del sistema e se ne descrive

la finalità principale senza scendere

nel dettaglio delle sue parti. Ogni parte

del sistema viene successivamente

ottimizzata. Oppure la progettazione

bottom-up, nella quale parti individuali

del sistema sono specificate in detta-

glio, e poi connesse tra loro inmodo da

formare componenti più grandi, a loro

volta interconnesse fino a realizzare un

sistema completo. Festo Consulting,

per realizzare questa visione, adotta

anche le direttive Vdma dell’industria

tedesca. In questa trasformazione di-

gitale dell’azienda sono compresi vari

livelli di automazione: connessione dei

sistemi per produrre, livelli di decisione

autonomadei sistemi, integrazionedel-

lemacchine, manutenzione da remoto,

filiera digitale e catena del valore.

Claudio Coradeschi, di SAP Italia, ha

presentato alcune soluzioni significati-

ve dell’azienda in ambito manifatturie-

Alessandro Enna, direttore di Festo Academy Italia.

La sfida dell’innovazione si vince con l’adozione di nuove tecnologie e personale qualificato.