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progettare

406

MAGGIO

2017

I risultati possibili

Il panorama delle tecnologie abilitanti

è stato ampliato daAlessandro Ferioli,

Industry 4.0 project leader di Festo, an-

che sullabasedi quanto sta accadendo

nello stabilimento di Scharnhausen e

a partire da una sottolineatura circa

l’obiettivo al quale è indirizzato il nuo-

vo approccio, che è indubbiamente la

flessibilità ma, ancor più la adattività.

Ciò significa fornire prodotti e soluzio-

ni per consentire alle aziende di adat-

tare tempestivamente la produzione

alle richieste del mercato.

Una condizione per poter ottenere tale

risultato è che ogni prodotto, appa-

recchiatura, soluzione, si ponga come

nodo di una rete di comunicazione e

sia in grado di ‘dialogare’ a tutti i livelli,

cioè di far fluire le informazioni sia

a livello orizzontale sia verticale, dal

top management al campo (vedi foto

Festo in apertura).

Le tecnologie proposte da Festo so-

no frutto di un programma, tuttora

in pieno sviluppo, guidato dal sug-

gestivo slogan ‘technology inspired

by nature’, che ha prodotto singolari

Cyber Physical Systems (CPS): come

l’ormai celebre canguro-robot che, al

di là dell’aspetto spettacolare, è un

efficace esempio di implementazione

di sistemi per il recupero energeti-

co (ad ogni salto viene recuperata

energia per il salto successivo); o

come le altrettanto famose formiche-

robot, che hanno permesso di testare

algoritmi di cooperazione e algoritmi

di auto-apprendimento. Si tratta di

tecnologie che assumono un ruolo

rilevante in vista dell’obiettivo di re-

alizzaremacchine e sistemi realmente

adattivi, in grado di integrarsi in un

ambiente in evoluzione e di mettere

in atto comportamenti interattivi e

processi collaborativi tra i vari ele-

menti in campo.

Molte delle soluzioni tecnologiche di

cui si è parlato al convegno sono già

in azione presso le tre aziende promo-

trici o presso i loro clienti. È il caso

del citato stabilimento Festo di Schar-

nhausen, dove, nel vivo dei reparti

produttivi sono collocate delle piccole

learning factory, ovvero dei sistemi

esemplificativi dove le persone - cioè

il vero asset strategico dell’Industria

4.0 - possono conoscere e prendere

confidenza con le tecnologie abilitanti

e rendere operativi criteri come la

modularità o la mass customization.

Ci sono inoltre impianti basati su

piattaforme multitecnologia - cioè

in grado di gestire più tecnologie

contemporaneamente - dove ogni

modulo è un CPS, ogni sezione ha a

bordo dell’intelligenza ed è flessibile,

cioè può gestire diverse tipologie

di prodotti; ma è anche adattabile,

cioè nel momento in cui il mercato

dovesse richiedere altre soluzioni, è

pronta a sostituire nuovi sistemi in

tempi brevissimi e con ridotti costi

di riprogrammazione.

Strumenti pronti all’uso

Un’altra tecnologia abilitante, per cer-

ti versi inaspettata, è quella dei tablet:

viene dal mondo consumer e dal mar-

keting ma sta mostrando tutta la sua

efficacia soprattutto nella gestione

dellamanutenzione, un aspetto critico

e strategico nella vita delle fabbriche.

Si parla quindi di manutenzione mo-

bile, dove la macchina (connessa) ha

la possibilità di richiamare il task da

implementare, di attivare l’operatore

più vicino e preparato, di verificare

la disponibilità dei componenti da

sostituire, di fornire sul tablet tutte le

informazioni utili anche per ottimizza-

re i movimenti.

Infine, non puòmancare l’apporto del-

la realtà virtuale, ormai uscita dal puro

ambito ludico e dell’entertainment per

approdare in fabbrica a supportare

non solo la progettazione ma anche

l’organizzazione e la gestione delle

linee produttive. Con l’approccio ‘di-

gital twin’, ad esempio, si può rendere

disponibile una copia digitale fedele

di un prodotto, di una macchina o di

un intero reparto per realizzare virtual-

mente, in parallelo con la situazione

reale, modifiche, test, innovazioni.

Nonmancano quindi - così si possono

sintetizzare i messaggi del convegno

- le tecnologie abilitanti, che possono

ulteriormente crescere consentendo

alle imprese grandi e piccole di im-

boccare condecisione la strada dell’In-

dustria 4.0.

A sinistra, sistema AGV per intralogistica (foto SEW-Eurodrive); a destra, sensoristica intelligente per la fabbrica connessa (foto Sick).