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progettare

406

MAGGIO

2017

101

meccatronica, perché il cambiamento

per la prima volta non ha riguardato

soltanto i processi produttivi,ma anche

il modo stesso di fare impresa. Il terzo

motore è l’Ingegno meccatronico, ov-

vero il prodottodel lavorodelleaziende

e dei tecnici che vi lavorano. L’ultimo

dei motori, l’Universo meccatronico,

è tutto quell’ecosistema di relazioni,

connessioni evalori che lega le imprese

al territorio, ai cittadini, alle istituzio-

ni, alle associazioni. Un universo di

relazioni e asset intangibili che sarà

mappato da Assolombarda e raccol-

to in un Rapporto di Comunità della

meccatronica di Assolombarda, la cui

presentazione è prevista per la prima

metà del 2018. Per valorizzare la mec-

catronicaAssolombardapuntasulleec-

cellenze, sul piano locale, nazionale ed

internazionale, rilanciandoneprofiloed

attrattività, in particolare nei confronti

dei giovani talenti. Per coinvolgere gli

stakeholder e raccontare il progetto

#ItaliaMeccatronica, Assolombarda ha

già sviluppato un’immagine riconosci-

bile con un logo nel quale coesistono

l’ingranaggio, e quindi la tradizione e

la componente di intelligenza digitale,

che sostanzia la portata innovativa del

settore. Sono stati creati spazi virtuali,

web e social, dove favorire quell’ecosi-

stema di relazioni, connessioni e com-

petenze e sostanziare i quattro motori

del progetto di riposizionamento della

meccatronica.

@lurossi_71

locali), seguita daVeneto (20mila unità

locali) ed Emilia Romagna (19 mila

unità locali). Ma più nel particolare

il territorio di Milano, Lodi, Monza e

Brianza vede operare il 37%delle unità

locali metalmeccaniche lombarde e il

10% di quelle italiane. Le 16.000 unità

locali del comparto metalmeccanico

dell’area di Milano, Lodi, Monza e

Brianza impiegano151.000 addetti, pa-

ri a circa il 9% del totale dei lavoratori

dell’area, e nel 2016 hanno esportato

beni per 24 miliardi di euro. E proprio

dalla Lombardia, e più precisamente

dal Gruppo Meccatronici di Assolom-

barda è partito il progetto #ItaliaMec-

catronica, coinvolgendo oltre 1.600

imprese e oltre 85.600 dipendenti.

Quattro motori

“Abbiamo avviato un piano per va-

lorizzare la meccatronica, vogliamo

far emergere le competenze distintive

delle imprese che vi operano e lemolte

opportunità che offriamo ai giovani - ha

spiegato Diego Andreis -. #ItaliaMec-

catronica è proprio questo, un riposi-

zionamento del comparto attraverso

l’uomo, l’impresa, l’ingegno e l’univer-

so, i quattro motori, pilastri fondanti

della meccatronica”. Il primo motore è

rappresentato dall’Uomo meccatroni-

co perché la grande evoluzione delle

imprese è sicuramente merito delle

competenzeedel talentodegli uomini e

delle donne che vi operano. Il secondo

motore è rappresentato dall’Impresa

SPECIALE

MECCATRONICA

Diego Andreis è presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda e vicepresidente Federmeccanica. Nella foto la sede di Assolombarda.

alla meccatronica, la meccanica del

futuro”, questo il messaggio chiave

lanciato da Diego Andreis, presidente

del Gruppo Meccatronici di Assolom-

barda, vicepresidente Federmeccanica

e presidente Ceemet (la federazione

delle imprese europee attive nei com-

parti della meccanica, dell’ingegneria

e della tecnologia).

Lombardia al centro

Nel corso della presentazione Andreis

ha innanzitutto illustrato il peso eco-

nomico e il valore strategico che il

comparto metalmeccanico riveste per

l’economia italiana e lombarda. Come

emerge dai dati Federmeccanica il

settore, che nel 2016 ha registrato una

crescita della produzione del +2,4%,

occupa in Italia circa 1.600.000 addetti

risultando secondo in Europa dopo

la sola Germania. L’industria metal-

meccanica italiana produce ricchezza,

misurata come valore aggiunto, per

circa 100miliardi di euro e genera circa

l’82%dellaproduzione italianadefinita

ad alta e medio/alta tecnologia. Allo

stesso tempo, circa l’80% della pro-

duzione metalmeccanica, classificata

sulla base delle spese sostenute in

R&D, è definita ad alta e medio/alta

tecnologia. Il settore, infine, esporta

beni per 200 miliardi di euro.

Un apporto decisivo a questi risultati

si deve alla Lombardia che è la regio-

ne italiana col numero più elevato di

aziende del comparto (44 mila unità