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progettare

403

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2017

31

vicini e caratterizzati da significativi

tassi di sviluppo. Nei prossimi anni,

con previsioni che segnalano un’ele-

vata volatilità di scenario, è essenziale

per le imprese Anie proseguire in

questo percorso, cercando di intercet-

tare in modo puntuale nuovi spunti di

domanda in nuovi mercati.

Focus sugli Stati Uniti

In questo contesto diventa sempre

più difficile per le imprese individua-

re strategie di internazionalizzazione

continuative e si rendono necessarie

importanti azioni di riposizionamento

competitivo. Nuove opportunità di

crescita sembrano invece emergere

in mercati avanzati che mostrano

una maggiore tenuta come gli Stati

Uniti. Nell’ultimo biennio gli Stati

Uniti hanno visto un rafforzamento

del contesto macroeconomico e un

recupero del settore manifatturiero,

anche grazie a una mirata politica

industriale. Considerando queste

graduale ma lento percorso di uscita

dalla crisi, ma all’orizzonte si profilano

grandi incognite, in primis gli effetti

a oggi non valutabili della prossima

Brexit. A questo riguardo, secondo la

più recente indagine rivolta alle PMI

di Anie, le imprese esprimono una

sostanziale cautela, con quasi il 60%

sul totale che ritiene non vi saranno

effetti significativi a causa della Brexit

sull’attività di internazionalizzazione.

L’export nel dettaglio

In questo scenario di elevata instabi-

lità, si è ridotto nel 2016 il potenziale

espresso dal canale estero che negli

ultimi anni aveva svolto un ruolo

centrale a sostegno della crescita dei

settori Anie. Nel 2016 le esportazioni

italiane di elettrotecnica ed elettronica

hanno registrato una frenata (-0,2% la

variazione stimata rispetto al 2015).

L’area elettrotecnica ha evidenziato in

aggregato un profilo più debole delle

vendite estere (-0,9%), mentre l’area

elettronica ha mostrato in aggrega-

to un profilo più dinamico (+3,1%),

grazie soprattutto alla performance

dei comparti componenti elettronici e

automazione industrialemanifatturie-

ra e di processo. A livello strutturale

il contributo del canale estero resta

importante, con l’incidenza dell’export

sul fatturato totale che nellamedia del

2016 si mantiene per l’elettrotecnica

e per l’elettronica vicina al 55% e un

saldo della bilancia commerciale che

risulta positivo per oltre 14 miliardi

di euro. Negli ultimi anni non sono

cambiati solo i numeri, ma anche la

geografia delle esportazioni elettro-

tecniche ed elettroniche italiane. Se

guardiamo ad un arco temporale che

copre gli ultimi quindici anni, pos-

siamo notare che nei settori Anie le

imprese esportatrici hanno mostrato

una significativa capacità di riorien-

tare le vendite estere verso i mercati

più dinamici. A fronte del ridimen-

sionamento della quota dell’export

rivolto all’Unione Europea (che passa

dal 66% sul totale delle esportazioni

realizzate nel 2000 al 58% nel 2015),

è cresciuto il presidio delle principali

aree geografiche extra europee. Fra

le aree in cui è cresciuta la presenza

delle impreseAnie si segnala il Medio

Oriente - verso cui si sono orientate

in particolare le strategie di interna-

zionalizzazione dei comparti fornitori

di tecnologie per l’energia - e i Paesi

europei al di fuori dell’Unione,mercati