progettare
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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2017
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vicini e caratterizzati da significativi
tassi di sviluppo. Nei prossimi anni,
con previsioni che segnalano un’ele-
vata volatilità di scenario, è essenziale
per le imprese Anie proseguire in
questo percorso, cercando di intercet-
tare in modo puntuale nuovi spunti di
domanda in nuovi mercati.
Focus sugli Stati Uniti
In questo contesto diventa sempre
più difficile per le imprese individua-
re strategie di internazionalizzazione
continuative e si rendono necessarie
importanti azioni di riposizionamento
competitivo. Nuove opportunità di
crescita sembrano invece emergere
in mercati avanzati che mostrano
una maggiore tenuta come gli Stati
Uniti. Nell’ultimo biennio gli Stati
Uniti hanno visto un rafforzamento
del contesto macroeconomico e un
recupero del settore manifatturiero,
anche grazie a una mirata politica
industriale. Considerando queste
graduale ma lento percorso di uscita
dalla crisi, ma all’orizzonte si profilano
grandi incognite, in primis gli effetti
a oggi non valutabili della prossima
Brexit. A questo riguardo, secondo la
più recente indagine rivolta alle PMI
di Anie, le imprese esprimono una
sostanziale cautela, con quasi il 60%
sul totale che ritiene non vi saranno
effetti significativi a causa della Brexit
sull’attività di internazionalizzazione.
L’export nel dettaglio
In questo scenario di elevata instabi-
lità, si è ridotto nel 2016 il potenziale
espresso dal canale estero che negli
ultimi anni aveva svolto un ruolo
centrale a sostegno della crescita dei
settori Anie. Nel 2016 le esportazioni
italiane di elettrotecnica ed elettronica
hanno registrato una frenata (-0,2% la
variazione stimata rispetto al 2015).
L’area elettrotecnica ha evidenziato in
aggregato un profilo più debole delle
vendite estere (-0,9%), mentre l’area
elettronica ha mostrato in aggrega-
to un profilo più dinamico (+3,1%),
grazie soprattutto alla performance
dei comparti componenti elettronici e
automazione industrialemanifatturie-
ra e di processo. A livello strutturale
il contributo del canale estero resta
importante, con l’incidenza dell’export
sul fatturato totale che nellamedia del
2016 si mantiene per l’elettrotecnica
e per l’elettronica vicina al 55% e un
saldo della bilancia commerciale che
risulta positivo per oltre 14 miliardi
di euro. Negli ultimi anni non sono
cambiati solo i numeri, ma anche la
geografia delle esportazioni elettro-
tecniche ed elettroniche italiane. Se
guardiamo ad un arco temporale che
copre gli ultimi quindici anni, pos-
siamo notare che nei settori Anie le
imprese esportatrici hanno mostrato
una significativa capacità di riorien-
tare le vendite estere verso i mercati
più dinamici. A fronte del ridimen-
sionamento della quota dell’export
rivolto all’Unione Europea (che passa
dal 66% sul totale delle esportazioni
realizzate nel 2000 al 58% nel 2015),
è cresciuto il presidio delle principali
aree geografiche extra europee. Fra
le aree in cui è cresciuta la presenza
delle impreseAnie si segnala il Medio
Oriente - verso cui si sono orientate
in particolare le strategie di interna-
zionalizzazione dei comparti fornitori
di tecnologie per l’energia - e i Paesi
europei al di fuori dell’Unione,mercati