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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2017
ECONOMIA
Per l’industria dell’automazione,
dell’elettronica e dell’elettrotecnica
lo scorso anno si è chiuso in linea con
il quadro economico mondiale ge-
nerale. Il contesto macroeconomico,
infatti, si è confermatomenodinamico
rispetto al 2015 con un PIL e un com-
mercio mondiale in rallentamento e
di molto inferiori alla media storica.
Secondo i dati del Centro Studi diAnie
(Federazione nazionale delle imprese
elettrotecniche ed elettroniche) il 2016
ha visto un fatturato aggregato di 54
miliardi di euro. L’export continua ad
essere una voce strategica di cre-
scita e di sviluppo. La grande crisi
vissuta dal mercato nazionale negli
anni 2009-2014, ha dato forte impul-
so all’attività di esportazione delle
imprese, rendendo strutturalmente
molto significativa l’incidenza delle
esportazioni sul fatturato totale. Nella
media si è passati dal 47% del 2005 al
54% del 2016, con una crescita di ben
7 punti percentuali e una quota pari
a 29 miliardi di euro. Il saldo positivo
della bilancia commerciale ha toccato
quota 14 miliardi di euro. L’incidenza
media del fatturato investito in attività
di R&D è pari al 4%.
Lo scenario internazionale
Sull’andamento dell’industria elettro-
tecnica ed elettronica italiana si è
riflesso nel 2016 uno scenario macro-
economico e politico incerto e comun-
que meno dinamico rispetto al 2015,
anche nelle economie emergenti.
Più in generale, i cambiamenti nello
scenario internazionale delineano un
contesto più critico e meno sicuro per
le imprese italiane che operano nei
mercati esteri. A questo riguardo, se-
condo la più recente indagine rivolta
alle PMI diAnie, il 64,7%delle imprese
elettrotecniche ed elettroniche ritiene
che a causa dei recenti avvenimen-
ti (instabilità politica, atti terroristici
ecc.) la sicurezza degli imprenditori
italiani che operano all’estero sia oggi
minore rispetto al passato e circa il
40% ritiene che la minore sicurezza
nell’attività imprenditoriale all’estero
ridurrà nei prossimi anni il potenziale
di crescita dell’export italiano. E tut-
tavia, nonostante questi preoccupanti
fattori di rischio, oltre il 70% delle im-
prese segnala di non avere intenzione
di cambiare strategie di internazio-
nalizzazione, individuando semmai
nuovi Paesi target più affidabili. Per
quanto riguarda l’Europa, il vecchio
Continente ha proseguito nel 2016 il
Il 2016 si chiudecon
unbilanciopositivo
per le imprese italiane
dell’automazionee
dell’elettrotecnica. Secondo
leanalisi del CentroStudi di
Anie, l’export continuaad
essereunavocestrategica
per le imprese, incidendo
per oltre lametàdel fatturato
complessivo. Inuno
scenario inevoluzione, per
l’internazionalizzazioneè
necessariomettere incampo
azioni di riposizionamento
competitivo
ELENA CASTELLO
Automazione,
l’
export
traina