progettare
403
GENNAIO
/
FEBBRAIO
2017
29
6 mesi, realizzate con la partecipazione
congiuntadi istituzioni e imprese,men-
tre lo strumento di ‘cabina di regia’ per
l’internazionalizzazione delle imprese,
istituito nel 2011, esprime la concreta
volontàdi lavorare insiemeper definire
strategie in ottica di sistema.
“ICE, Sace, ministeri e imprese oggi
anche in Italia lavorano sempre più
congiuntamente per individuare prio-
rità e strumenti il più possibile efficaci
e reali - spiega Alessandro Decio,
amministratore delegato e direttore
generale di Sace - il roadshow ICE
per le PMI, che ad oggi conta quasi
50 tappe, mira a incontrare le imprese
sul territorio per raccontare quello
che facciamo e per aprire tavoli di
ascolto sugli specifici problemi delle
aziende. Da parte sua, Sace negli ul-
timi tre anni ha accresciuto i propri
volumi di operatività del 17% annuo,
e anche quest’anno li accresceremo
ulteriormente del 40%”.
Una rete che fa sistema
Sace si appoggia oggi a una rete di 14
uffici in Italia e di 70 gestori, incaricati
di contattare e coinvolgere le singole
aziende per capire le operatività e i
progetti in corso e creare, sulla base
di questi, soluzioni che rispondano il
più possibile ai bisogni reali. “Oggi
Sace è molto più proattiva e disposta
a prendere rischi su mercati anche
difficili - prosegue Decio - e lavorare
con noi è molto meno complesso che
in passato. Attualmente riusciamo a
gestire con continuità le relazioni con 1
su 4 delle aziende che potenzialmente
potremmo coinvolgere, e per questo
stiamo pensando di ampliare le nostre
risorse sul territorio per raddoppiare
il numero di clienti con cui lavoriamo:
c’è un nutrito bacino di medie imprese
su cui dobbiamo fare di più, ma ab-
biamobisogno che le imprese lavorino
con noi per capire come strutturare
prodotti e modalità di relazione che
siano fattibili per noi e più agevoli per
le aziende di medie dimensioni”.
Anima ha pronto un ricco calendario
2017, con vari focus Paese, iniziative
per gli associati e partecipazioni a fiere
collettive, con l’invito alle imprese a
proseguire con coraggio e fiducia le
attività sui mercati globali per supe-
rare le fasi di incertezza. “Serve per-
severanza - sprona Caprari - perché i
risultati a volte arrivano dopo anni, ci
vuole professionalità, perché gli errori
nell’approccio a un Paese si pagano a
caro prezzo”. Professionalità nella fase
istruttoria ma anche nelle fasi di ese-
cuzione, per cui occorre investire in
teamdi persone in grado di affiancare
con competenze allargate gli export
manager. “Infine - conclude il presi-
dente Anima - vediamo un trend forte
nella proposta di prodotti e servizi in
forma di soluzioni integrate, in cui la
componente intellettuale di software
e valore aggiunto aumenta sulla mec-
canica pura. Integrazione che tocca
anche l’utilizzo di macchine e dispo-
sitivi: i clienti diventano sempre più
evoluti e hanno bisogno di integrarsi
con imanifatturieri anche nei processi.
Capire i loro bisogni ex-ante consente
di progettare ed evolvere i prodotti,
e per questo i clienti devono entrare
fin nelle nostre dinamiche industriali
e progettuali come dei veri partner”.
E le aziende che sapranno costruire
rapporti di partnership con i principali
clienti, con reciproco trasferimento di
know-how, saranno quelle che avran-
no gioco più facile nello svilupparsi, in
particolare nei mercati internazionali.
@marcocyn
Alessandro Decio, amministratore delegato e
direttore generale di Sace.