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progettare
400
SETTEMBRE
2016
tragga più facilmente beneficio dagli
incentivi istituzionali per il risparmio
energetico.
Dai big data all’IoT
La misura delle grandezze che carat-
terizzano i processi produttivi è un
aspetto fondamentale dell’efficienza
energetica e la strumentazione indu-
striale produce delle quantità elevate
di dati, che devono essere trasformati
in informazioni. Enrico Mancin, di Ibm,
ha introdotto un elemento nuovo nel-
la filiera dell’informazione: il sistema
cognitivo. I Big Data generati dalla
Internet ofThings possono essere pro-
cessati solo con le capacità di appren-
dimento e comprensione automatica
dei sistemi cognitivi, come Watson di
Ibm. Le capacità cognitive artificiali
consentono di estrarre velocemente le
informazioni, in modo da poter trarre
subito vantaggio dai dati, finché questi
hanno valore.
Raccogliere le informazioni dai sensori
della IoT, attraverso i sistemi cogni-
tivi, è un’attività che deve mirare a
tre obiettivi: raggiungere l’efficienza
operativa, massimizzare la conoscen-
za dei processi e sviluppare nuovi
business, cambiando il modo di fare
industria. Per questo è nato Watson,
che si avvale della potenza dei 12 data
center di Ibm nel mondo, fornendo la
possibilità di analizzare grandi moli
di dati attraverso capacità come: la
comprensione del linguaggio umano,
l’autoapprendimento, l’analisi dei testi
scritti, il riconoscimento automatico di
immagini e filmati. Oggi Watson è in
grado di operare con lingua inglese,
francese e spagnola, ma entro fine
anno arriveranno le funzionalità co-
gnitive automatiche in italiano.
L’importanza per le imprese di saper
operare con i Big Data è stata confer-
mata anche da Alessio Passalacqua di
Produzione Perfetta. Saper raffinare
i Big Data, per trasformare i dati in
valore e per prendere decisioni effi-
caci in modo veloce, vuole dire saper
fare innovazione. I dati hanno valore
solo se sono analizzati e trasformati in
informazione e oggi solo una piccola
frazione percentuale lo è. Il futuro sarà
dominato dalla Iot e a guidare l’analisi
dei dati saranno gli ‘algoritmi’ capaci
di processarli.
Responsabilità sociale dell’impresa
Infine, Dipak R. Pant, economista e
antropologo dell’Università Carlo Cat-
taneo-Liuc, ha fatto un intervento che
ha coniugato la razionalità dell’effi-
cienza energetica con l’etica collettiva,
trattandodella responsabilità socialedi
impresa. Pant ha spiegato come avere
un approccio sostenibile non significhi
essere buoni, ma essere competitivi.
Avere un approccio sostenibile vuol
dire seguireuna strategiaper eliminare
la ‘discontinuità’, avendounusoattento
dell’energia e rispettando l’ambiente e
il capitale umano. Minimizzare la pro-
duzione di rifiuti significa ottenere un
processo produttivo efficiente ed eco-
nomico e questo è vero anche per l’uso
dell’energia, il cui consumo sostenibile
implica vantaggi nella tutela ambienta-
le enei costi per l’impresa: l’energiapiù
pulita è quella mai consumata.
@Jacopo_DiBlasio
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