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progettare

398

MAGGIO

2016

INCHIESTA

Una rivoluzione nel pharma

La collaborazione della robotica

industriale e di servizio sta rivolu-

zionando la medicina e la sanità.

L’alta tecnologia contribuisce all’e-

voluzione della chirurgia e delle cure

riabilitative: dalla diagnostica, agli

interventi chirurgici complessi, fino

all’attività quotidiana negli ospedali

i robot hanno molte forme. Pos-

sono, ad esempio, avere forma di

esoscheletri permettendo di aiutare

i lavoratori quando devono solle-

vare e trasportare oggetti pesanti.

Partendo da questo principio, Re-

walk Robotics ha applicato lo stes-

so approccio a soggetti tetraplegici

per permettere loro di camminare.

Grazie a questo progetto l’azienda

si è aggiudicata il primo ESA BIC

Start-upAward all’ultima edizione di

Automatica, la fiera della robotica.

L’esoscheletro migliora la funzio-

ne, la sicurezza e l’allineamento

delle articolazioni, consentendo al

paziente di fare una passeggiata,

accedere a edifici privi di rampe,

conversare con un’altra persona

senza guardare in alto ed essere in

generale più autonomo. Gli effetti

positivi vanno dalla densità ossea

alla riduzione della massa grassa,

dal miglioramento della postura alla

diminuzione dei dolori. Ma, soprat-

tutto, il paziente ritrova il suo posto

nella società. L’esoscheletro viene

utilizzato anche negli ospedali per

esercizi e terapie.

Il robot fa il chirurgo

La precisione dei robot di servizio

offre benefici enormi in chirurgia, sia

ai medici sia ai pazienti. Carlo (Com-

puter Assisted, Robot-Guided Laser

Osteotome) della società Advanced

Osteotomy Tools (AOT) AG è uno

dei primi esemplari di robot per

sala operatoria, capace di tagliare

ossa e tessuti con grande precisione

grazie al laser. Mentre opera viene

controllato da sensori e dal chirurgo

per garantire la massima sicurez-

za e precisione nell’asportazione.

“Questo significa massima sicurez-

za dell’intervento e guarigione più

rapida per il paziente,” ha descritto

Alfredo Bruno, CEO di AOT AG.

I robot di servizio consentono cure

meno invasive anche nella radio-

terapia. Ad esempio, la tecnologia

cyberknife sviluppata all’Università

di Stanford attacca i tumori con

precisione sub-millimetrica grazie

a robot mobili e sistemi di visione

digitali. “Le cure vengono sommini-

strate a pazienti esterni e sono in-

dolori; i tessuti circostanti ricevono

una quantità inferiore di radiazioni,

evitando l’operazione chirurgica - ci

spiega Alexander Muacevic, pro-

fessore all’European CyberKnife

Center, che ha già effettuato con

successo 6.000 di questi interventi

-. Solitamente il paziente può ripren-

dere le normali attività subito dopo

la cura”. È sempre più difficile curare

un paziente con la radioterapia in

modo corretto e preciso, perché il

numero di strutture riconosciute e

trattate aumenta e la loro compo-

sizione è sempre più fine. Con il

sistema di posizionamento di Buck

Engineering & Consulting (BEC)

GmbH, i pazienti possono essere

posizionati in maniera flessibile per

essere allineati e irraggiati con pre-

cisione. “L’efficienza economica del-

la fonte di radiazione aumenta, con

benefici per gli addetti dei centri di

radioterapia e i produttori di queste

apparecchiature”, spiega il direttore

generale Matthias Buck.

@lurossi_71

Il robot a due bracci Yumi ABB apre nuovi potenziali di collaborazione uomo-robot per piccole parti di assemblaggio. Una applicazione biomedicale di un robot

Yaskawa Motoman.