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progettare
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MAGGIO
2016
INCHIESTA
Una rivoluzione nel pharma
La collaborazione della robotica
industriale e di servizio sta rivolu-
zionando la medicina e la sanità.
L’alta tecnologia contribuisce all’e-
voluzione della chirurgia e delle cure
riabilitative: dalla diagnostica, agli
interventi chirurgici complessi, fino
all’attività quotidiana negli ospedali
i robot hanno molte forme. Pos-
sono, ad esempio, avere forma di
esoscheletri permettendo di aiutare
i lavoratori quando devono solle-
vare e trasportare oggetti pesanti.
Partendo da questo principio, Re-
walk Robotics ha applicato lo stes-
so approccio a soggetti tetraplegici
per permettere loro di camminare.
Grazie a questo progetto l’azienda
si è aggiudicata il primo ESA BIC
Start-upAward all’ultima edizione di
Automatica, la fiera della robotica.
L’esoscheletro migliora la funzio-
ne, la sicurezza e l’allineamento
delle articolazioni, consentendo al
paziente di fare una passeggiata,
accedere a edifici privi di rampe,
conversare con un’altra persona
senza guardare in alto ed essere in
generale più autonomo. Gli effetti
positivi vanno dalla densità ossea
alla riduzione della massa grassa,
dal miglioramento della postura alla
diminuzione dei dolori. Ma, soprat-
tutto, il paziente ritrova il suo posto
nella società. L’esoscheletro viene
utilizzato anche negli ospedali per
esercizi e terapie.
Il robot fa il chirurgo
La precisione dei robot di servizio
offre benefici enormi in chirurgia, sia
ai medici sia ai pazienti. Carlo (Com-
puter Assisted, Robot-Guided Laser
Osteotome) della società Advanced
Osteotomy Tools (AOT) AG è uno
dei primi esemplari di robot per
sala operatoria, capace di tagliare
ossa e tessuti con grande precisione
grazie al laser. Mentre opera viene
controllato da sensori e dal chirurgo
per garantire la massima sicurez-
za e precisione nell’asportazione.
“Questo significa massima sicurez-
za dell’intervento e guarigione più
rapida per il paziente,” ha descritto
Alfredo Bruno, CEO di AOT AG.
I robot di servizio consentono cure
meno invasive anche nella radio-
terapia. Ad esempio, la tecnologia
cyberknife sviluppata all’Università
di Stanford attacca i tumori con
precisione sub-millimetrica grazie
a robot mobili e sistemi di visione
digitali. “Le cure vengono sommini-
strate a pazienti esterni e sono in-
dolori; i tessuti circostanti ricevono
una quantità inferiore di radiazioni,
evitando l’operazione chirurgica - ci
spiega Alexander Muacevic, pro-
fessore all’European CyberKnife
Center, che ha già effettuato con
successo 6.000 di questi interventi
-. Solitamente il paziente può ripren-
dere le normali attività subito dopo
la cura”. È sempre più difficile curare
un paziente con la radioterapia in
modo corretto e preciso, perché il
numero di strutture riconosciute e
trattate aumenta e la loro compo-
sizione è sempre più fine. Con il
sistema di posizionamento di Buck
Engineering & Consulting (BEC)
GmbH, i pazienti possono essere
posizionati in maniera flessibile per
essere allineati e irraggiati con pre-
cisione. “L’efficienza economica del-
la fonte di radiazione aumenta, con
benefici per gli addetti dei centri di
radioterapia e i produttori di queste
apparecchiature”, spiega il direttore
generale Matthias Buck.
@lurossi_71
Il robot a due bracci Yumi ABB apre nuovi potenziali di collaborazione uomo-robot per piccole parti di assemblaggio. Una applicazione biomedicale di un robot
Yaskawa Motoman.