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MAGGIO
2016
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Secondo l’International Federation of
Robotics (IFR), il mercato della roboti-
cadi servizioprofessionale continuerà
a crescere a ritmi sostenuti nei prossi-
mi anni. Entro il 2018 si prevede che
verranno venduti 150.000 esemplari
con un fatturato di circa 20 miliardi
di dollari. Nel 2015 il tasso di crescita
del comparto è stato dell’11,5%. Le
applicazioni più importanti in ambito
civile riguardano l’agricoltura, la logi-
stica e lamedicina. Secondo HenrikA.
Schunk, amministratore delegato di
Schunk “la robotica di servizio è nel
pieno della fase di implementazione
e ha il potenziale per spingere la Ri-
voluzione industriale fino a traguardi
incredibili”.
I robot si fanno carico di mansioni
ripetitive o pesanti, tutelando la sa-
lute e la qualità della vita. Si tratta di
un’evoluzione tecnologica: “I confini
fra robot industriali e robot di servizio
sono sempre più sfumati”, è l’analisi
diWilfried Eberhardt, Chief Marketing
Officer di Kuka AG. I robot intelligen-
ti sono destinati a diventare parte
integrante della fabbrica del futuro.
“Stiamo assistendo a una transizione
tecnologica che apre nuove possibilità
applicative”, aggiunge Eberhardt. Da
LBR iiwa di Kuka a YuMi di ABB Ro-
botics, fino ai robot di servizio di PAL
Robotics e Rethink Robotics, i tradizio-
nali costruttori di robot industriali, le
aziende di robotica di servizio e nuovi
protagonisti del settore forniscono
oggi soluzioni commerciabili per l’in-
terazione fra uomini e macchine.
Al centro dell’Industria 4.0
È ormai cominciata la quarta rivo-
luzione industriale, con un mondo
produttivo collegato in rete e in gra-
do di rispondere in modo flessibile
e completamente automatico all’e-
voluzione della domanda. In questo
contesto sono indispensabili robot
mobili capaci di collaborare con gli
addetti. L’Industria 4.0 e le relati-
ve applicazioni rappresentano una
grande opportunità per riaffermare il
ruolo di leader e pioniere tecnologi-
co dell’Europa. Una pietra miliare in
tal senso è la collaborazione uomo-
robot che migliora l’ergonomia dei
luoghi di lavoro e le condizioni di
lavoro in generale. Il ricorso alla
robotica di servizio può inoltre con-
tribuire a vincere le sfide dettate
dall’invecchiamento della società.
I robot di servizio intelligenti sono
diventati parte integrante della vita
quotidiana. Svolgono mansioni
complesse che in passato non
erano automatizzabili, con gran-
de precisione e qualità. Possono
essere programmati e sono in
grado di apprendere. Posso-
no pertanto essere impie-
gati in progetti diversi,
aumentando la pro-
duttività. Grazie alla
visione stereoscopica
e ai sensori 3D, i ro-
bot possono leggere
l’ambiente circostante,
rendendo inutili le comples-
se e ingombranti barriere di si-
curezza. Integrati nell’ambiente
tramite sensori e attuatori, i robot
diventano sistemi cyber-fisici (CPS)
sempre più collegati fra loro e con
Internet. In futuro l’Internet ofThings
(IoT) collegherà tutti i dispositivi e i
robot di una catena di produzione
automatizzata indipendentemente
dalla loro collocazione fisica.
L’Italia scommette sulla robotica
L’Italia vanta una solida posizione come secondo mercato europeo per la robotica. Nel 2014
sono stati installati oltre 6.200 robot industriali, con un incremento del 32% rispetto all’anno
precedente, posizionando il Paese al settimo posto della classifica mondiale per installazioni
di robot. Nel periodo dal 2010 al 2014 la crescita annua media è stata dell’8%. Nel 2014
l’Italia era al sesto posto per numero di robot industriali, con una popolazione di 59.800 unità.
Il tasso di robotizzazione in Italia è elevato anche in rapporto alle dimensioni dell’industria
manifatturiera: sono 155 i robot presenti ogni 10.000 addetti nel settore industriale. Con
questa densità, l’Italia si colloca fra le prime dieci nazioni al mondo. Con previsioni di tassi
di crescita annui delle installazioni di robot fra il 5% e il 10% fino al 2018, l’Italia manterrà
la propria posizione di grande utilizzatore di robot. L’industria automobilistica italiana ha
investito molto nella modernizzazione delle proprie fabbriche. Questa azione ha prodotto
un notevole incremento delle installazioni di robot nelle fabbriche di auto, oltre che nei siti
produttivi dei fornitori di componenti. Questi clienti hanno acquistato circa 1.900 unità,
con un incremento del 126% rispetto al 2013 e una quota del 31% sulle forniture totali
nel 2014. Le vendite di robot nell’industria generica (cioè tutti i settori tranne l’auto) sono
aumentate del 20% fra il 2013 e il 2014. Anche l’industria di alimenti e bevande è diventata
un’acquirente importante di robot industriali negli ultimi anni in Italia.
Il robot impugna una ruota in alluminio
e la porta nella posizione corretta durante
l’ispezione, completamente automatica e in linea,
a raggi X.