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progettare

398

MAGGIO

2016

33

Secondo l’International Federation of

Robotics (IFR), il mercato della roboti-

cadi servizioprofessionale continuerà

a crescere a ritmi sostenuti nei prossi-

mi anni. Entro il 2018 si prevede che

verranno venduti 150.000 esemplari

con un fatturato di circa 20 miliardi

di dollari. Nel 2015 il tasso di crescita

del comparto è stato dell’11,5%. Le

applicazioni più importanti in ambito

civile riguardano l’agricoltura, la logi-

stica e lamedicina. Secondo HenrikA.

Schunk, amministratore delegato di

Schunk “la robotica di servizio è nel

pieno della fase di implementazione

e ha il potenziale per spingere la Ri-

voluzione industriale fino a traguardi

incredibili”.

I robot si fanno carico di mansioni

ripetitive o pesanti, tutelando la sa-

lute e la qualità della vita. Si tratta di

un’evoluzione tecnologica: “I confini

fra robot industriali e robot di servizio

sono sempre più sfumati”, è l’analisi

diWilfried Eberhardt, Chief Marketing

Officer di Kuka AG. I robot intelligen-

ti sono destinati a diventare parte

integrante della fabbrica del futuro.

“Stiamo assistendo a una transizione

tecnologica che apre nuove possibilità

applicative”, aggiunge Eberhardt. Da

LBR iiwa di Kuka a YuMi di ABB Ro-

botics, fino ai robot di servizio di PAL

Robotics e Rethink Robotics, i tradizio-

nali costruttori di robot industriali, le

aziende di robotica di servizio e nuovi

protagonisti del settore forniscono

oggi soluzioni commerciabili per l’in-

terazione fra uomini e macchine.

Al centro dell’Industria 4.0

È ormai cominciata la quarta rivo-

luzione industriale, con un mondo

produttivo collegato in rete e in gra-

do di rispondere in modo flessibile

e completamente automatico all’e-

voluzione della domanda. In questo

contesto sono indispensabili robot

mobili capaci di collaborare con gli

addetti. L’Industria 4.0 e le relati-

ve applicazioni rappresentano una

grande opportunità per riaffermare il

ruolo di leader e pioniere tecnologi-

co dell’Europa. Una pietra miliare in

tal senso è la collaborazione uomo-

robot che migliora l’ergonomia dei

luoghi di lavoro e le condizioni di

lavoro in generale. Il ricorso alla

robotica di servizio può inoltre con-

tribuire a vincere le sfide dettate

dall’invecchiamento della società.

I robot di servizio intelligenti sono

diventati parte integrante della vita

quotidiana. Svolgono mansioni

complesse che in passato non

erano automatizzabili, con gran-

de precisione e qualità. Possono

essere programmati e sono in

grado di apprendere. Posso-

no pertanto essere impie-

gati in progetti diversi,

aumentando la pro-

duttività. Grazie alla

visione stereoscopica

e ai sensori 3D, i ro-

bot possono leggere

l’ambiente circostante,

rendendo inutili le comples-

se e ingombranti barriere di si-

curezza. Integrati nell’ambiente

tramite sensori e attuatori, i robot

diventano sistemi cyber-fisici (CPS)

sempre più collegati fra loro e con

Internet. In futuro l’Internet ofThings

(IoT) collegherà tutti i dispositivi e i

robot di una catena di produzione

automatizzata indipendentemente

dalla loro collocazione fisica.

L’Italia scommette sulla robotica

L’Italia vanta una solida posizione come secondo mercato europeo per la robotica. Nel 2014

sono stati installati oltre 6.200 robot industriali, con un incremento del 32% rispetto all’anno

precedente, posizionando il Paese al settimo posto della classifica mondiale per installazioni

di robot. Nel periodo dal 2010 al 2014 la crescita annua media è stata dell’8%. Nel 2014

l’Italia era al sesto posto per numero di robot industriali, con una popolazione di 59.800 unità.

Il tasso di robotizzazione in Italia è elevato anche in rapporto alle dimensioni dell’industria

manifatturiera: sono 155 i robot presenti ogni 10.000 addetti nel settore industriale. Con

questa densità, l’Italia si colloca fra le prime dieci nazioni al mondo. Con previsioni di tassi

di crescita annui delle installazioni di robot fra il 5% e il 10% fino al 2018, l’Italia manterrà

la propria posizione di grande utilizzatore di robot. L’industria automobilistica italiana ha

investito molto nella modernizzazione delle proprie fabbriche. Questa azione ha prodotto

un notevole incremento delle installazioni di robot nelle fabbriche di auto, oltre che nei siti

produttivi dei fornitori di componenti. Questi clienti hanno acquistato circa 1.900 unità,

con un incremento del 126% rispetto al 2013 e una quota del 31% sulle forniture totali

nel 2014. Le vendite di robot nell’industria generica (cioè tutti i settori tranne l’auto) sono

aumentate del 20% fra il 2013 e il 2014. Anche l’industria di alimenti e bevande è diventata

un’acquirente importante di robot industriali negli ultimi anni in Italia.

Il robot impugna una ruota in alluminio

e la porta nella posizione corretta durante

l’ispezione, completamente automatica e in linea,

a raggi X.