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progettare

397

APRILE

2016

INCHIESTA

Le imprese titolari di diritti di pro-

prietà intellettuale (DPI), rispetto alle

altre aziende che non ne sono titolari,

fanno registraremediamente un livel-

lo di ricavi per dipendente superiore

del 29%, un numero di dipendenti

sei volte più elevato e retribuzioni

maggiori fino al 20%. Sono i princi-

pali risultati emersi da uno studio,

condotto dall’Ufficio per l’Armoniz-

zazione nel Mercato Interno (Uami)

tramite l’Osservatorio europeo sulle

violazioni dei diritti di proprietà in-

tellettuale. L’analisi si basa sui dati

più elevata, che dimostra l’importanza

legata all’uso dei diritti di proprietà

intellettuale. Un altro dato è che il 40%

dell’attività economica complessiva

nell’UE (circa 4.700 miliardi di euro

all’anno) è generato dalle industrie

ad alta intensità di diritti di proprietà

intellettuale e circa il 35%dell’occupa-

zione complessiva dell’UE (77 milioni

di posti di lavoro) deriva direttamente

o indirettamente da industrie con un

utilizzo dei DPI superiore alla me-

dia. António Campinos, presidente

dell’Ufficio per l’Armonizzazione nel

Unstudiodimostrache le

società (PMI) titolari di diritti di

proprietà intellettualesuperano

laconcorrenza in termini di

prestazioni economiche. Sono

i principali risultati emersi da

unostudiocondottodall’Ufficio

per l’Armonizzazionenel

Mercato Interno (Uami), tramite

l’Osservatorioeuropeo

FRANCO ASTORE

Proprietà

intellettuale:

dimostra che…

lo studio

pubblici ufficiali di oltre 2,3 milioni

di aziende europee, e prende in con-

siderazione imprese che utilizzano

brevetti, marchi, disegni e modelli a

livello nazionale ed europeo. Uno dei

risultati chiave di questa ricerca è che

solo una modesta parte di piccole e

medie imprese in Europa possiede

brevetti, marchi, disegni e modelli.

Lo studio dimostra che le PMI che si

avvalgono dei diritti di proprietà intel-

lettuale registrano circa il 32% in più

di ricavi per dipendente: una perfor-

mance economica significativamente