Mercato Interno (Uami), ci indica:
“Le PMI sono il cardine dell’econo-
mia dell’UE e il nostro studio mostra
che i diritti di proprietà intellettuale
costituiscono per loro un’importante
risorsa economica. Con la creazione
delle banche dati on-line, gratuite e
globali, su marchi, disegni e modelli
(TMview e DesignView) l’Uami ha già
consentito a milioni di aziende e sin-
goli individui di effettuare ricerche in
materia di DPI. Dallo studio emerge,
tuttavia, che dobbiamo fare di più
per promuovere i vantaggi economici
della proprietà intellettuale tra le PMI,
poiché ne possono trarre i maggiori
benefici”.
L’importanza dei diritti di proprietà
Negli ultimi anni è emersa sempre più
chiaramente l’importanza dei diritti
di proprietà intellettuale (DPI) per la
società e per le economie europee. Lo
studio sul contributo dato all’UE dai
settori ampiamente basati sui diritti di
proprietà intellettuale (DPI), realizzato
nel 2013 in collaborazione con l’Uf-
ficio europeo dei brevetti (UEB), ha
evidenziato l’importanza di tali settori,
dimostrando che essi contribuiscono
direttamente o indirettamente al 35%
dei posti di lavoro, a quasi il 39 %
del PIL e al 90 % del commercio e-
stero. L’Uami, tramite l’Osservatorio
europeo sulle violazioni dei diritti di
proprietà intellettuale, ha ora svolto
uno studio di follow-up che esamina
con maggiore profondità l’impatto di
questi diritti a livello aziendale o di
impresa. Questo studio, basato su dati
finanziari pubblici ufficiali di oltre 2,3
milioni di aziende dell’UE, riguarda a-
ziende titolari di brevetti, marchi, dise-
gni emodelli sia a livello nazionale che
a livello Europeo. Esso dimostra che,
rispetto alle piccole aziende, quelle
grandi hanno una probabilità quattro
volte superiore di detenere diritti di PI
- il 40% delle grandi aziende, contro il
9%delle PMI, ha registrato dei diritti - e
che la performance delle imprese che
detengono diritti di PI è migliore di
quella delle altre imprese. Si tratta di
un dato particolarmente significativo
per le 1,8 milioni di PMI che hanno
registrato DPI, dal momento che rap-
presentano una parte così importante
dell’economia dell’UE. I risultati dello
studio dimostrano che le imprese che
detengono DPI generano un rappor-
to ricavi per dipendente più elevato
rispetto alle altre imprese, hanno un
maggior numero di dipendenti e li re-
tribuiscono meglio. Tale correlazione
è particolarmente evidente nel caso
delle PMI. Sottolineando il circolo vir-
tuoso che si innesca fra la PI e la per-
formance economica, a nostro parere
questi dati trasmettono unmessaggio
molto importante per le imprese e i
responsabili politici europei. Sebbene
non debba essere interpretato come
un nesso causale fra titolarità dei di-
ritti della proprietà intellettuale e
maggiori ricavi per dipen-
dente, ciò indica tut-
tavia la presenza
di un rapporto
tra questi due
aspetti.
Alcuni confronti
Rispetto alle aziende che non deten-
gono DPI, quelle che li detengono
tendono ad avere dimensioni mag-
giori, misurate in base al numero
di dipendenti (in media 547 contro
94 dipendenti). Per questo motivo i
metodi di misura della performance
economica quali i ricavi, i profitti o
le retribuzioni sono espressi per di-
pendente. Pertanto, le aziende titolari
di DPI registrano in media un 29% in
più di fatturato per dipendente rispet-
to alle aziende che non li usano. È
questo forse uno dei risultati centrali
dello studio. In termini di singoli DPI,
l’aumento medio della performance
economica registrata dalle aziende