ografici: Apac (Asia-Pacifico) 30
miliardi USD, Nafta (North America
Free Trade Agreement) 16,5 miliar-
di USD, Latam (America Latina) 3,3
miliardi USD ed Emea (Europa, Me-
dio Oriente e Africa) 22,8 miliardi
USD. Le previsioni per i prossimi
dieci anni sono di una crescita, di
tutto il settore mondiale dei faste-
ner, che mediamente si aggirerà
intorno al +6,3%.
Naturalmente la crescita si differen-
zierà nei vari comparti geografici:
sarà maggiore per le zone asiatiche
e più contenuta nella zona ameri-
cana. Nel 2023, quindi, secondo
l’analisi riportata da Enio Fontana,
la domanda mondiale di fastener si
dovrebbe attestare intorno ai 140
miliardi di USD. “Il futuro del setto-
re dei fastener è quindi roseo - dice
Enio Fontana a conclusione del suo
intervento -. Il mercato mondiale
continua a crescere anche se ad un
tasso lievemente inferiore rispetto
al passato”.
Il settore italiano dei fastener è
composto da circa 230 aziende di
grandi, medie e piccole dimensioni,
tutte altamente specializzate, che
danno lavoro a oltre 7.500 addet-
ti, con un fatturato globale annuo
che si aggira intorno 2.300 milioni
di euro.
Questo ottimismo per il futuro è
condiviso, sicuramente per l’a-
spetto finanziario, da Ennio Doris,
presidente di Banca Mediolanum.
“Se osserviamo l’andamento del
PIL mondiale - rileva Ennio Doris -
vediamo che cresce costantemente
nel tempo, quando più (dal 4,5 al
5%) quando meno (dal 3 al 3,9%).
Gli anni negativi sono rarissimi”.
Indubbiamente lo stato di salute
del settore dei fastener è forte-
mente legato all’andamento del
settore automotive, che come ha
evidenziato Peter Weiss, respon-
sabile gestione del gruppo FCA,
sta subendo particolari mutazioni
nel concetto e nella funzionalità
del prodotto, dettate dai sempre
più pressanti vincoli imposti dalla
tutela dell’ambiente.
Paolo Pozzi, amministratore de-
legato del Gruppo Agrati e presi-
dente del gruppo automotive Eifi
(European istitute of fastener in-
dustry), sostiene che: “FCA, per
noi si tratta del quarto maggiore
cliente e il 2015 è in effetti un anno
interessante con volumi globali
FCA in crescita del 40%. In parte
per l’acquisizione di nuovi contrat-
ti, in parte per l’ampliamento dei
volumi legati ai modelli esistenti.
Nell’inchiesta flash che facciamo
ogni anno nella nostra associazio-
ne europea non c’era mai stato un
indice di fiducia così alto come lo
scorso giugno. Il clima complessi-
vo è buono, anche se ora dobbiamo
valutare l’impatto della frenata in
Cina: da qualche settimana noi lo
sentiamo e la sensazione è che i
Sergio Pirovano presidente Upiveb (Unione produttori italiani
viteria e bulloneria) e presidente di F.lli Pirovano.
Al centro Enio Fontana, amministratore delegato di Fontana Luigi.
progettare
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novembre
/
dicembre
2015
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Ennio Doris,
presidente
di Banca
Mediolanum.