progettare
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novembre
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dicembre
2015
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Brembo.
Da 50 anni Brembo produce freni a disco. Brembo immagina un freno dis-
sipativo, ad azionamento elettrico, che viene gestito da un sistema di controllo elettronico
e che sa quanto sta frenando il motore rigenerativo. L’introduzione delle prime vetture
ibride ed elettriche ha portato all’esplorazione del concetto di recupero energetico. Potendo
disporre sia di un motore elettrico sia di batterie addizionali, ai freni convenzionali si è
aggiunto un nuovo modo di frenare, ossia rigenerativo, che non è sufficiente ad assicurare
una frenata pronta ed efficace. Ecco che la coesistenza dei sistemi frenanti dissipativo e
rigenerativo, comporta problemi di bilanciamento. Brembo ha immaginato un freno dis-
sipativo gestito da un sistema di controllo elettrico coordinato con il funzionamento del
motore rigenerativo. Per integrare nei suoi freni anche una componente micro elettronica,
Brembo sta lavorando a contatto con STMicroelectronics che tra Agrate e Catania detiene
una presenza nella microelettronica di potenza e nei sensori avanzati come i Mems.
Bio-on.
Nasce a Bologna nel 2007 per operare nel settore delle moderne biotecnolo-
gie applicate ai materiali di uso comune con lo scopo di dare vita a prodotti e soluzioni
completamente naturali, ottenuti da fonti rinnovabili o scarti della lavorazione agricola.
Ha sviluppato l’innovativa bio-plastica Minerv-PHAs, il primo e unico biopolimero al
mondo totalmente biodegradabile in acqua, ottenuto da sottoprodotti della lavorazione
delle barbabietole, che ha vinto l’edizione 2014 di Europa-Bio’s Most Innovative European
Biotech SME Award. Si tratta di un prodotto che nasce dalla trasformazione dei residui di
produzione dello zucchero attraverso un processo produttivo naturale e senza uso di solventi
chimici organici. In 10 giorni, nella normale acqua di fiume o di mare, Minerv-PHAs, si
dissolve senza residui. La bio-plastica PHAs ha elevata resistenza termica e meccanica ed è
lavorabile con le normali tecnologie produttive delle plastiche derivate dal petrolio. Quindi
è possibile realizzare un’infinita gamma di oggetti in tutti i settori dove oggi si utilizza la
plastica tradizionale. Il target di riferimento di PHAs e delle relative applicazioni strategiche (packaging generico, packaging alimentare, design,
abbigliamento, automotive) è quello del mondo agro-alimentare (produzione e distribuzione) e del settore del design e dell’abbigliamento.
Coelux.
E’start-up tecnologica fondata da Paolo Di Trapani dell’Università dell’Insubria,
ha sede a Lomazzo all’interno del Parco Scientifico Tecnologico ComoNext. La società ha
messo a punto una innovativa tecnologia della luce, che sta trasformando il modo di
pensare la luce artificiale, in quanto ricrea la luce solare attraverso un lucernario che
può ingannare sia il cervello umano, sia le telecamere. Il lucernario filtra una fonte di
luce attraverso uno strato di nano-particelle che imitano l’atmosfera terrestre, per quanto
concerne la trasparenza e il colore. Attualmente è disponibile in tre configurazioni che
imitano la luce del sole in diversi punti del globo, tra cui ambienti tropicali, mediterranei
e nordici. Il lucernario è adatto a qualsiasi tipo di applicazione nell’architettura indoor,
inclusi ambienti estremi come laboratori scientifici, parcheggi sotterranei e persino ospedali.
Il progetto di CoeLux è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del 7° programma
quadro di ricerca e sviluppo. La validità dei risultati è stata confermata dalla Commissione
Europea che lo ha selezionato tra i dodici progetti tecnologicamente più innovativi in Europa. CoeLux si è aggiudicata il primo premio di Lux
Awards 2014, nella categoria Light Source Innovation of the Year, ed è stata selezionata tra i primi tre candidati al premio ‘Sorgente di luce
Innovazione’ per il 2014, indetto da Lux Review, Londra.