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progettare 388

APRILE

2015

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bocchi. Un’opzione per ottenere tale

risultato e preservare al contempo

un’elevata sicurezza di funzionamen-

to, è l’impiego di un dispositivo di

rilubrificazione. I dispositivi di rilu-

brificazione della serie FAG Concept

di Schaeffler sono dispositivi per la

rilubrificazione con grasso destinati

ai casi applicativi più svariati. Il nuovo

dispositivo Concept 1-2 è ideale per

la rilubrificazione dei cuscinetti ad

alta velocità per mandrini. In questo

caso è particolarmente importante

impostare dosaggi minimi, che non

disturbino la distribuzione del grasso

nel cuscinetto. Il Concept 1-2 richiede

per ciascun ciclo di distribuzione una

quantità di rilubrificazione di soli

0,08 cm³. L’unità è inoltre facilmente

applicabile al mandrino e di semplice

programmazione. Una quantità di

grasso pari a 250 cm³ è sufficiente

per uno o due cuscinetti per un lungo

periodo di tempo.

Precisioni di posizionamento elevate

Per un’assoluta precisione di posizio-

namento in caso di elevate velocità di

avanzamento in assi longitudinali di

macchine utensili, il Gruppo Schaef-

fler dispone di un’ampia gamma di

cuscinetti assiali a sfere a contatto

obliquo per viti a ricircolo di sfe-

re. Le condizioni di funzionamento

dinamiche delle viti a ricircolo di

sfere richiedono l’impiego di unità

di supporto precise, con capacità

di carico assiale e radiale, rigide e

ad attrito ridotto. Per tale impiego

sono risultati idonei i cuscinetti INA

Zkln e Zklf di Schaeffler, a sfere a

contatto obliquo a due corone, pronti

per il montaggio, che non richiedo-

no alcuna manutenzione o solo una

manutenzione minima. Tali cusci-

netti di qualità X-life disponibili dal

quest’anno. Le superfici di contatto

ottimizzate fra il corpo volvente e la

pista di rotolamento forniscono un

attrito più contenuto nel cuscinetto

sono progettati specificamente per il

funzionamento ai regimi più elevati.

La riduzione di attrito determina una

minore sollecitazione del lubrifican-

te e di conseguenza una maggiore

durata in esercizio del cuscinetto

ingrassato. Al contempo tali cuscinet-

ti presentano un’elevata resistenza,

soprattutto in caso di sollecitazione

combinata assiale e radiale, come ad

esempio nelle operazioni di fresatura.

Indipendentemente dalle misure po-

ste in atto al fine di incrementare la

durata in esercizio del grasso, gene-

ralmente la durata di esercizio di un

cuscinetto scende all’aumentare del

regime di rotazione. Per i mandrini

sono richieste, di norma, durate di

esercizio di tre anni, il che, per il fun-

zionamento a tre turni, corrisponde

a circa 20.000 ore operative. Tale

durata può essere raggiunta, in ma-

niera certa, con mandrini ingrassati,

purché i regimi di rotazionemedi non

siano troppo elevati. Se il mandrino

viene fatto funzionare con parametri

di regime molto elevati o se una

durata di esercizio di 20.000 ore ope-

rative non è sufficiente, il lubrificante

presente nel cuscinetto deve essere

regolarmente integrato con dei rab-

Il giusto materiale e un corretto ingrassaggio permettono una durata elevata dei cuscinetti volventi.

Il risultato sono durate di esercizio

notevolmente più elevate rispetto a

quelle dei cuscinetti aperti. Un’altra

soluzione è l’impiego di materiali di

valore più elevato. L’utilizzo di sfere

in ceramica in luogo delle sfere in

acciaio determina un accoppiamento

tribologico più favorevole nel contat-

to volvente. Ciò consente l’abbassa-

mento della temperatura di esercizio.

Viene consumatomeno olio base e la

durata utile del cuscinetto ingrassato

aumenta notevolmente. È possibile

raggiungere durate utili ancor mag-

giori accoppiando i corpi volventi

in ceramica con anelli in acciaio a

elevate prestazioni Cronidur.

Ridurre la temperatura d’esercizio

Un ulteriore incremento della durata

di esercizio del grasso può essere

ottenuto riducendo le temperature di

esercizio. I cuscinetti ad elevate pre-

stazioni RS presentano una struttura

interna ottimizzata per l’attrito. La

cinematica più favorevole consente

dunque loro un funzionamento con

precarico minore rispetto ai cusci-

netti per mandrini a sfere grandi. Il

risultato è un attrito inferiore, a livello

dei cuscinetti a sfere piccole, i quali