MACCHINE PER IL MOVIMENTO TERRA
DOSSIER
progettare 388
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APRILE
2015
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dovrebbe attestarsi su un numero di
trattrici vendute sul suo territorio di circa
620mila unità,mentre laCina, dovrebbe
far registrare l’immatricolazione di circa
500 mila unità.
L’Europa occidentale dovrebbe raggiun-
gere circa 160.000 immatricolazioni, gli
Stati Uniti una cifra intorno alle 100 mila
unità, la Turchia 57.000 mila unità, la
Russia 24.500 unità.
Il dato numerico delle vendite non cor-
risponde al valore economico assoluto,
infatti le trattrici vendute nei mercati
occidentali hanno potenze motoristiche
e livelli tecnologici più alti in confronto
alle nazioni emergenti e quindi hanno
un peso specifico maggiore in termini
appunto di valore.
Le macchine agricole vendute nel vec-
chiocontinente rappresentanounvalore
di circa 26 miliardi di euro (8 miliardi
relativi alle sole trattrici), quelle vendute
negli USA rappresentano un valore di
21 miliardi (7 miliardi le trattrici), quelle
vendute in Cina hanno un valore di circa
14 miliardi (9 miliardi le trattrici).
Per il 2015 sono disponibili le prime pre-
visioni per alcuni Paesi: laCinadovrebbe
confermarsi sugli attuali livelli di merca-
to, mentre l’Europa dovrebbe segnare
una flessione intorno al 7%, dovuta so-
prattutto a un calo dei mercati trainanti
di Francia, Germania e Gran Bretagna,
considerato prevedibile a fronte dei forti
incrementi degli ultimi anni.
Crolla la domanda interna
Ma torniamoal nostroPaese. Tragenna-
io e ottobre in Italia sono stati registrati
poco più di 16mila nuovi trattori, con
un calo su base annua dell’1,7 per cen-
to. Per le mietitrebbiatrici, con solo 314
unità immatricolate, si parla di un crollo
del 25%. Le macchine semoventi sono
diminuite del 2,5%.
Un sostanzioso calo delle vendite che
continua da un decennio. Nel 2004 il
mercato italiano assorbiva circa 33.000
trattori, nel 2014 chiuderà sulle 18.700
unità: nuovo record negativo dal Dopo-
guerra a oggi. Nel 1980 furono immatri-
colati quasi 65mila mezzi.
Il valore della produzione quest’anno
dovrebbesuperare i 7,8miliardi.Afronte
del risultato positivo, tra il 2 e il 3%, di
alcune tipologie di macchine (mietitreb-
biatrici e semoventi), per i trattori si
evidenzia un calo del 3,4%. Ragione per
cui la crescita produttiva nel totale sarà
dovuta principalmente al traino delle
vendite dell’export, con un fatturato che
supererà i 4 miliardi.
“Il crollo della domanda interna - ha
commentato il presidente di FederUna-
coma, Massimo Goldoni Goldoni - è do-
vuto soprattutto a un’agricoltura italiana
che ha superfici medie aziendali molto
contenute, e dimensioni economiche
ancora più ridotte. Questo, considerato
che il 61% delle imprese agricole, pari a
poco meno di un milione, ha un valore
standard inferiore a 8.000 euro l’anno,
evidenziando un’estrema difficoltà a so-
pravvivereinassenzadiredditiintegrativi
extra-aziendali e, a maggior ragione, a
investire per l’acquisto di macchinari”.
È da questo dato strutturale che bisogna
partire. “Mai come in questomomento -
ha affermato Goldoni - è necessario che
si mettano in campo strategie d’emer-
genza specifiche per l’agricoltura, in par-
ticolarediquellechepuntanoasostenere
lamultifunzionalità delle aziende, quindi
l’ampliamentodelleopportunitàdireddi-
to, soprattutto per la manutenzione del
territorio e la prevenzione del dissesto,
e quelle che puntano a finanziare, con
strategie di lungo periodo, filiere con
sbocchi di mercato, come quella delle
bioenergie”. Tra gli strumenti indicati, in
primo luogo ci sono i programmi di svi-
luppo ruraledellanuovaPoliticaagricola
comune 2014-2020, con finanziamenti
e linee di credito ad hoc per il settore.