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Nuovo presidente e CEO per SKF
La SKF ha annunciato che Tom Johnstone ha
deciso di dimettersi da presidente e CEO di SKF
a far data dal 1° gennaio 2015. Alrik Danielson,
che è stato presidente e CEO di Höganäs AB dal
2005, subentrerà a Tom Johnstone (in foto). Alrik
Danielson ha lavorato in SKF tra il 1987 e il 2005
e ha ricoperto una serie di incarichi dirigenziali
all’interno del Gruppo tra cui quello di presidente
dell’Industrial Division del Gruppo SKF e di membro
del Comitato esecutivo del Gruppo SKF.
Leif Östling, presidente del Consiglio di ammini-
strazione di SKF, commenta: “Sono molto lieto di
dare il bentornato a Alrik Danielson in SKF. La sua
esperienza maturata in diverse posizioni ricoperte
durante i 18 anni trascorsi in SKF e gli ultimi nove anni in qualità di CEO di Höganäs
AB fanno di lui un degno successore di Tom Johnstone”.
Leif Östling continua: “Desidero ringraziare calorosamente Tom Johnstone per gli enormi
risultati conseguiti nel corso dei quasi 38 anni in SKF e soprattutto durante il periodo
in cui è stato presidente e CEO. Sotto la guida di Tom la SKF si è trasformata in una
knowledge engineering company, ha aumentato in modo proficuo le proprie vendite
passando dai 41 miliardi di corone svedesi del 2003 ai 63 miliardi di corone svedesi
dello scorso anno e ha prodotto un ritorno totale per gli azionisti superiore al 400%”.
Alrik Danielson afferma: “Sono orgoglioso e felice di ritornare in SKF e di diventarne
presidente e CEO in gennaio. Confido di continuare a lavorare sullo sviluppo positivo
del Gruppo dell’ultimo decennio”.
Tom Johnstone, presidente e CEO di SKF, commenta: “Lasciare la SKF dopo quasi 38
anni trascorsi nella società non sarà facile. Il momento è tuttavia quello giusto e la
decisione di ritirarmi è stata resa più semplice dalla scelta compiuta dal Consiglio di
amministrazione di nominare Alrik Danielson come mio successore.
IMQ per la sicurezza
dei prodotti
Lo scorso anno IMQ, operatore italiano nel settore delle certificazioni,
e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno lavorato fianco a fianco
per la sicurezza degli italiani. Nel corso dell’anno, i laboratori di IMQ
hanno eseguito oltre 200 interventi di ispezioni e prove di verifica su
migliaia di prodotti elettrici provenienti dall’estero che stavano per essere
immessi nel nostro mercato. Le verifiche condotte hanno riguardato un
campione rappresentativo di oltre 145.300 prodotti elettrici. Solo l’11%
è risultato conforme alle normative di sicurezza vigenti. Le indagini
condotte sul restante 89% (corrispondente a un totale di circa 129.000
pezzi) hanno invece ottenuto un esito negativo poiché i prodotti non
rispettavano i requisiti di sicurezza e qualità previsti dalle attuali direttive
europee. Di questi, al 20% circa è stato imposto l’immediato divieto di
commercializzazione, mentre per i restanti sono state richieste rigorose
azioni di conformazione. Tra le principali categorie di merci giudicate
da IMQ non conformi e dunque potenzialmente pericolose, ci sono
stati: alimentatori e caricabatterie per sigarette elettroniche, apparecchi
d’illuminazione sia con sorgenti tradizionali e sia a LED, lampadine
fluorescenti a basso consumo, lampade alogene e a LED, piccoli
elettrodomestici.
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