fluidotecnica
401
OTTOBRE
2016
15
(+7,3%). Anche il comparto oleoidrau-
lico ha confermato una situazione di
sostanziale stabilità per quanto riguar-
da il fatturato (-0,9%) sia pur con una
flessione degli ordini (-3,4%) dovuta
essenzialmente ad un calo dell’export
(-6,5%). In questo caso la nota posi-
tiva viene dalla crescita del mercato
nazionale (+5,0%) anche se in buona
parte questa crescita è stata assorbita
grazie ad un sostanziale incremento
delle importazioni (+9,4%). Alla luce
delle rilevazioni mensili che effettu-
iamo presso i nostri soci, sebbene
qualitative e non quantitative, è ipo-
tizzabile che questi risultati verranno
grosso modo confermati anche alla
fine dell’anno, attestando lo stato di
salute di un comparto che può guar-
dare al futuro con la fiducia di chi sa di
aver seminato bene, con investimenti
continui sull’innovazione tecnologica
e sulle competenze”.
La Commissione Attività produttive
della Camera ha presentato recen-
temente un Dossier su come l’Italia
si deve preparare per il paradigma
Industria 4.0. In autunno il Governo
dovrebbe attuare le prime misure.
Oltre a implementare la banda larga
quali altri interventi sarebbero indi-
spensabili?
“Sebbene con ritardo rispetto ad altri
Paesi europei, in primis la Germania,
anche l’Italia sta avviando una serie di
progetti che permetteranno un’evolu-
zione del comparto manifatturiero in
ottica di Industria 4.0. Credo che la
collaborazione con Confindustria e
con diverse entità che rappresentano
i settori industriali anche in ambito
associativo (es. Federmacchine), abbia
permesso al Governo di individua-
re correttamente i principali ambiti
di investimento, sia strutturale, che
gestionale. A livello strutturale è in-
dispensabile investire per rendere di-
sponibili le ‘tecnologie abilitanti’: dalla
banda larga, alle reti wireless di quinta
generazione, sino alle cosiddette ‘reti
elettriche intelligenti’ e ai Digital In-
novation Hubs. Altro aspetto è quello
gestionale, che riguarda la formazione
e la gestione delle azioni di sistema.
Concordo con quanto espresso nel
documento della Commissione sulla
necessità di avere una governance che
operi a livello di sistema Paese; una
realtà indispensabile per coordinare
l’innovazione, favorendo la ricerca sia
pubblica che privata. Tra gli strumenti
che potrebbero favorire investimenti
da parte delle aziende vi sono sia
agevolazioni fiscali, dal credito d’im-
posta per progetti di digitalizzazione
delle imprese, alla proroga del regi-
me di favore per le start-up e le PMI
che investono su progetti innovativi,
sino all’applicazione di un regime di
ammortamento specifico per tutti i
beni materiali che possano essere
ricondotti all’Industria 4.0, da affian-
care al superammortamento del 300%
cheagevolerebbe l’ammodernamento
dei parchi macchine e l’introduzione
delle tecnologie più innovative. Sono
comunque convinto chenessunodegli
investimenti sopracitati possa essere
veramente efficace se in parallelo non
vengono effettuate azioni che favo-
riscano la formazione di una cultura
4.0 a tutti i livelli, dagli imprenditori
ai manager sino alla forza lavoro.
L’Industria 4.0 rappresenta un nuovo
paradigma di business che coinvolge
prodotti, processi, tecnologie e tutta
l’organizzazione aziendale”.
E le aziende, come si stanno struttu-
rando per rispondere alle necessità
della digitalizzazione?
“Prima di tutto va detto che in Italia ci
sono diverse aziende dove l’Industria
4.0 è già una realtà. Anche solo l’inte-
resse suscitato da questa tematica sta
portando indubbiamente ad una cre-
scita culturale che parte da un’analisi
delle proprie performance e delle pos-
sibilità di miglioramento date dall’ap-
plicazione delle tecnologie abilitanti di
cui tanto si parla: la gestione in cluod
dei Big Data rilevati dalle macchine o
le soluzioni IoT non sono più preroga-
tiva di pochi imprenditori avveniristi
Industria 4.0 rappresenta un nuovo paradigma di business che coinvolge prodotti, processi, tecnologie e l’organizzazione aziendale.