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portiamo avanti il progetto che era

il suo orgoglio: oggi vediamo infatti

il lavoro e la storia di nostro padre

ripagati da riconoscimenti interna-

zionali che ci rendono molto fieri

del cammino che stiamo facendo”.

Accumulatori a costruzione

speciale

La tappa strategica nei 40 anni di

EPE Italiana fu quindi certamente

l’acquisto della piccola officina Co-

prani. “Gli accumulatori di Coprani

presentavano già allora una partico-

lare costruzione che li distingueva

da tutti gli altri, in un mercato che

in quegli anni iniziava a guardare al

mondo nascente dell’oleodinamica -

analizza Linda Pollon -. Gli accumu-

latori sono infatti apparecchiature

costituite da un recipiente metallico

con all’interno una sacca in gomma:

tutti i costruttori uniscono questa

membrana a una valvola vulcaniz-

zandola, facendola diventare un

corpo unico. La nostra costruzione

suddivide le due parti, che pertanto

possono essere staccate, e sulla

stessa membrana possiamo inseri-

re svariati tipi di valvole coprendo

tutta la gamma della concorrenza,

piuttosto che utilizzare parti di ri-

cambio differenti”. La particolare

costruzione che EPE mantiene an-

cora oggi offre numerosi vantaggi,

sia logistici che economici: è infatti

possibile tenere a stock minor ma-

teriale, avendo una sola sacca che

viene assemblata al momento con

la valvola richiesta dagli utilizzatori

in base alle loro esigenze.

Lo stesso vantaggio lo hanno i clienti

manutentori, che a loro volta pos-

sono così ridurre stock e spese di

magazzino, oltre a ridurre i costi in

quanto all’occorrenza si sostituisce

solo l’uno o l’altro componente, e

non l’intero pezzo.

Ricerca polimerica e sviluppo

Se l’unicità costruttiva degli accu-

mulatori di EPE è un punto di forza

derivato dal metodo Coprani, negli

anni l’azienda ha sviluppato ulterior-

mente il prodotto, arrivando a rea-

lizzare le membrane in unico pezzo

senza punti di giuntura. “In quegli

anni si cominciavano a studiare le

mescole nellematerie plastiche - rac-

conta Sebastiano Pollon -. Lavoran-

do a stretto contatto con i fornitori

per ottenere un elastomero che si

adattasse alla produzione specifica

dei clienti, si giunse a un materiale

che univa elasticità e resistenza,

in grado di consentire la stampata

ma anche la durevolezza del pezzo,

fondamentale in quanto si tratta di

pezzi elastici che devono lavorare

per centinaia di migliaia di cicli”.

Questa oggi è un’altra essenziale ca-

ratteristica degli accumulatori dell’a-

zienda, che in questo modo realizza

anche le membrane di più grandi

dimensioni, fornendo accumulatori

in una gamma che va dalla capacità

di 0,2 litri fino ai 50 litri, differenzian-

dosi dai competitor che, soprattutto

per i recipienti più grandi, tagliano e

incollano la membrana in due o tre

pezzi, creando dei punti di giuntura

critici per la tenuta a lungo termine

degli accumulatori stessi.

Distribuzione globale

La speciale costruzione e la possibili-

tà di realizzare in unico pezzo anche

le membrane più grandi, decretano

ancora oggi il successo degli accu-

mulatori di EPE Italiana nei mercati

globali, dove negli anni l’azienda

si è largamente affermata. “Già ai

tempi di mio padre si cominciò a

costruire una rete solida di distri-

buzione all’estero - racconta Linda

Pollon -, dapprima appoggiandosi

alla rete europea di Eppensteiner,

quindi testando i mercati mondiali

con alcune fiere.

Taiwan e Cina sono oggi due Paesi

in cui siamo molto forti, sia perché

quando entrammo erano mercati in

Scenari

18

fluidotecnica

393

ottobre

2015

EPE Italiana realizza

accumulatori a sacca,

pistone e membrana.