padre seguiva le vendite, mentre
Bettiol la parte tecnica, studiando la
corretta soluzione quando un cliente
chiedeva un particolare prodotto”.
Già nel ’78 avviene però il passaggio
che segna il corso futuro e la fortuna
dell’azienda: i due soci decidono
di acquistare la piccola officina ar-
tigianale Coprani, che produceva
accumulatori caratterizzati da una
particolare costruzione della sacca in
un unico pezzo. “Quella fu la svolta:
da semplici distributori abbiamo co-
minciato ad essere anche costruttori
- continua l’ad -. Dall’essere in soli
due soci con un piccolo ufficio, con
il solo stock di ciò che serviva e
un tavolo da disegno che abbiamo
ancora oggi in azienda, si cominciò
ad avere altri dipendenti e a fornire
a Eppensteiner gli accumulatori che
costruivamo noi da rivendere sul
mercato tedesco”.
Indipendenza e seconda
generazione
In seguito al ritiro del socio Bettiol,
Natale Pollon acquista la sua quo-
ta di proprietà. Nel 2011, quando
Eppensteiner avvia una campagna
di vendita delle sue filiali estere,
coglie l’opportunità di rilevare anche
il restante 50%, affrancandosi dai
tedeschi. “Quando la tedesca Ep-
pensteiner venne acquisita da Bosch
Rexroth - spiega Linda Pollon -, EPE
Italiana era ormai già indipendente
e libera di muoversi sui mercati,
senza obblighi d’acquisto da alcun
fornitore in particolare”. Intanto, il
padre aveva già fatto entrare Linda
in azienda, inserendola nell’ufficio
commerciale.
A dicembre del 2008, con ormai
una decina d’anni di esperienza
all’interno, Linda Pollon compie il
meritato balzo: diventa il nuovo am-
ministratore delegato di EPE Italiana.
“Nostro padre infatti già da tempo,
anche per questioni di salute, aveva
deciso di dedicare più spazio alla sua
vita privata”, indica Linda. Il fratello
Sebastiano entra in EPE nel 2012 e
affianca la sorella.
Pochi mesi dopo il padre e fonda-
tore viene a mancare. “Non è stato
facile entrare in azienda senza poter
contare sull’insegnamento di nostro
padre – si inserisce Sebastiano -.
Linda è però cresciuta sotto la sua
attenta guida, e quando nostro pa-
dre è mancato era già in azienda da
molti anni. Da lui abbiamo ereditato
l’entusiasmo e la passione con cui
DallaRussiaaMarte
L’unicità degli accumulatori che EPE Italiana
produce, unitamente alla capacità di rispon-
dere in maniera flessibile alle richieste più
particolari e sfidanti, fa sì che l’azienda
venga sovente interpellata in grossi bandi
internazionali, al fianco di nomi ben più
grandi nel panorama globale. È il caso
del progetto commisionato da Thales per
la missione su Marte (in foto): l’azienda
sta studiando uno speciale serbatoio per
il modulo di atterraggio della navetta
che scenderà sul pianeta, con lo scopo di
aiutare a rallentare e rendere più morbido
l’atterraggio. Un prototipo è già stato
prodotto e testato, e si è ora in una fase
avanzata del progetto con la costruzione
di un secondo e di un terzo. Altro grande
progetto è poi il gasdotto Gazprom dalla
Cina alla Russia, dove l’azienda figura al
fianco di grandi nomi per fornire particolari
accumulatori a pistone, con capacità di
accumulo di 1.000 l su diametri di 5,2 m,
e in grado di soddisfare requisiti estremi
quale la temperatura ambientale di -65°C.
fluidotecnica
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ottobre
2015
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EPE Italiana nasce nel 1975 grazie al
fondatore Natale Pollon. L’azienda oggi
ha sede a Cologno Monzese, in provincia
di Milano.