fluidotecnica 388
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APRILE
2015
17
in settori strategici, dal packaging
al life science fino all’automotive,
per poter parlare la stessa lingua
del cliente e comprenderne i reali
bisogni”.
“SMC - ricorda Severgnini - ha i-
niziato da tempo un programma
di rinnovamento della gamma di
prodotti, partendo dal processo di
produzione e dalla scelta delle ma-
terie prime con l’obbiettivo di pro-
durre componenti sempre più green
e con una significativa riduzione dei
costi d’esercizio per gli utilizzatori,
sia per i consumi di aria compressa
sia per gli assorbimenti elettrici.
Allo stesso tempo, si sono ridotti
ulteriormente pesi e ingombri, a
parità di prestazioni e di dimensio-
ni di montaggio di gran parte dei
componenti pneumatici in gamma.
Anche sul fronte dell’integrazione si
è completata l’offerta di una nuova
linea di attuatori elettrici”.
“A oggi - dice Parodi - la nostra
azienda è certamente una Industry
Focused Company nell’accezione
più virtuosa della definizione, in
quanto ha introdotto e portato a
regime un’organizzazione con unità
operative raggruppate per setto-
re industriale. Abbiamo, in questo
modo, intrapreso il percorso di au-
mentare la capacità, la qualità e la
sensibilità di risposta alle esigenze
dei nostri interlocutori nelle aziende
produttrici di macchine e impianti
di automazione”.
Ritorno delle fabbriche?
Industria 4.0, innovazione, processi
efficienti e prodotti di qualità. Il
mercato richiede prodotti con un
livello qualitativo e funzionale di
alto livello e, magari, anche con un
bel design. È pensabile un ritorno
massiccio della produzione nel no-
stro Paese o in occidente? “Pneu-
max - afferma Carluccio - ha una
chiara e definita interpretazione del
concetto di competitività: genera-
re valore aggiunto e differenziare
la propria proposta, basando sul
controllo dell’intero processo di
progettazione e produzione. Que-
sto, indipendentemente dal con-
tenuto tecnologico del prodotto
in questione; inoltre, da sempre,
l’azienda ha un obiettivo impor-
tante, un obiettivo che dovrebbe
essere lo stesso per tutte le aziende
e per tutti gli imprenditori italiani.
Investire nel nostro know-how, nel
nostro prodotto, nel nostro vivere e
pensare l’azienda. In poche parole,
valorizzare il Made in Italy ovunque
nel mondo. Pneumax cerca di farlo
quotidianamente, rispondendo alle
esigenze del mercato mondiale con
tre approcci concreti: totale con-
trollo dell’intero processo; presta-
zioni elevate dei prodotti realizzati
e flessibilità tecnico applicativa;
servizio personalizzato pre e post
vendita; internazionalizzazione e
presenza del marchio, ovunque nel
mondo”.
“L’Italia - asserisce Severgnini - è
storicamente un grande Paese ma-
nifatturiero e dopo l’infatuazione
della delocalizzazione per tutti, è
ormai chiaro che certe produzioni
non possono essere trasferite così
facilmente. Assistiamo al fenome-
no del reshoring anche in Italia con
aziende che hanno riportato a casa
certe produzioni a causa di ecces-
sive difettosità e una progressiva ri-
duzione del gap sul costo del lavoro
con i Paesi dove si è delocalizzato.
L’alternativa per poter mantenere le
produzioni in Italia c’è e si chiama
automazione di fabbrica flessibile
e rappresenta un’ottima opportu-
nità per tante aziende italiane pro-
duttrici di macchine speciali che
hanno fatto della personalizzazione
della loro offerta un’arma vincente
per competere con successo con i
concorrenti tedeschi e asiatici nel
I PROTAGONISTI
ANDREA CARLUCCIO, direttore commerciale Italia e area
mediterranea Pneumax: “Il mercato dell’automazione
tende in maniera decisa verso la massima integrazione
delle macchine di produzione all’interno del contesto di
fabbrica; di conseguenza la progettazione delle macchine
e delle linee di produzione è sempre più segnato da
questa specifica esigenza, la quale si può sintetizzare in
una sempre più spinta integrazione con l’elettronica di
gestione. Le nuove generazioni di prodotto rispettano
quindi, e rispetteranno sempre di più, le esigenze e le
aspettative del mercato”.
WALTER SEVERGNINI, business development manager
SMC Italia: “L’atteggiamento dei costruttori di macchine è
influenzato dalla funzione svolta dalla pneumatica instal-
lata. Quando i componenti assolvono funzioni di servizio
e/o accessorie viene privilegiato un criterio di reperibilità
diffusa e di best price a parità di prestazioni. Quando
all’opposto i componenti pneumatici sono utilizzati in
funzioni vitali della macchina, l’attenzione si sposta sulle
performance e sulla affidabilità del prodotto. In questi
caso si parla di prodotti in grado di integrarsi direttamente
con il comando e la diagnostica delle macchina”.