Data center a impatto zero e rinnovabili per il Gruppo Volkswagen

Il Gruppo Volkswagen ha annunciato che renderà carbon neutral le operazioni nei propri data center entro il 2027. Il Gruppo ha per questo ampliato le proprie capacità di calcolo presso Green Mountain, operatore norvegese di data center a zero emissioni di CO2. Tutti i server di Green Mountain sono alimentati al 100% con energia idroelettrica rinnovabile, mentre per un raffreddamento naturale si sfrutta l’acqua del fiordo adiacente.
La collaborazione con Green Mountain è iniziata nel giugno 2019, quando il Gruppo Volkswagen ha avviato le proprie operazioni presso il sito RJU1-Rjukan di Green Mountain a Telemark, in Norvegia. L’obiettivo era quello di esternalizzare progetti non urgenti di calcolo ad alte prestazioni, come le simulazioni dei crash-test, per liberare capacità nei data center del Gruppo Volkswagen presso la sede centrale, necessaria per le applicazioni aziendali fondamentali. In totale, il Gruppo Volkswagen gestisce sei data center nel mondo: tre a Wolfsburg, due in Norvegia e uno a Singapore.
Con la nuova espansione presso il data center SVG1-Rennesøy di Green Mountain, un quarto delle attività nei data center del Gruppo Volkswagen a livello globale sarà a zero emissioni: un dato che corrisponde a un risparmio annuo di 10.000 tonnellate di CO2. L’energia rinnovabile utilizzata per le attività del Gruppo Volkswagen presso il data center di Green Mountain sarebbe sufficiente per coprire il fabbisogno di 500 famiglie per un anno con elettricità green.
Accelerando la propria strategia di decarbonizzazione, il Gruppo si è quindi posto l’ambizioso obiettivo di rendere i propri data center a zero emissioni con tre anni di anticipo rispetto a quanto previsto dal Green Deal europeo, con cui gli operatori di data center europei si sono impegnati a rendere i propri data center neutrali dal punto di vista climatico entro il 2030.
“La Green IT è un tema chiave della nostra agenda ESG – ha spiegato Hauke Stars, membro del Consiglio di amministrazione del Gruppo Volkswagen con responsabilità per IT e digitalizzazione -. Se da un lato la tecnologia è il motore principale per una maggiore efficienza, una migliore esperienza del cliente e nuovi modelli di business, dall’altro l’IT è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di CO2. Data la crescente domanda di potenza di calcolo e di archiviazione dei dati a supporto della strategia New Auto, un piano d’azione IT sostenibile e con obiettivi ambiziosi è fondamentale per ridurre sistematicamente la nostra impronta di carbonio. Poiché i data center sono i principali responsabili delle emissioni di carbonio nel settore IT, l’espansione della nostra capacità di calcolo presso Green Mountain rappresenta una forte leva per rendere le operazioni nei nostri data center carbon neutral entro il 2027″.
“Apprezziamo la rinnovata fiducia riposta in noi dal Gruppo Volkswagen, e siamo felici di supportarlo nel suo percorso verso la completa carbon neutrality – ha dichiarato Tor Kristian Gyland, CEO di Green Mountain -. Insieme condividiamo la stessa visione di un futuro più sostenibile”.
Per il nuovo sito SVG1-Rennesøy, Green Mountain ha convertito un ex deposito di munizioni NATO in un data center di 22.600 m2 ad alta sicurezza collocato all’interno di una montagna, unico nel suo genere. L’infrastruttura è stata progettata per essere ampliata fino a 2 x 26 MW; il Gruppo Volkswagen utilizza 3 MW di capacità. Per il processo di raffreddamento, che nei data center tradizionali assorbe tra il 40% e l’80% dell’elettricità necessaria per alimentare i server, SVG1-Rennesøy sfrutta le acque del fiordo adiacente, fino a una profondità di 100 metri, con una temperatura dell’acqua costante di 8 gradi Celsius tutto l’anno.
In Norvegia, il 98,9% della produzione di energia elettrica si basa su fonti rinnovabili, e la maggior parte è generata da impianti idroelettrici. L’energia idroelettrica ha sia un’impronta di carbonio minima, sia un impatto ecologico marginale. Il Governo norvegese promuove con forza l’utilizzo di energia rinnovabile per nuovi settori industriali, ad esempio per i data center a impatto zero sul clima. Le agevolazioni fiscali, i prezzi bassi dell’energia e le condizioni politiche stabili fanno della Norvegia un luogo ideale per la Green IT.
Il Gruppo Volkswagen è stato il primo costruttore automobilistico a impegnarsi per gli Accordi di Parigi sul clima, nel 2018. Entro il 2050, l’Azienda intende essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2. Nel proprio core business, il Gruppo intende raggiungere entro il 2030 una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 30%. Oggi, più del 90% dell’approvvigionamento energetico del Gruppo Volkswagen per i propri siti produttivi europei è costituito da energie rinnovabili.
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