novembre 2014
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salita da 732 a 756 miliardi, a fronte di un
crollo della spesa in conto capitale, da 67 a
43 miliardi, con riduzione degli investimen-
ti fissi della PA, soprattutto in infrastrut-
ture, scesi da 27 a 19 miliardi. “La politica
dei tagli lineari ha inciso là dove tagliare è
più facile, ovvero sulla spesa per gli investi-
menti, aggravando un quadro che richiede
interventi di diversa natura. Il livello di ap-
profondimento di questa ricerca è tale da
consentire un’operazione di razionalizza-
zione più seria, che porti non a peggiorare
la qualità del servizio, ma a ridurre la spesa
con miglioramento, e in alcuni casi elimina-
zione, di ingiustificate duplicazioni tra i vari
livelli amministrativi”. Snellimento che por-
terebbe un automatico miglioramento del-
la qualità: basti pensare a come minori pro-
cedure e autorità da cui passare per aprire
uno stabilimento migliorerebbero il servizio
alle imprese, giovando all’economia di tut-
to il Paese.
Informazioni inedite
La disponibilità del vasto quadro di dati
sulla spesa costituisce un’importante no-
vità, come sottolinea Umberto Quadrino,
presidente della Fondazione Edison: “La
scarsa quantità e qualità delle informazioni
attinenti la spesa pubblica è cosa risaputa,
sia tra addetti ai lavori che nei ministeri, e
reperirle non è stato facile. Ci siamo trovati
a trattare un sistema di dati assolutamente
non coerente: Stato, regione, province e
comuni parlano, ad esempio, dialetti con-
tabili diversi, richiedendo e a volte qualche
forzatura per consolidare i dati. Così come ci
siamo chiesti quale fosse il giusto perimetro
This is how to optimize
public spending
A research project by the Certet department
at Bocconi University, sponsored by the
Edison Foundation and Assolombarda,
presents for the first time a complete picture
of public spending in Lombardy: 146
billion Euro, with detailed analyses of the
various areas of expenditure for projects
and missions, the agencies involved in them,
and quantification of the interventions.
Taking the example of Lombardy, the study
provides an impressive amount of data
for a potential rationalization of public
spending, an opportunity offered by the
regional planning currently underway which
entails the elimination of the provinces and
the establishment of a single metropolitan
area. An optimization that represents an
improvement in the vertical subsidiarity
of the institutions, and a strengthening of
horizontal subsidiarity, with public-private
partnerships that leverage the expertise of
companies to deliver services to citizens.
And above all, implementing systems that
manage the assessment and evaluation of
the results in order to make public spending
more efficient by reducing the tax burden
on businesses and employment, boosting
the country’s competitiveness. Helping
us to draw a picture of the situation are
leading figures from the academic, banking
and institutional sectors such as Franco
Bassanini, president of Cassa Depositi
e Prestiti, who states that “Reducing
spending to reduce the tax burden and
boost competitiveness, not with linear
cuts, but by making things more without
worsening service”. Umberto Quadrino of
the Edison Foundation observes, “We need
to reorganize spending with management
criteria typical of a business in order to
achieve its reduction”, while Roberto
Zucchetti of Certet Bocconi concludes,
“What is absolutely lacking public
administration is a system for monitoring
and verifying results in terms of the quality
and effectiveness of the interventions”.