di soluzioni integrate che renda le
macchine a controllo elettronico
sistemi intrinsecamente sicuri è ben
lontana all’essere applicata.
Oggi anche le norme affrontano
il problema in modo ‘statistico’ e
l’interpretazione è spesso troppo
restrittiva.
Studiareun sistema a elevato livello
di performance dal punto di vista
della immunità ai guasti è davvero
un problema complesso, che coin-
volge non solo la progettazione
elettronica,maanchequellamecca-
nicae idraulicadellemacchine; èun
veroeproprioproblema ‘di sistema’
che costringerà ad una revisione
completa della struttura impianti-
stica delle macchine agricole e da
lavoro, orientando i progetti delle
nuovemacchine allemacchine au-
tonome e cooperative. Inutile dire
che gli strumenti che oggi abbiamo
a disposizione sono insufficienti o
macchinosi e complessi sia da im-
postare sia da utilizzare. Ma sono
per ora un passo obbligato.
La ricerca in questo senso si sta
muovendo velocemente, sia pre-
sentando strumenti per la sintesi di
architetture elettroniche hardware
ridonanti e certificabili facilmente
su Fpga, sia sintetizzando nuove
tipologie di rete a elevato through-
put e a elevato determinismo,
anch’esse intrinsecamente sicureper
tecnologiae struttura, offrendouno
scenario in cui i sistemi elettronici
da qui a pochi anni saranno costi-
tuiti dagruppi dimicrocontrollori a
funzionamento completamente ri-
dondante con algoritmi decisionali
basati su tecniche di major voting
e si scambieranno informazioni a
velocità comprese tra i 100 MB
e il GB al secondo, esattamen-
te come le reti di computer di
oggi,maconungradodi affidabilità
realmente molto elevato. Questo
scenario sembra essere compatibile
con strutture e costi di macchine
di fascia alta, mentre preoccupa
per l’adeguamento di macchine di
minori dimensioni.
Macchine affidabili
In realtà già oggi si può comun-
que fare qualcosa di più di quanto
indichino le normative anche su
macchine di media dimensione,
e questo può avvenire per scelta,
al fine di ottenere una macchina
sicura, ma anche una macchina
più affidabile, capace comunque di
funzionare inpiena sicurezza anche
in condizioni di guasto.
È quanto avvenuto in una fattiva
collaborazione tra l’Istituto Ima-
moter e la societàCarraroAgritalia,
per il progetto della nuova trattri-
ce di classe media (100-120 CV),
a completo controllo elettronico,
dove uno smart dashboard integra
sia le funzioni di interfaccia utente
tipiche di un quadro strumenti, sia
tutte le funzioni automatizzate di
controllo della macchina: punto di
lavoro del motore, trasmissione a
controllo elettronico, PTO, frena-
tura, differenziale e gestione della
alimentazione idraulica.
Tutto gestito da una unica unità di
controllo che, per la sua criticità dal
puntodivistadella sicurezza funzio-
nale, è stata realizzata in Category
hardware 4 per le funzionalità più
importanti, chenon si vuoleperde-
re neppure in condizioni di guasto,
e incategory2per tutte le altre, che
presentino delle recovery manuali.
La macchina così configurata non
perde mai la funzione di sicurezza,
neppure in condizioni di guasto e,
contrariamente a tutte le altre fino
ad ora commercializzate, offre la
possibilità di continuare a lavorare
in sicurezza anche in presenza di
guasti diagnosticati dal sistema elet-
tronicodi controllodellamacchina.
La trattrice agricola di Agritalia sarà
commercializzata il prossimo anno
e offrirà molti spunti di studio per
chiunque desideri realizzare una
macchina non solo sicura, ma che
garantisca il funzionamento anche
in condizioni non ottimali, per
consentire a chi la utilizza di non
perdere giornate di lavoro e di
programmare con i dovuti tempi
l’intervento del service.
R. Paoluzzi, M. Ruggeri - Istituto per
le macchine agricole e movimento
terra del Consiglio Nazionale delle
Ricerche.
Trattrice Carraro
Agritalia a
controllo
elettronico con
hardware fino a
categoria 4.
Cella fotovoltaica su layer organico
a film sottile.
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APRILE 2014
TPA
ITALIA
ANTEPRIMA