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Speciale

anteprima Hannover Messe

52

percepita perlopiù come un questione di

carattere legale, di cui si conoscono in mo-

do ancora poco chiaro le implicazioni con-

crete per le soluzioni di information secu-

rity. È necessaria un’accelerazione per non

farsi trovare impreparati alla scadenza del

prossimo anno”. Dalla ricerca risulta che la

consapevolezza delle imprese sul GDPR è

ancora limitata: per il 27% del campione

le implicazioni non sono note in dettaglio

nell’organizzazione, per il 22% sono note

solo nelle funzioni specialistiche, ma non

è ancora un tema all’attenzione del ver-

tice. In quasi la metà delle organizzazioni

(il 46%) è in corso un’analisi dei requisiti

richiesti e dei piani di attuazione possibili,

ma solo nel 9% è già in corso un progetto

strutturato di adeguamento alla normati-

va. Solo in pochi casi esiste un budget de-

dicato (nel 7% con orizzonte pluriennale,

nel 8% con orizzonte annuale); nel 35%

dei casi sarà stanziato a breve, mentre nel

restante 50% non è presente e non lo sarà

neanche in futuro. I cambiamenti organiz-

zativi sono ancora limitati: nell’12% dei

casi con la definizione di nuovi ruoli oppu-

re con l’identificazione di un team di lavoro

trasversale (9%); nel 34% dei casi non ci è

ancora stato alcun cambiamento, ma sarà

attuato nei prossimi 6 mesi; nel restante

45% non sono previste modifiche in futu-

ro. Tra le principali azioni già avviate dal-

le organizzazioni vi sono l’assessment sui

rischi privacy (42%), il coinvolgimento di

consulenti esterni (39%), la definizione di

responsabilità e owner di processo (26%),

azioni informative verso Board e Top Ma-

nagement (25%), revisione profonda degli

attuali sistemi di IT security (22%), ricer-

che e corsi di formazione (20%), definizio-

ne di nuovi processi decisionali e compor-

tamentali (12%).

@lurossi_71

tured plan to adapt to the legislation. Only in a

few cases is there a dedicated budget (7% with

multi-year horizon, 8% with a 1-year horizon);

in 35% of cases it will be allocated to the short

term, while in the remaining 50% it is not present

and nor will it be in the future. Organizational

changes are still limited: in 12% of cases there

is a move to define new roles or a cross-team

approach (9%); in 34% of cases there has not

been any change, but it will be implemented over

the next six months; the remaining 45% have no

plans for future changes. Among the main actions

already undertaken by the organizations are as-

sessment of privacy risks (42%), involvement

of external consultants (39%), definition of re-

sponsibilities and process owners (26%), provi-

sion of information to the board and top man-

agement (25%), thorough review of the current

IT security systems (22%), research and training

(20%), and development of new decision-making

and behavioral processes (12%).

@lurossi_71

changes underway and the actions actually

carried out.

Results of the study

“The research shows a work in progress situa-

tion”, reveals Alessandro Piva, Director of the

Security & Privacy Observatory of the Politecni-

co di Milano. “Italian firms are gradually learn-

ing about the implications of the new regulation

on the protection of personal data, but it is still

perceived mainly as a legal matter, the concrete

implications for information security solutions

are still rather unclear. They need to pick up the

pace to be prepared for the deadline next year”.

Research suggests that awareness of the GDPR is

still limited: for 27% of businesses surveyed, the

implications are not known in detail, while 22%

are aware of specialized functions but have not

yet made it a top priority. In almost half of the

organizations (46%), analysis of the require-

ments and possible implementation plans are

underway, but only 9% are already have a struc-