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rmo

maggio 2018

EVENTI

Synergon

ha sviluppato una recente

generazione dei centri di tornitura e

fresatura G200 di Index. Si tratta di

una macchina compatta, che offre

prestazioni significativamente migliori

con il medesimo ingombro del suo

predecessore. Il mandrino principale

e il contromandrino sono identici, con

passaggio barra di 65 mm (autocentrante

con diametro max 165 mm). I mandrini

motorizzati consentono lavorazioni di

tornitura con una potenza di 31,5/32 kW,

una coppia di 125/170 Nm e una velocità

massima di 6.000 giri/min. La lunghezza

di tornitura massima è stata portata a

660 mm (prima era 400 mm). La torretta

portautensili superiore ha un asse Y

aggiuntivo (+/- 65 mm) e un asse B

girevole a 360°. Da un lato è progettata come torretta portautensili, con altre 14 stazioni (VDI25) e,

come già sperimentato sulla precedente versione del G200, sulla parte posteriore ha un mandrino di

fresatura (HSK-A40) con velocità di rotazione fino a 7.200 giri/min e una potenza 22 kW. La potenza

degli utensili motorizzati in torretta arriva fino a 9 kW.

I visitatori, allo stand

Tornos

, hanno potuto vedere la

Gamma Multiswiss. Questa linea di macchine viene

proposta in tre diametri: 16 e 32 mm in versione sei mandrini

e 26 mm in versione otto mandrini. Cinque volte più

produttiva delle macchine della stessa tipologia, consente di

migliorare notevolmente sia la qualità sia l’uniformità della

produzione. Per l’utilizzatore le MultiSwiss rappresentano

una soluzione interessante per la loro ergonomia, che

consente all’operatore di trovarsi al centro della zona di

lavoro, facilitando sensibilmente il montaggio di utensili

e apparecchi. I tempi di attrezzaggio sono ridotti. Infine,

i sistemi di cambio rapido degli utensili, che vengono

presettati prima dell’inizio della lavorazione, riducono

ulteriormente i tempi di set-up. Le MultiSwiss sono impiegate

nell’industria dell’automotive, nel settore del fittings,

nell’elettronica, nell’idraulica, nell’orologeria e nel settore

medicale.

un fenomeno attuale, che non può fare a meno

dell’uomo, aspetto su cui abbiamo voluto puntare

nell’accordo con il dipartimento di design del Po-

litecnico di Milano, e che ci accompagnerà per i

prossimi anni”. Il valore di Mecspe, come efficace

momento in cui mostrare i sistemi che contribu-

iscono a disegnare l’industria di domani, è ben

rappresentato dai risultati ottenuti da Fabbrica

Digitale 4.0, che ha riunito in un unico padiglione

nove filiere e oltre 50 partner che si sono confron-

tati sui sistemi e sulle novità in materia di integra-

zione digitale, mostrando il ruolo determinante

delle tecnologie abilitanti 4.0 nei diversi settori e

contesti applicativi. Tra i temi al centro, connetti-

vità e strumenti per la piccola impresa, robotica

collaborativa in un ambito di produzione parame-

trizzata e/o di piccoli lotti, sviluppo prodotto con

metodica 4.0, simulazione di prodotti e processi,

tracciabilità, manutenzione, additive manufactu-

ring e logistica 4.0.