44
rmo
maggio 2018
EVENTI
Synergon
ha sviluppato una recente
generazione dei centri di tornitura e
fresatura G200 di Index. Si tratta di
una macchina compatta, che offre
prestazioni significativamente migliori
con il medesimo ingombro del suo
predecessore. Il mandrino principale
e il contromandrino sono identici, con
passaggio barra di 65 mm (autocentrante
con diametro max 165 mm). I mandrini
motorizzati consentono lavorazioni di
tornitura con una potenza di 31,5/32 kW,
una coppia di 125/170 Nm e una velocità
massima di 6.000 giri/min. La lunghezza
di tornitura massima è stata portata a
660 mm (prima era 400 mm). La torretta
portautensili superiore ha un asse Y
aggiuntivo (+/- 65 mm) e un asse B
girevole a 360°. Da un lato è progettata come torretta portautensili, con altre 14 stazioni (VDI25) e,
come già sperimentato sulla precedente versione del G200, sulla parte posteriore ha un mandrino di
fresatura (HSK-A40) con velocità di rotazione fino a 7.200 giri/min e una potenza 22 kW. La potenza
degli utensili motorizzati in torretta arriva fino a 9 kW.
I visitatori, allo stand
Tornos
, hanno potuto vedere la
Gamma Multiswiss. Questa linea di macchine viene
proposta in tre diametri: 16 e 32 mm in versione sei mandrini
e 26 mm in versione otto mandrini. Cinque volte più
produttiva delle macchine della stessa tipologia, consente di
migliorare notevolmente sia la qualità sia l’uniformità della
produzione. Per l’utilizzatore le MultiSwiss rappresentano
una soluzione interessante per la loro ergonomia, che
consente all’operatore di trovarsi al centro della zona di
lavoro, facilitando sensibilmente il montaggio di utensili
e apparecchi. I tempi di attrezzaggio sono ridotti. Infine,
i sistemi di cambio rapido degli utensili, che vengono
presettati prima dell’inizio della lavorazione, riducono
ulteriormente i tempi di set-up. Le MultiSwiss sono impiegate
nell’industria dell’automotive, nel settore del fittings,
nell’elettronica, nell’idraulica, nell’orologeria e nel settore
medicale.
un fenomeno attuale, che non può fare a meno
dell’uomo, aspetto su cui abbiamo voluto puntare
nell’accordo con il dipartimento di design del Po-
litecnico di Milano, e che ci accompagnerà per i
prossimi anni”. Il valore di Mecspe, come efficace
momento in cui mostrare i sistemi che contribu-
iscono a disegnare l’industria di domani, è ben
rappresentato dai risultati ottenuti da Fabbrica
Digitale 4.0, che ha riunito in un unico padiglione
nove filiere e oltre 50 partner che si sono confron-
tati sui sistemi e sulle novità in materia di integra-
zione digitale, mostrando il ruolo determinante
delle tecnologie abilitanti 4.0 nei diversi settori e
contesti applicativi. Tra i temi al centro, connetti-
vità e strumenti per la piccola impresa, robotica
collaborativa in un ambito di produzione parame-
trizzata e/o di piccoli lotti, sviluppo prodotto con
metodica 4.0, simulazione di prodotti e processi,
tracciabilità, manutenzione, additive manufactu-
ring e logistica 4.0.