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rmo
novembre/dicembre 2017
tro da 350 o 450 mm ed è la soluzione che risponde
alle esigenze di settori come quello dei contoterzisti
o dell’automotive. La RV2 450 si presenta come la ver-
sione più piccola e va a completare la gamma delle
rettificatrici verticali a mole contrapposte di Monzesi
che si presentano già nelle versioni 500/610 e 760/915.
Comunemente una rettificatrice a mole contrapposte
è vista come una macchina ingombrante dove l’opera-
tore ha la necessità di utilizzare una pedana per ese-
guire le operazioni di lavoro. Le macchine della Linea
Viotto oggi hanno risolto questa problematica grazie
alla loro compattezza che non va a scapito della ro-
bustezza, ma permette di ottimizzare gli spazi, alla
loro ergonomicità e facilità di utilizzo. L’utilizzo di
elettromandrini completamente progettati interna-
mente garantiscono robustezza, rigidità ed elevata
precisione durante la lavorazione. L’elettromandrino,
infatti, è supportato da cuscinetti a sfera a contatto
obliquo con la possibilità di regolare la velocità del
mandrino stesso infinitamente in entrambe le dire-
zioni. Inoltre, le guide del mandrino sono prismatiche
oppure combinate a seconda del tipo di macchina,
le sue teste sono mosse da viti a ricircolo di sfere e
adotta un sistema meccanico di controbilanciatura
del peso.
Il recente design e il nuovo basamento della Linea
Viotto sono altamente ergonomici, l’ingombro della
macchina è ridotto mentre l’altezza di lavoro non
necessita dell’utilizzo di pedane per l’operatore ridu-
cendo così il tempo del cambio del formato, una solu-
zione che va incontro alle esigenze dei contoterzisti.
Tutti gli assi delle rettificatrici a mole contrapposte
sono movimentati da motori brushless, collegati di-
rettamente in asse con le viti di movimento, senza
quindi l’utilizzo di rinvii o cinghie. I piatti di guardia,
che guidano il pezzo in entrata e in uscita, possono
essere regolati tramite un CNC.
Settaggio e diamantatura.
Il settaggio delle mac-
chine è stato notevolmente semplificato grazie a
un nuovo software intuitivo e a una gestione elet-
tronica del canale di lavoro: l’accesso alla zona di la-
voro avviene mediante l’apertura della struttura ‘a
naso’, l’accessibilità della macchina e quindi la sosti-
tuzione delle mole operatrici è estremamente rapida
tramite il supporto scorrevole. Il software, anch’esso
progettato da Monzesi, si caratterizza per un design
semplice e intuitivo, un pacchetto CAD/CAM per la
profilatura delle mole, un amplificatore per il con-
trollo di contatto e un sistema di teleservice. Tutto
questo garantisce una rapida messa a punto della
macchina e cambi di produzione veloci. Infine, il rav-
vivatore di mole ridisegnato permette alle macchine
di potersi riadattare rapidamente alle esigenze di
diamantatura (testina fissa con diamanti, mandrino
rotante con disco diamantato o mola con abrasivo
convenzionale). Il sistema di ravvivatura universale
garantisce la possibilità di ravvivare entrambe le
mole contemporaneamente oppure separatamente,
in ciclo automatico o interpolato grazie alla struttura
elettrosaldata al basamento e perfettamente alline-
ata con le mole, al movimento carrino su pattini pre-
caricati e con vite a sfere gestito da motore brushless
controllato da CNC. Le tre versioni (moletta conven-
zionale disco diamantato e diamanti) sono intercam-
biabili sullo stesso ravvivatore.
Rettificatrice senza centri Monza 420 M1 century edition di Monzesi e rettificatrice verticale a mole contrapposte Viotto RV2 450 MI.
RETTIFICATURA