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rmo

novembre/dicembre 2017

bili e multiscopo. Le nuove generazioni di robot saranno

sempre più intelligenti, sicuramente sarà necessaria una

regolamentazione. Ora il nuovo trend evolutivo sono i

robot collaborativi, quelli che possono lavorare di fianco

all’uomo senza barriere”. Grazie alla robotica e all’au-

tomazione in genere, è più competitivo, in alcuni casi,

produrre in occidente piuttosto che delocalizzare. Un im-

pulso positivo è stato dato dal piano Calenda con indu-

stria 4.0. i volumi di crescita sono stati importanti anche

e automotive. “In un tema così complesso - ha esordito

Domenico Appendino, presidente Siri -, i dati macroe-

conomici nel periodo dal 2007 al 2013 dicono che, nei

Paesi dove è aumentata la densità dei robot, è scesa la

disoccupazione e aumentato il PIL”. E ha continuato:

“Certo nessuno può prevedere il futuro, ma molto di-

penderà dalle regole e dall’etica che si dovranno o vor-

ranno adottare. Oggi i robot industriali sono macchine

dotate di sensori, intelligenza artificiale, riprogramma-

Alcune testimonianze

Cristian Locatelli, di Camozzi Digital ha sottolineato che la robotica all’interno dell’azienda è

importante, soprattutto l’utilizzo di Cobot, i robot collaborativi, quelli che interagiscono con l’uomo.

Nella sede di Polpenazze è operativo un impianto completamente automatizzato e robotizzato con

sistemi ABB. Un impianto senza barriere o gabbie di protezione a stretto contatto con gli addetti

umani. Locatelli sottolinea che le tecnologie dovranno essere sempre più integrabili e di facile

utilizzo, il capitale umano rimane fondamentali nel rapporto uomo-macchina e della crescita.

Renzo Pagliero, amministratore delegato di Multitel Pagliero, azienda specializzata nella

progettazione e produzione di piattaforme aeree ha rimarcato l’esigenza di un forte rinnovamento

per competere sul mercato. Gli investimenti nell’ultimo anno sono stati importanti, grazie

agli incentivi fiscali. In azienda operano sia robot di saldatura, sia impianti di verniciatura

automatizzati. Queste operazioni sono state rese automatiche non solo per una migliore ripetibilità

delle operazioni, ma anche per una certa difficoltà di reperire personale qualificato.

Marco Galvan, amministratore delegato di Newform, azienda produttrice di rubinetterie di design

sottolinea che in azienda sono stati installati dieci robot in dieci mesi. È stata un’esigenza di

maggiore produttività e più competitività. La crisi economica degli scorsi anni è stata da stimolo

per nuovi investimenti. In questo cambiamento l’azienda ha coinvolto tutti i lavoratori, che hanno

acquistato nuove competenze, perché senza persone 4.0 è difficile avere successo.

Marco Grilli, direttore generale di Omas, subfornitori dell’industria lavorano per multinazionali,

sottolinea come l’automazione sia stata fondamentale per difendersi dalla globalizzazione

e rimanere sul mercato. Oggi, l’azienda lavora su tre turni con una forte automazione sia in

produzione sia nella logistica. Più del 10% del fatturato viene investito in tecnologia e innovazione.

Massimo Dora, direttore tecnico Sabaf, produttore di componenti per elettrodomestici spiega la

società ha diversi siti produttivi in Italia, Turchia e Brasile. Stabilimenti costruiti per vendere in

quei Paesi. Per questo motivo la robotica è entrata nei reparti per replicare esattamente lo stesso

prodotto. Negli ultimi quattro anni l’azienda ha investito 4 milioni di euro in robotica. Oggi sono

operativi cento robot nelle fabbriche nel mondo. Sabaf investe l’8% del fatturato in innovazione,

l’efficienza in produzione è aumentata del 20%.