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rmo

marzo 2017

dell’uomo in tutta sicurezza, senza protezioni perime-

trali, rapidi da installare e messi in servizio in pochi

minuti, grazie alla facilità di programmazione e all’au-

toapprendimento dei movimenti.

Alessio Cocchi, sales development manager di Univer-

sal Robots, racconta che, dal momento del lancio del

primo robot (dicembre 2008), la sua azienda è cresciuta

considerevolmente, grazie ai propri robot collaborativi

‘user-friendly’, installandone a oggi oltre 10.000, in più

di 50 Paesi nel mondo. Robot ideali per soddisfare le

esigenze di tutti i settori produttivi, rendendo la ro-

botica accessibile anche alle piccole e medie imprese

italiane. I robot collaborativi UR3, UR5 e UR10, adatti

a molteplici applicazioni, sono leggeri e flessibili e

possono essere facilmente spostati per svolgere nuove

mansioni anche in processi produttivi caratterizzati da

piccoli lotti e alto mix di prodotto. Migliaia di robot

collaborativi UR sono installati presso aziende del set-

tore automotive, grazie ad alcune peculiarità princi-

pali, quali la rapidità di setup e installazione anche in

layout esistenti, al fianco e a supporto degli operatori

di linea e dove in precedenza la robotica tradizionale

non offriva gli stessi vantaggi. Ciò ha reso possibile au-

tomatizzare svariati processi di assemblaggio (montag-

gio porte, motore ecc.), sigillatura, incollaggio vetri,

controllo qualità, tracciabilità di prodotto, avvitatura

e asservimento macchine.

Massimo Calvetto, country manager Italy di Comau

Robotics, ricorda il tradizionale ruolo di primo piano

di questa azienda italiana nella produzione di robot

industriali, processi robotizzati e soluzioni integrate.

Quest’anno, con l’introduzione di robot di piccola ta-

glia, la famiglia Racer e la famiglia Rebel-S scara, la

gamma robot Comau diventa perfetta per ogni tipo

di applicazione nel mondo automotive: dalla manipo-

lazione alla saldatura a punti e ad arco, dall’automa-

zione presse all’asservimento macchine.

Riconoscimento e controllo.

Michele Pedretti (bu-

siness development manager local BU Robotics - ABB,

discrete automation and motion division) afferma che

la società, ai primi posti del settore, nella scorsa edi-

zione di A&T ha presentato i nuovi robot Scara, ultimi

arrivati in casa ABB a completamento della propria

gamma. Insieme naturalmente a YuMi, altro protago-

nista dell’evento fieristico, il robot collaborativo a due

bracci per l’assemblaggio di piccoli componenti, dotato

di mani flessibili, sistemi di alimentazione, telecamera

per il riconoscimento delle parti e controllo avanzato

dei movimenti. YuMi significa ‘tu e io’, è il collega con

cui collaborare in massima sicurezza, in grado di intro-

durci nel mondo dell’internet of things, people and

service (IoTSP). Novità recente di ABB è il ‘connected

services’, parte integrante dell’ecosistema IoTSP. Tutti i

nuovi robot ABB sono predisposti per il collegamento al

connected services, in modalità wireless o cablata, met-

tendo a disposizione una vastissima gamma di servizi

di assistenza e manutenzione predittiva e proattiva, in

qualsiasi luogo e in ogni momento.

Levio Valetti (marketing & communications manager,

commercial operations Italy - Hexagon Manufacturing

Intelligence) mette in luce la grande attenzione del

Gruppo Hexagon nei confronti dei nuovi concetti e me-

todologie di innovazione delle attività industriali che si

ispirano a Industry 4.0, all’automazione e alla robotica.

Dall’inizio del 2016 il Gruppo ha avviato una serie di

sviluppi per rafforzare la propria presenza in tali am-

biti: ‘Quality drives productivity’ è il nuovo motto con

il quale la multinazionale della metrologia industriale

estende i propri orizzonti verso l’intero processo pro-

duttivo, trasformandosi da produttore di sistemi di mi-

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