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novembre/dicembre 2016
ROBOTICA
può spingersi abbondantemente oltre i 500 kg. La
gamma è stata progettata per ridurre l’ingombro
complessivo e ottenere prestazioni crescenti senza
perdere nulla i termini di sicurezza, rigidità e nel
rapporto capacità di carico/sbraccio. Quattro sono i
modelli standard disponibili, tra cui spicca lo Smart5
NJ 420 scelto da Elettromeccanica Bovone, con ca-
rico al polso di 420 kg, ripetibilità ISO 9283 di 0,15
mm e sbraccio di 3 m. Si tratta di robot che, studiati
per applicazioni che necessitano di portate partico-
larmente elevate, apportano importanti benefici so-
prattutto nelle movimentazioni di lastre grandi, con
sensibili incrementi in termini di velocità di processo
e di sicurezza dello stesso.
Il ciclo completo, pensato tra carico e scarico, in que-
sto caso si delinea in un tempo compreso tra i 12 e i
30 min, con una capacità lineare di molatura pari a
80 m di vetro (per ciclo). Un ciclo che inizia a bordo
isola con l’acquisizione da parte dell’operatore del
codice a barre, a cui segue la definizione delle velo-
cità operative e la determinazione del processo. Un
punto delicato e importante in quanto questa fase,
nella catena di lavoro del nostro cliente, si trova al
primo posto. Una lavorazione primaria la cui effi-
cienza si riflette in positivo quanto in negativo su
ogni possibile commessa.
Anche per questo motivo affidabilità e produttività
sono peculiarità imprescindibili, soddisfatte sia dal
robot sia dalla molatrice che, in sinergia, riescono a
dar luogo a una sequenza di operazioni efficaci e si-
cure. Tutto ciò tenendo presente che le lastre proces-
sate possono avere le misure più diverse e, con esse,
cambiano a loro volta (e di conseguenza ottimizzate)
velocità di presa e di movimentazione del robot, ve-
locità in lavoro della molatrice ecc. I vetri prodotti
vengono definiti ‘vetri d’ingegneria’ proprio perché
prodotti su misura con commesse anche molto diverse
tra loro e lotti numericamente non elevati. Ecco il mo-
tivo di dover soddisfare requisiti di elevata flessibilità
ma anche di produttività.
Molatrice rettilinea
automatica ELB e
particolare dell’impianto
automatico.