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rmo
settembre 2016
luppo attuale, iCub è l’umanoide più completo al
Mondo: ha mani di metallo, muscoli ad azionamento
elettrico, due telecamere per occhi, due microfoni per
orecchie, uno speaker al posto della bocca, la possibilità
di comunicare con le espressioni del volto e perfino una
pelle artificiale.
Il CAM è strategico.
I suoi creatori Giorgio Metta,
l’ingegnere robotico e il collega Giulio Sandini, fin dai
primi modelli, lo hanno battezzato iCub ispirandosi a
due illustri predecessori: la ‘i’ viene infatti da ‘I robot’
(Io, robot), la raccolta di racconti di fantascienza di Isaac
Asimov e ‘cub’ deriva dal ‘cucciolo d’uomo’ (mancub)
descritto da Rudyard Kipling nel Libro della Giungla.
In particolare iCub, come il personaggio di Kipling, ap-
prende giorno per giorno come vivere in un ambiente
sconosciuto, la realtà circostante, usando i suoi sensi e
le sue capacità percettive.
In particolare è la mano uno degli strumenti che mag-
giormente aiuta iCub ad apprendere il mondo circo-
stante; perché iCub ‘capisca’ che cos’è un oggetto che
ha di fronte, non basta che ne faccia una scansione
visiva, ma bisogna che lo tocchi per valutarne forma,
consistenza e utilizzo. La complessità delle mani di iCub
sono uno dei segreti che lo rendono così speciale, e
Open Mind è particolarmente orgogliosa di aver contri-
buito ad aiutare gli specialisti IIT a produrre parti molto
complesse, ma così vitali per lo sviluppo del cucciolo
iCub. Plizzari ha raccontato come la collaborazione con
l’IIT di Genova sia assolutamente molto importante
perché negli anni ha messo ha saputo consolidarsi gra-
zie alla propensione all’innovazione e alla sperimenta-
zione, sia di hyperMill sia degli esperti di ITT.
con successo anche nella produzione di componenti
piccoli ma complessi, tecnologicamente evoluti è mo-
tivo di grande soddisfazione. Infine, aver dimostrato la
versatilità di hyperMill anche in ambito della robotica,
un settore pionieristico e altamente sfidante per la ve-
locità di innovazione e cambiamento”.
Produrre le articolazioni.
I suoi creatori, i ricerca-
tori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova,
hanno infatti scelto hyperMill di Open Mind per pro-
durre le delicate parti che compongono il corpo del
robot e in particolari le articolazioni e gli arti di questo
cucciolo umanoide alto 1,04 m e con un peso di circa 25
kg. Nonostante il suo aspetto così giovane, iCub è nato
oltre dieci anni fa dall’ingegno di un team di ricercatori
dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con caratteristi-
che ritenute fino ad allora impensabili per un automa,
sia dal punto di vista dell’intelligenza artificiale, che per
le capacità di movimento e di equilibrio, soprattutto
per l’estrema flessibilità delle articolazioni.
Fin dall’inizio del progetto nel lontano 2004, gli esperti
IIT hanno coinvolto Open Mind scegliendo il software
CAM hyperMill per la produzione dei delicati compo-
nenti interni e delle giunture, che oggi rendono iCub
così famoso nel mondo.
Non dimentichiamo, infatti che, al suo stadio di svi-
CAM e robotica
Un aspetto particolarmente interessante è
valutare come i software CAM possano essere
strategicamente utili anche nella creazione di piccoli
particolari, come i componenti di iCub, quando
invece spesso si pensa al CAM come legato a
produzione di macchine e pezzi di grandi dimensioni.
Precisione e affidabilità nella produzione di dettagli
da sempre rendono hyperMill il software CAM
affidabile e accurato. La robotica è uno dei settori
più sfidanti nel settore della meccanica di precisione,
ma hyperMill è lo strumento CAM flessibile e di alta
precisione, capace di risolvere anche esigenze di
lavorazioni molto complesse.
Il CAM hyperMill di Open Mind è utilizzato per la produzione delle
articolazioni di iCub.
La robotica è uno dei settori più sfidanti nel settore della meccanica di
precisione.
Gli esperti dell’IIT, fin dal 2004, hanno scelto hyperMill per la produzione di
alcuni componenti di iCub.