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rmo

aprile 2016

la vite di serraggio, lo stesso sistema di regolazione, e

un supporto rigido per l’inserto. È questo il punto in cui

tutti si fermano. Per supportare un raggio maggiore,

la rigidità deve essere mantenuta su tutti gli elementi

che compongono l’utensile di barenatura. Molti uten-

sili di fascia bassa trovano difficoltà a effettuare questo

tipo di lavorazione, perché non sono sufficientemente

forti e rigidi. Infatti, molti produttori limitano il raggio

massimo concesso a 0,4 mm perché gli utensili non sono

abbastanza rigidi.

Big Kaiser ha invece realizzato teste di barenatura che

raggiungono 0,8 mm e vanno anche oltre. Questo per-

ché gli utensili estremamente rigidi di Big Kaiser per-

mettono agli operatori di effettuare lavorazioni con

raggi maggiori, spallamenti e spallamenti conici senza

vibrazione.

Nell’industria aerospaziale, le barenature devono spesso

rispettare tolleranzemolto rigide, ma la finitura superfi-

ciale (una caratteristica determinata dalla rigidità dell’u-

tensile) è un altro fattore da tenere in considerazione.

Gli OEM richiedono che i componenti non presentino

alcun tipo di segno e che le superfici non presentino sba-

vature, che quasi riflettano come uno specchio da tanto

siano perfette e lisce, anche se il materiale impiegato

non è dei più semplici da tagliare. In altri settori indu-

striali e in differenti lavorazioni, gli operatori si possono

permettere di non curare questo aspetto ed eventual-

mente correggerlo nel corso della successiva barenatura;

questo, però, non è possibile nell’aerospaziale.

Imperfezioni vietate.

Le correzioni della misura sono

micrometriche e incrementali. Gli utensili di barenatura

I raggi di raccordo sono di importanza fondamentale,

dal momento che consentono di non procedere per ten-

tativi con gli spallamenti. Oggi, gli utensili standard per

la barenatura sono caratterizzati da raggi che possono

arrivare anche a 0,1 mm e 0,8 mm. Il più delle volte, nel

caso di componenti per l’aerospaziale, i raggi tra 0,8mm

e 3,18 mm servono a eliminare la concentrazione locale

di tensioni (effetto intaglio). Non tutti i produttori pos-

sono offrire come standard (anche solo parziale) utensili

e porta utensili adatti a realizzare questo tipo di lavora-

zione. Gli spallamenti tradizionali di 90° non rappresen-

tano l’unica variante di lavorazione possibile. Nel caso

del passaggio da una barenatura di diametro maggiore

a una di diametro minore, i produttori di componenti

per l’industria aerospaziale preferiranno, a uno spalla-

mento di 90°, uno smussato di 30-45°, migliorando così

la resistenza alla rottura del componente. L’operatore

dovrà effettuare la lavorazione non solo con un angolo

di 30°, ma avrà anche bisogno, ad esempio per un dia-

metro 54, di utilizzare un raggio di 6,35 mm.

Vibrazioni? No grazie.

Per produrre un foro senza

vibrazione, specialmente nel caso di utilizzo di inserti

con grossi raggi, la rigidità diventa un fattore estrema-

mente importante. E per supportare un raggio ampio,

ogni elemento del sistema modulare deve operare in

armonia, senza che vi siano fluttuazioni o giochi che

diminuiscano la rigidità. Molti produttori riescono a ot-

tenere una buona rigidità mantenendo diversi punti di

contatto. Ma il punto in cui tutti gli utensili di taglio di

fascia anche alta perdono rigidità è nella stessa testa

di barenatura, che è composta da vari elementi quali