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81 rmo ottobre 2014
ha richiesto un impatto energetico
sempre più ridotto.
Un esempio? I processi di finitura ri-
chiedono quasi sempre lavorazioni
in sequenza che richiedono l’ap-
plicazione di più ‘strati’ di vernice,
che sia polvere o liquido. In pratica
la verniciatura di un manufatto
metallico richiede il riscaldamento
del pezzo per ottenere la polime-
rizzazione della vernice e poi il suc-
cessivo raffreddamento per passare
alla lavorazione seguente la quale
a sua volta richiede un ulteriore ri-
scaldamento per un’altra fase di
polimerizzazione. Per dare un’idea,
nel campo dei cerchi in lega per au-
toveicoli, ci sono processi che richie-
dono l’applicazione fino a quattro
substrati di vernice quindi vuol dire
scaldare (a circa 200 °C) e raffred-
dare (a circa40 °C) quattrovolte con-
secutive una ruota di alluminio che
pesa mediamente 18 kg e questo
su impianti che hanno una capacità
produttiva mediamente di 600 r/h.
Quindi la massa metallica in gioco è
notevole ed il dispendiodi energia è
enorme! Si lavoraquindi sullevernici
per ottenere prodotti che polimeriz-
zano e garantiscono performance
di resistenza (UV, nebbia salina ed
altri test) a temperature sempre più
basse, si studiano forni che abbiano
particolari circuiti di distribuzione
dell’aria per massimizzare l’effi-
cienza della trasmissione del calore,
camere di preriscaldo ad infrarossi,
recupero dell’aria calda di scarico
dei raffreddatori per preriscaldare
altre fasi di processo o per i servizi
‘ausiliari’ dello stabilimento. Tutto
questo viene riassunto in efficienza
di processo, minor consumo o come
si usa dire oggi ‘reduced carbon fo-
otprint’. Si lavora anche su apparec-
chiature di applicazione delle vernici
che consentano di ridurre gli sprechi
(overspray) riducendo quindi il vo-
lume dei fanghi di cabina da smal-
tire piuttosto che i filtri delle stesse.
Il settore granigliatura, e più nello
specificoquellodellapallinatura,vede
nuoviprocessiconmedianontradizio-
nali,qualiquelliceramici,eperquanto
riguarda i processi di produzione, l’a-
dozione sempre più spinta dell’auto-
mazioneedell’usodei robot”.
Quali sono leazioni cheUcif stamettendo
in campoper sostenere le imprese?
“Come abbiamo già detto Ucif ha
carattere di rappresentatività istitu-
zionale. Il nostro programma per i
prossimi due anni vede Ucif impe-
gnata a far conoscere le aziende as-
sociate all’estero, attraverso missioni,
incontri b2b, partecipazioni a fiere
e ad eventi con riscontro internazio-
nale. Da un punto di vista più opera-
tivo diamo supporto alle imprese che
investononell’internazionalizzazione,
in ricerca e in bandi internazionali at-
traverso interventi mirati ad una mi-
gliore comprensione dei meccanismi
di adesione a bandi e cluster. Inoltre
tramite la Federazione Anima le
aziende associate trovano supporto
perproblemidoganali,perinterpreta-
zionisunormativedisettoreeapplica-
zionididirettiveeuropee, supportosu
strategieepolitichedi comunicazione
delle loro attività, formazione tecnica
egestionale, un servizio legale adhoc
euna retedi rapporti a livello interna-
zionale inambiti istituzionali attivabili
tramite il sistema confindustriale o le
associazioni europee. I nostri associati
hanno l’opportunità di frequentare
l’associazione con cadenza bimestrale
per i ‘Mercoledì degli associati’, un
appuntamento che presenta ogni
volta un tema diverso, con spunti
interessanti per uno sviluppo delle
proprie aziende a livello organizza-
tivo, normativo, formativoodi retedi
imprese. Questi appuntamenti sono
aperti anche a chi ancora non è asso-
ciato Ucif, ma dimostra interesse per
i temi proposti: invitiamo le aziende
interessate a mettersi in contatto con
lanostrasegreteriaperriceverel’invito
apartecipare )”.
@lurossi_71
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