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progettare

414

MAGGIO

2018

45

ni di euro; 9,6%), Europa Extra-UE

(495,6 milioni di euro; 9,4%), Africa e

Oceania (490,9milioni di euro; 9,2%).

Per quanto riguarda, invece, i singoli

Paesi: Stati Uniti, Francia e Germa-

nia restano sul podio, seguiti da

Polonia, Regno Unito, Spagna, Cina,

Turchia, Messico e Russia.

Il mercato italiano

Le vendite sul mercato italiano con-

tinuano il trend positivo degli ultimi

anni, con l’ulteriore spinta data, dal-

la seconda metà dello scorso anno,

dagli incentivi previsti nel piano

Industry 4.0 varato dal Governo.

All’incremento del 9,8% registrato a

fine 2016, è infatti seguito un ulterio-

re +6,5% nel primo trimestre 2017.

Nella suddivisione del fatturato tra i

vari settori clienti, il 2016 confermauna

predominanza dell’industria alimenta-

re (food e beverage), che incide per il

57,4%sul volume d’affari complessivo.

I due sotto-settori si confermanoanche

singolarmente in testa alla classifica:

il food risulta nel 2016 il primo settore

cliente, assorbendo il 29,8% (1.970 mi-

lioni di euro) del fatturato totale, con

una propensione all’export del 75%.

Il beverage si colloca al secondo

posto, assorbendo il 27,6% del fat-

turato totale. Le vendite in questo

settore sono destinate ai mercati

esteri per l’85%.

Segue il settore ‘altro’ - che inclu-

de macchine per il tabacco, tissue

ecc. - che raggiunge la quota di

1.156 milioni di euro (17,5% del tota-

le), con una propensione all’export

dell’83%, e quindi il mercato delle

macchine per il settore farmaceuti-

co con 1.114 milioni di euro (16,9%

del totale), realizzato per l’80% sui

mercati internazionali.

Chiudono la graduatoria i comparti

cosmetico e chimico, con fatturato

rispettivamente di 271 e 268 milioni

di euro, e tra le più basse percentuali

di export, pari al 74% e al 77%.

Il cosmetico si afferma così il com-

parto con maggiore incidenza per-

centuale del fatturato Italia (26%),

mentre il beverage risulta trainante

sul fronte export (85%).

La struttura industriale

Da un punto di vista industriale,

il settore dei costruttori italiani di

macchine per il confezionamento e

l’imballaggio riflette perfettamente

la struttura dell’industria italiana.

Il 66,4% delle aziende genera fattu-

rati inferiori ai 6 milioni di euro e

contribuisce ad appena il 9,7% del

giro d’affari.

Le 51 imprese di dimensioni mag-

giori (con fatturati oltre i 25 milioni

di euro), al contrario, realizzano in-

vece il 68% del fatturato totale.

La maggior parte delle aziende è lo-

calizzata in Emilia Romagna (36,9%)

dove viene prodotto il 62,1% del fat-

turato totale. Seguono Lombardia

(28,5% delle aziende e 17,6% del fat-

turato), Veneto (11,6% delle aziende e

9,1% del fatturato) e Piemonte (10,1%

delle aziende e 5,7% del fatturato).

“Siamo fiduciosi che anche nel con-

suntivo 2017 il nostro settore vedrà

confermato il trend di crescita in

atto da alcuni anni - ha dichiarato il

presidente di Ucima, EnricoAureli - i

primi dati disponibili, relativi al pri-

mo trimestre dell’anno, registrano

una crescita del +13% del fatturato

di settore. Siamo molto soddisfatti

del contributo dato dalle vendite in

Italia. Grazie al piano di incentivi

targati Industry 4.0, infatti, sul mer-

cato domestico abbiamo registrato

una crescita del +6,5%. Inoltre, le

previsioni del nostro centro studi -

conclude Aureli - stimano un incre-

mento medio annuo delle vendite

di macchine packaging pari al 4,8%,

nel triennio 2017-2019”.

DOSSIER

INDUSTRIA DEL PACKAGING