progettare
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APRILE
2018
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la ingressi) di cui il 29,1 per cento
stranieri. L’ultima edizione ha mostra-
to gli effetti del circolo virtuoso che
l’organizzatore è riuscito ad avviare.
E in maggio quali numeri si possono
prevedere? “Siamo decisamente ot-
timisti - rimarca Primultini -, convinti
che questo circolo virtuoso continuerà
a generare positività: la situazione
delle adesioni a oggi parlano chiaro e
indicano un buon trend. Al 16 gennaio
abbiamo infatti perfezionato l’adesio-
ne di 300 aziende per una superficie
netta complessiva di 30.000m
2
, contro
i 29.400 definitivi del 2016.
Un andamento che ci ha convinto ad
aprireper tempounquartopadiglione,
così da poter soddisfare la crescente
domanda di metri quadrati che molti
dei nostri espositori hanno manifesta-
to, una tendenza che non vale solo per
i grandi gruppi, ma anche per lemedie
e piccole aziende”. Tornando per un
attimo al tema dei visitatori quest’an-
no la scelta fatta in occasione della
edizione 2016 di stabilire unbigliettodi
ingresso di 15 euro, ingresso che sarà
invece gratuito per tutti gli operatori
che si accrediteranno nel sito www.
xylexpo.com.In occasione della fiera
saranno organizzati gli XylexpoAward
con quattro sezioni del premio. Inol-
tre, nel padiglione 4 tornerà Xylexpo
Arena, una ‘sala convegni’ nel cuore
della fiera avviata nel 2010 come luo-
go di confronto, di discussione e di
approfondimento. Infine, ‘La notte di
Xylexpo’, serata che si terrà il secondo
giorno di fiera, il 9 maggio, durante la
quale saranno consegnati i Xylexpo
Innovation Award.
Le tecnologie per il legno
“I dati ci dicono che siamo la fiera
di riferimento per l’Europa negli anni
pari - interviene Dario Corbetta, diret-
tore Acimall -: ben il 71% dei visitatori
stranieri appartengono alVecchio Con-
tinente, il 20% provengono da Asia
e Oceania, il 6% dalle Americhe”. E
continua: “Xyexpo è una fiera di asso-
luta rilevanza tecnologica. Una fiera di
qualità, di contenuti, fortemente votata
allaproduzione industriale, allemacchi-
ne intelligenti, capaci di interagire e di
sviluppare percorsi produttivi ad alta
automazione”.
Arrivando allo specifico del comparto
delle tecnologie del legno l’analisi di
Corbetta evidenzia che il core business
dell’industria italiana sono certamente
la seconda lavorazione del pannello
e le tecnologie per la finitura. È nella
nostra capacità di trasformare risorse
di cui non disponiamo che si esprime
la genialità dell’imprenditore naziona-
le, così come nel gusto, nella qualità
delle superfici: non a caso siamo il
Paese del bello, della qualità, dello
stile, di un design nel quale vantiamo
un primato nel mondo. “Un’industria,
quella delle tecnologie per il legno, che
in Italia conta 250 imprese di cui 150
associate adAcimall; 9.000 addetti per
un fatturato tornato sopra i 2 miliardi
di euro, di cui oltre il 75% destinato
all’esportazione”, ha detto il direttore
Acimall. Una situazione, almeno per
quanto riguarda l’Italia, ulteriormente
confortata dai risultati conseguiti nel
2017: i dati pre-consuntivo dicono che
lo scorso anno l’industria italiana delle
macchineper il legnoha raggiuntouna
produzione pari a 2,29miliardi di euro,
l’11,6% in più rispetto all’anno prece-
dente. Molto bene le esportazioni, che
hanno segnato una crescita del 7,1%,
con un valore pari a 1,6 miliardi di
euro. A proposito di esportazioni vale
la pena di sottolineare che i nostri mi-
gliori clienti sono gli Stati Uniti (165,5
milioni di euro), seguiti da Germania
(105,8 milioni), Polonia (102,4 milioni)
e Francia (92,5 milioni). Crescono del
10 per cento anche le importazioni (199
milioni di euro) ed è forte la dinamica
positiva del mercato interno (695 mi-
lioni di euro, più 13% sul 2016).
@gapeloso
DOSSIER
MACCHINE PER IL LEGNO