lore aggiunto nelle nostre imprese
a forte impronta tecnologica”.
Qualificazione e occupazione
Il tema delle competenze dei lavo-
ratori di fronte alla rapida ondata
di innovazione che sta investendo
l’industria italiana è centrale anche
per il vice presidente di Anie, Gui-
dalberto Guidi, visto che il settore
arriva da una situazione occupa-
zionale critica: “Negli ultimi dieci
anni, abbiamo perso 60.000 addetti
del settore e le aziende ancora oggi
hanno in pancia troppo personale di
età avanzata e di bassissima quali-
ficazione professionale”.
Visto che per Guidi, oggi è soltanto
“il 20-25% delle aziende italiane a
correre veloce come non mai”, trai-
nando l’Italia verso l’innovazione,
mentre un 50% si sta riprendendo
dalla crisi e il rimanente è quasi
fermo, il problema aperto è con-
ciliare l’innovazione che galoppa
con la tutela dei posti dei lavoro.
Una questione, quella dell’occupa-
zione sulla quale bisogna ragiona-
re pragmaticamente e non ideal-
mente, visto che il capitale umano
non si cambia come si cambiano i
macchinari vecchi, precisa Guidi,
che esclude una sua visione ‘pes-
simista’ in materia, e indica come
bisogna fare leva sull’entusiasmo
imprenditoriale per la ‘quarta rivo-
luzione industriale’ e approfittare
della ‘molla’ dell’iperammortamen-
to governativo.
La domanda internazionale
Tornando ai numeri dell’indagine
dell’Osservatorio di Anie, a trainare
l’industria elettrotecnica è anche
l’export, che segna dati particolar-
mente incoraggianti anche grazie
al miglioramento dello scenario in-
ternazionale e all’avvio di un nuo-
vo ciclo internazionale degli inve-
stimenti. Nel 2016 infatti il canale
estero aveva fornito un contributo
poco dinamico all’evoluzione set-
toriale (+0,6% la variazione annua
delle esportazioni elettrotecniche ed
elettroniche italiane).
Nel 2017 sull’evoluzione dell’indu-
stria Elettrotecnica ed Elettronica
italiana si riflette positivamente la
tenuta della domanda europea: a-
rea a cui sono rivolte oltre la metà
delle esportazioni settoriali. Dopo
una fase più debole, il canale estero
beneficia anche della riattivazio-
ne della domanda proveniente dai
principali mercati extra UE. A fronte
delle criticità mostrate nel recente
passato, emergono fra l’altro le
prime indicazioni di riavvio delle
esportazioni rivolte al continente
asiatico e al mercato russo, aree
importanti per le strategie di in-
ternazionalizzazione delle imprese
italiane.
A crescere è anche il portafoglio
ordini, con oltre il 50% delle im-
prese che hanno preso parte all’in-
dagine, sia piccole sia medie, che
riferiscono di un ordinato totale
cresciuto nel primo semestre del
2017 rispetto allo stesso periodo del
2016. Guardando alla composizione
per dimensione d’impresa, sia le
piccole e medie sia le grandi im-
prese condividono un ‘sentiment’
di miglioramento. Il clima di fiducia
delle imprese raggiunge a settem-
bre 2017 il valore massimo dal 2008.
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progettare
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NOVEMBRE
/
DICEMBRE
2017