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co e continuativo l’intero scenario

internazionale. Una tendenza, per

la verità, oramai perfettamente indi-

viduabile da almeno un decennio e

alla quale molte imprese non hanno

forse prestato quella attenzione che,

secondo gli analisti della associazio-

ne confindustriale, ‘sarà indispensa-

bile in futuro’.

“Ciò non toglie - si legge nelle

note redatte dagli esperti - che si

possa e si debba guardare ai risul-

tati con soddisfazione e ottimismo,

sottolineando che i livelli record

di produzione del settore, i 2.159

milioni di euro raggiunti nel 2007,

sono sempre più vicini”.

Di contro, mette in evidenza lo staff

di Acimall, sarà sempre più impor-

tante monitorare con attenzione

i grandi mercati di destinazione

delle tecnologie per il legno ‘Made

in Italy’; a partire da Paesi come

la Russia o il Brasile, oggi attra-

versati da condizioni economiche,

politiche e finanziarie ‘complesse’.

Da tenere ben presente anche la

crescente competizione cinese nel

Sudest Asiatico o la stabilità degli

Stati Uniti d’America, un cliente,

quest’ultimo, che nel recente pas-

sato aveva aumentato di ben il

40% le proprie commesse per le

imprese italiane.

va per il periodo ottobre-dicembre

2016 indica che il 35% degli intervi-

stati si aspettava un trend di produ-

zione positivo per i mesi successivi

e il 65% un andamento stazionario.

L’occupazione veniva considerata

stabile dal 71% del campione, in

aumento dal 24% e in diminuzione

dal restante 5%. Le giacenze risul-

tavano stabili nel 59% dei casi, in

aumento per il 6% e in flessione

per il rimanente 35%.

Il 35% del campione intervistato

prevedeva che gli ordini dall’estero

sarebbero aumentati, mentre per

il 65% si aspettava una sostanziale

stabilità. Per il mercato interno si

attendeva un ulteriore passo avanti

ben il 47% degli imprenditori; il 53%

per cento votava per la stabilità.

Piccole e grandi imprese.

Le analisi fornite dall’Ufficio studi

Acimall fanno emergere anche altri

elementi di particolare interesse,

uno di questi è ‘la sempre più evi-

dente dicotomia fra piccole realtà

da un lato e medie e grandi imprese

dall’altro’: i mercati attuali, nati dalle

trasformazioni che tutti conosciamo,

spiegano gli esperti, premiano sem-

pre più le realtà meglio strutturate,

con dimensioni tali da poter approc-

ciare in modo organico, sistemati-

progettare

406

MAGGIO

2017

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l’export, è salito a 743 milioni di

euro, +23,4%.

Buoni segnali anche dalle interviste

realizzate con gli imprenditori, dalle

quali emerge che la fiducia è ai

massimi storici sia per le attese sul

mercato domestico sia per l’estero.

I dati relativi al quarto trimestre 2016

parlano di un incremento degli ordini

del 13,6% rispetto all’ultimo trime-

stre del 2015. Robusta la crescita

delle commesse dall’estero, che rag-

giungono il 14,8%. Bene anche il mer-

cato italiano, dove l’aumento degli

ordini dell’ultimo trimestre 2016 è

stato di un più contenuto 2,9%, un

dato da leggere alla luce del clima

di attesa per la Legge di bilancio e

di un ultimo trimestre 2015 che fu

decisamente favorevole per gli ordini

interni. L’indagine rivela anche che il

carnet ordini è pari a tre mesi e che

dall’inizio del 2016 l’aumento dei

prezzi è stato dell’1,3%.

La crescita, dunque, continua, dico-

no gli esperti dell’Acimall, e final-

mente ci si trova in un trend eco-

nomico che non è sostenuto solo

dalla nostra fortissima propensione

all’export, ma anche da un mercato

nazionale decisamente più propen-

so a investire in beni strumentali.

Accennavamo alle interviste agli

imprenditori: l’indagine qualitati-

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