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progettare

406

MAGGIO

2017

Apertura ai robot collaborativi

Mitsubishi Electric lavora quindi an-

che sulla via della robotica collabo-

rativa con il progetto di un nuovo

prodotto già in fase avanzata di svi-

luppo, e che dovrebbe concretizzarsi

nel giro di qualche mese. “Su questo

fronte, Industria 4.0 ha il merito di

aver spinto il comparto della robotica

a interrogarsi sul futuro dei robot an-

che al di fuori dell’ambito industriale

- sostiene Filippis -, aprendo alla

robotica collaborativa nuovi ambiti

applicativi e tipologie di mercato

che Mitsubishi Electric si appresta

ad esplorare, caratterizzati da bassa

produttività, riduzione delle barriere,

semplicità d’uso e direct teaching”.

L’azienda si sta quindi muovendo

anche verso l’offerta nell’ambito dei

cosiddetti cobot, ben consapevole

del fatto che i robot collaborativi non

andranno a soppiantare i campi di

impiego della robotica tradizionale

standard, che continuerà a essere

forte sui mercati e nella maggior

parte degli ambiti industriali dove

sono richieste velocità e produttività,

con in aggiunta la parte di sicurez-

za. La robotica contestualizzata del

futuro dovrà inoltre tenere conto di

specializzazioni sempre più frequenti

in mercati e settori industriali carat-

terizzati da ambienti difficili, mercati

verticali come food e pharma che

presentano requisiti stringenti e re-

golamentazioni severe. “La compati-

bilità agli standard di questi settori -

spiega Filippis - comporta che i robot

devono cambiare pelle per resistere

ad agenti corrosivi, impiegando rive-

stimenti superficiali speciali, giunti in

acciaio inox, guarnizioni resistenti ad

agenti chimici e viti e carene speciali

per impedire l’accumulo di materiale

contaminato”.

Comunicazione bidirezionale

La forza della piattaforma di automa-

zione di Mitsubishi Electric consiste

nella capacità di poter gestire con

un unico cervello diverse parti del-

la macchina, se non addirittura la

macchina intera, provvedendo grazie

al modulo MES al trasferimento di-

retto di tutti i dati verso altri sistemi

in modalità di comunicazione com-

pletamente bidirezionale, dal basso

verso l’alto e viceversa, dai sistemi

informativi verso i singoli ambiti

produttivi. “Il concetto trova applica-

zione trasversale in tutte le tipologie

di mercato - conclude Filippis -, lad-

dove sia richiesta la parte di robotica,

con anche più robot nella stessa

macchina, unitamente alla parte di

movimentazione e di logica. Contia-

mo esempi di impiego in numerosi

mercati, come nel settore life science,

nel packaging e in diversi comparti

per applicazioni di assemblaggio”.

Uno specifico caso applicativo è

quello di un centro diagnostico che

al suo interno impiega due robot,

uno antropomorfo e uno scara, che

lavorano a stretto contatto dividendo

lo spazio di lavoro, effettuando movi-

menti sincronizzati manipolando fia-

le e provette con ausilio di sistemi di

visione, sensori e codici datamatrix.

I robot possono essere connessi alla

iQPlatformmediante il moduloMelfa

SafePlus, che dà modo all’operatore

di intervenire occasionalmente du-

rante il processo. Al termine delle a-

nalisi, tutte le informazioni relative al

campione analizzato sono trasmesse

direttamente a un database tramite

il modulo MES, e quindi collegate a

uno specifico paziente. Dal database

in senso inverso è quindi possibile

operare verso il basso, apportando

una determinata azione sul campione

grazie allo scambio diretto di dati tra

il centro diagnostico robotizzato e

tutto quanto vi ruota attorno, data-

base, cloud e sistemi gestionali. In

perfetto stile 4.0.

@marcocyn

SCENARI

Mitsubishi Electric lavora anche alle funzionalità di safety avanzate, abbinando elevata produttività dei robot tradizionali e la possibile interazione con gli operatori.