INCHIESTA
L’Italia torna a inventare. Le domande
di brevetti l’anno scorso sono state
poco meno di 10 mila, con un trend
di crescita del 7,5% rispetto al 2012.
Si conferma così l’indirizzo positivo
degli ultimi quattro anni, ma rima-
nendo lontani dai numeri ante crisi
di dieci anni fa. Per quanto i dati
dell’Uibm (Ufficio Italiano Brevetti
Negli ultimi anni in Italia le domande di brevetti sono in crescita anche se il Paese
è ben lontano da altri competitor. A trainare è il Nord Italia. Lo dice una ricercaGLP,
che fa anche notare come occorra un cambio di passo soprattutto da un punto
di vista di approccio culturale alla tematica
LUCA ROSSI
Brevetti
, l’Italia
cresce ma manca
la
cultura
32
progettare
406
•
MAGGIO
2017
e Marchi) descrivano una situazione
di ripresa, l’Italia rimane però ben
distanziata dai principali Paesi indu-
strializzati europei e dai veri e propri
colossi dell’innovazione quali Cina (1
milione e 100mila depositi secondo il
Wipo nel 2015), Stati Uniti (589 mila),
Giappone (318 mila), Corea del Sud
(213 mila) e Germania (67 mila).
Ancora indietro
“Siamo comunque ancora a meno
l’11% rispetto ai dati del 2006. Ciò
dimostra quanta strada dobbiamo
ancora percorrere in Italia nella
comprensione dell’importanza della
proprietà intellettuale e, conseguen-
temente, del deposito di brevetti,
marchi e modelli”, spiegano Davide