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zionale) nell’Intellectual Property:

Powerhouse for Innovation and E-

conomic Growth 2011 ha confermato

che - a parità di condizioni - un’in-

venzione brevettata ha un valore

economico doppio rispetto ad una

non brevettata. Inoltre, EPO ed Eui-

po, i due principali enti europei che

si occupano di brevetti e proprietà

intellettuale, hanno determinato che

in Europa il 42% dell’attività econo-

mica è generata da industrie ad alta

densità di attività intellettuale. Co-

me dire, innovare è importante, ma

difendere la propria innovazione è

fondamentale per chi vuole crescere.

@lurossi_71

progettare

406

MAGGIO

2017

33

e Daniele Petraz, titolari di GLP, stu-

dio che da 50 anni opera nel campo

della tutela della proprietà intellet-

tuale, con sedi a Udine, Milano, Pe-

rugia, San Marino e Zurigo, più di 70

dipendenti, oltre 7 mila clienti e più

di 90 mila casi trattati. In Italia quasi

l’80% di brevetti, marchi e modelli

sono depositati da aziende attive

nelle regioni del Nord, mentre a Sud

la tutela della proprietà intellettuale

risulta poco praticata. Eccezione è il

Lazio perché tante grandi aziende

hanno una sede legale a Roma.

La scarsa propensione alla tutela

intellettuale non dipende da una

bassa capacità inventiva, quanto

dal fatto che “l’industria italiana non

ha la cultura della protezione del

proprio sapere tecnologico, sia esso

tecnico o commerciale - proseguono

i titolari di GLP -. Ciò fa sì che le in-

novazioni, sia a livello di invenzione,

di utilità o estetiche non vengano

valutate compiutamente e non si

proceda alla loro protezione, da un

lato ignorando o sottovalutando i ri-

schi di una mancata tutela dall’altro

non comprendendo i vantaggi diretti

ed indiretti che una politica di tutela

comporterebbe”.

Questione culturale

La brevettazione è strettamente le-

gata agli investimenti in Ricerca e

Sviluppo e a un legame maggiore

tra università e industria. L’Istat

ha rilevato che nel 2014 la spe-

sa per R&S intra-muros (ovvero

svolta direttamente dalle imprese,

all’interno delle proprie strutture e

con proprio personale) di imprese,

istituzioni pubbliche, istituzioni no

profit e università ha sfiorato i 22,3

miliardi di euro con un significativo

aumento rispetto al 2013 quando

fu pari a circa 21 miliardi di euro.

L’incidenza sul PIL è così passata da

1,31 a 1,38%, ancora però abissal-

mente lontana dai valori degli altri

principali Paesi europei: 2,90% per

Chi è GLP

Fondata da Gilberto Luigi Petraz nel 1967 a Udine e gestita oggi dai figli Davide e Daniele

(nella foto), GLP è tra le prime cinque aziende italiane nel settore della tutela della pro-

prietà intellettuale. Con sedi a Udine, Milano, Perugia, San Marino e Zurigo, conta più di

70 dipendenti, un portafoglio di oltre 7 mila clienti con all’attivo più di 90 mila casi trattati

a livello nazionale e internazionale. Dal 2003 al 2007 ha detenuto il primato mondiale per

numero di Modelli Comunitari depositati; un suo brevetto è stato preso a modello dall’EPO

(Ufficio Brevetti Europeo) quale esempio di brevetto ben scritto.

la Germania, 2,22%per la Francia e

1,70 nel Regno Unito.

La questione culturale emerge an-

che dall’approccio che le aziende

hanno verso la tutela della proprietà

intellettuale. “In Italia questa tutela

si applica quasi solo a prodotti che

garantiscono già una redditività. I

nostri imprenditori solo raramente

ragionano sulla gestione della pro-

prietà industriale in termini finanziari

ed economici. Mentre approcciarsi

alla tutela della proprietà intellettuale

è un modo di gestire razionalmente

la propria azienda con una program-

mazione di medio lungo periodo”,

sottolineano i fratelli Petraz. L’ICC

(la Camera di Commercio Interna-