ottica, un durometro elettronico,
un microdurometro elettronico, un
banco prova interasse ruote-viti
senza fine, due banchi di controllo
eccentricità, un rugosimetro elet-
tronico, un sistema di visione a tele-
camera e un banco prova riduttori.
A queste strumentazioni, infine,
si aggiungono calibri, micrometri,
comparatori e tamponi vari.
Del resto le richieste dei clienti sono
sempre più specifiche. “Oltre alla
mera produzione di pezzi partendo
da progetti già esistenti, sono so-
stanzialmente due gli scenari che ci
troviamo ad affrontare sempre più
frequentemente inMicroingranaggi.
Il primo si verifica quando un cliente
si presenta da noi con un problema
specifico da risolvere e la sua solu-
zione deve essere creata ex novo. Il
secondo scenario che ci si presen-
ta è quando un utente si presenta
con l’esigenza di riprogettare un
particolare pezzo già esistente che
però non funziona alla perfezione o
addirittura che non è idoneo per la
funzione che deve svolgere. In que-
sti casi ci viene per esempio chiesto
un miglioramento di tale prodotto,
la riduzione delle dimensioni, op-
pure l’aumento della sua efficienza
meccanica, l’abbattimento dei costi,
o ancora la sua industrializzazione.
Commercializzate prodotti anche
di altri costruttori? “Nei motoridut-
tori sono sempre presenti motori
elettrici a c.c., stepper o brushless.
Capita quindi frequentemente che
i clienti ci chiedano sia una consu-
lenza tecnica in merito alla scelta
del prodotto migliore da usare per
una determinata applicazione sia
che Microingranaggi faccia da capo
commessa delle forniture”.
Sviluppo prodotto
La produzione è strettamente legata
alla progettazione. Quali software
utilizzate per lo sviluppo prodotto
e quali i materiali da costruzione?
“Come software di progettazione -
dice Garavaglia - utilizziamo Creo di
PTC e ne siamo soddisfatti. A que-
sto, come complementi dell’attività
tecnica, si aggiungono altri software
specifici per il calcolo degli ingra-
naggi. Inoltre, in teoria sono molti
i materiali utilizzabili, ma solo a
livello sperimentale. Questo perché i
calcoli di resistenza a fatica e rottura
sono condizionati da quanto stabi-
lito nelle normative internazionali,
molto spesso dalla ISO 6336, e di
conseguenza, i materiali utilizzabili
finiscono per essere solo quelli pre-
visti da tali norme”. Per la realizzazio-
ne di alcuni modelli o componenti
utilizzate metodi di prototipazione
rapida o virtuale? “Riceviamo prin-
cipalmente richieste di particolari
metallici, facilmente prototipabili
anche utilizzando le moderne mac-
chine a CNC della nostra officina.
Tuttavia per le parti di plastica a
vista dei nostri prodotti, che sono
il risultato di studi di design, uti-
lizzare la prototipazione rapida per
la verifica dimensionale e ottica di
geometrie complesse diventa mol-
to importante”, afferma il titolare.
Sala metrologica per il controllo qualità.
Applicazioni sempre più complesse
I settori applicativi della componen-
tistica realizzata da Microingranaggi
sono: aerospace, elettromedicale,
imballaggio, automotive, impianto-
logia ossea, automazione e roboti-
ca, elettroutensili, domotica, nau-
tica, elettromeccanica, modellismo
dinamico, attuatori elettrici, pompe
a ingranaggi, valvole motorizzate,
alberi per motori e micromotori elet-
trici, strumentazione di vario genere
(come encoder e potenziometri, stru-
menti di misura e scientifici, macchi-
ne di confezionamento e pesatura.
“Un dei nostri punti di forza - conclu-
de Garavaglia - è la multisettorialità.
Lavorando, ogni giorno ci rendiamo
conto che ogni commessa ha delle
necessità progettuali completamen-
te diverse da quelle di un’altra. Il
fatto, però, di avere la possibilità
di fare esperienza in ambiti profon-
damente diversi fra loro fa sì che ci
torni abbastanza semplice trasferire
le idee da un settore a un altro an-
che quando ci troviamo ad avere a
che fare con progetti profondamente
diversi fra loro”.
@gapeloso
progettare
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MAGGIO
2017
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