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progettare
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MARZO
2017
propensione espressa verso innova-
zioni specifiche analizzate nelle aree
sustainable energy, intelligent infra-
structure, future of manufacturing,
e big data, evidenzia una quota del
31% di aziende disposte nel prossi-
mo futuro a valutare l’investimento
nell’adozione di nuove modalità di
gestione edistribuzionedell’energia, o
macchinari digitalizzati fino ad arrivare
all’Industria 4.0, o nuovi software o
modalità innovative di archiviazione
dei propri big data.
Le aziende manifatturiere sono sem-
pre le più interessate a valutare e
conseguire innovazioni, a seguire il
terziario e le utility. Le aziende del
comparto edilizia (costruzioni/real e-
state) mostrano minore propensione
alla digitalizzazione futura.
Naturalmente anche per il futuro e per
l’area della digitalizzazione, la propen-
sione all’investimento cresce all’au-
mentare della dimensione aziendale.
L’approfondimento dedicato ad alcuni
servizi digitali avanzati, il cloud e la
linea lan, mostra che una quota rile-
vante di aziende ha già seguito piani di
rinnovamento delle proprie reti infor-
matiche, e una quota non marginale
intende farlo in un prossimo futuro. Il
passaggio alla linea lan ha interessato
il 39% delle aziende intervistate, e il
9% intende farlo a breve; i vantaggi
del passaggio alla linea lan sono ravvi-
sati soprattutto nella semplificazione
dei processi, ma anche la sicurezza
dei dati e un desiderio di maggiore
flessibilità sono punti di forza della
tecnologia. Sono già passate alla lan
soprattutto le aziende di maggiori
dimensioni, ma anche tra le piccole
le quote non sono marginali; per il
futuro si osservano quote di propensi
a passare alla lan soprattutto nelle
medie e nelle grandi aziende.
L’archiviazione dei dati su cloud oggi
interessa il 16%delleaziende intervista-
te, che dichiarano di usare il cloud per
qualunque storage di dati. Più ampio
il passaggio al cloud tra le aziende
di maggiori dimensioni, ma anche in
questo caso quote non marginali di
piccole emedie imprese hanno oramai
preferito la nuova tecnologia informa-
tica. Il 7% delle aziende si prepara al
passaggio in un prossimo futuro, e si
osservaquestodesiderio in tutti i settori
e presso ogni dimensione aziendale. Il
passaggio al cloud permette di conse-
guire soprattutto una semplificazione
dei processi e una maggiore sicurezza
dei dati per un’azienda su due.
Future of manufacturing
Treaziendemanifatturieresudieci negli
ultimi tre anni hanno acquistato mac-
chinari per la produzione o intendono
acquistarli nei prossimi tre anni; pre-
valgono i macchinari meno evoluti, ma
non è marginale la presenza di robot e
braccimeccanici, nonchédimacchinari
di terzo livello. Fra quanti investono
o intendono investire in macchinari
è bassa la propensione ad acquisire
partner tecnici o informatici, anche se
si osserva la presenza di partner tecnici
che partecipano finanziariamente. La
competenzae il know-howspecificonel
settore sono le qualità più richieste ai
partner tecnici affinché possano parte-
cipare ai piani di sviluppo dell’azienda.
L’industria 4.0 è nota a un terzo delle
INCHIESTA
Propensione futura all’innovazione.
petenze che possano attivare inno-
vazione tecnologica, e quasi tre su
dieci prevedono formazione nell’area
specifica della digitalizzazione.
Competenze tecniche e amministrative
Le aziende pensano sia necessario
sviluppare soprattutto competenze
tecniche, ma anche la crescita in
area amministrativa e finanziaria,
nonché nelle capacità umanistiche-
relazionali, è considerata importante
per la formazione delle risorse in-
terne. Il finanziamento dell’innova-
zione vede l’utilizzo assolutamente
prevalente di risorse proprie; sono
un quinto le aziende che ricorrono
all’indebitamento di lungo periodo e
per una su dieci questa è la forma di
finanziamento prevalente; altrettante
aziende utilizzano il finanziamento di
breve periodo. Il ricorso al finanzia-
mento pubblico è presente presso
una minoranza di aziende.
Per il futuro sono tre su dieci le a-
ziende che sono pronte ad investire
in soluzioni di digitalizzazione che
permettano la semplificazione della
propria attività, o la riduzione di costi,
o l’introduzione di servizi innovativi
per il proprio mercato.
La considerazione congiunta della